Dalle sezioni del PCL

Lettera aperta ai compagni della Brianza

Lettera aperta ai compagni/e della Brianza che vogliono impegnarsi nella costruzione del Partito Comunista dei Lavoratori. Per una sinistra anticapitalista, comunista e alternativa al centro destra e al centro sinistra.

27 Giugno 2007

Grande soddisfazione è stata espressa dal Presidente del Consiglio che, insieme al Ministro degli Esteri Massimo D'Alema, ha definito l'organizzazione e la logica dell'evento un'importante decisione che conferma e rafforza il ruolo del nostro paese tra i grandi del mondo.

Così recita un comunicato ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri del governo italiano datato 14 giugno 2007.
Per la cronaca l'evento in questione è la notizia che il prossimo G8 si terrà, nel 2009, in Sardegna sull'isola della Maddalena! Gioisce, dunque, il governo Prodi per tanto onore riservatogli dall'amico e alleato Bush, accolto a braccia aperte a Roma. Un governo, è bene ricordarlo, sostenuto dalla sinistra governativa (Rifondazione, Comunisti italiani, Verdi, la neonata Sinistra Democratica dell'ex correntone interno ai DS) in trepida attesa, di sconfitta in sconfitta, dell'ennesima fusione in un'unica 'cosa socialdemocratica' di cui un solo elemento programmatico è certo: la rinnovata alleanza, nel governo, col nascituro Partito Democratico.
Un po' meno gioiranno le centinaia di migliaia di giovani, pacifisti, lavoratori che si ricordano di Genova 2001, dell'assassinio di Carlo Giuliani, della 'macelleria messicana' che lì si svolse, per usare una definizione di un funzionario di polizia che ha testimoniato, recentemente, in tribunale a Genova per i fatti della Diaz.
Non gioiranno sicuramente i lavoratori, i precari, i disoccupati dopo una finanziaria che ha regalato fiumi di denari alla grande borghesia e al padronato (il famoso 'cuneo fiscale') che si vedono anticipato (rispetto allo stesso governo Berlusconi) di un anno lo 'scippo delle liquidazioni', attaccate le pensioni (revisione, in peggio, dei coefficienti di calcolo, innalzamento dell'età pensionabile) sempre più intaccato dal caro vita il già magro potere d'acquisto dei salari.
Nella sostanza in un anno questo goveno si è mosso in sintonia col grande padronato dentro la piena accettazione delle compatibilità capitalistiche in politica interna ed in piena continuità con l'alleanza strategica con gli Usa in politica estera. In tale senso basti pensare a:
- finanziamento delle missioni di guerra all'estero
- subalternità alla NATO e agli USA con la nuova base a Vicenza
- aumento delle spese militari
- politica economica liberista con il mantenimento delle 'leggi vergogna' del precedete governo di destra, a partire dalle leggi Treu e Maroni sulla precarizzazione del mondo del lavoro
- sudditanza, in termini di diritti civili, al Vaticano e riconferma dei privilegi alla Chiesa Cattolica
La realtà che emerge sempre più chiaramente è quella che non vi è un 'governo amico' da sostenere, da condizionare, da poter far evolvere a sinistra.

Noi pensiamo che la prospettiva sia un'altra.
Quella delle difficile ma affascinante impresa di dare vita ad una sinistra anticapitalista, comunista, che parli chiaramente, senza se e senza ma, della necessità delle costruzione di una opposizione di sinistra, di classe, al governo Prodi, e che sia, nei valori, nei programmi, nelle lotte quotidiane, alternativa alla destra e al centro sinistra.
Per questo, come compagne/i (in gran parte usciti, in tempi diversi, da Rifondazione) abbiamo costituito in Brianza la sezione del movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori che,nel prossimo autunno, terrà il suo primo congresso fondativo.
Pensiamo sia giusto lavorare in tale prospettiva, come sottolinea il compagno Ferrando (portavoce nazionale del movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori) in un articolo apparso su il Manifesto il 12 giugno 2007 con la massima apertura a tutti i lavoratori combattivi, agli attivisti di movimento, ai militanti critici della sinistra, indipendentemente da provenienze e percorsi, ma con il massimo rigore sui principi dell'anticapitalismo e dell'anti stalinismo, perché non vogliamo ripercorrere, quindi anni dopo, la parabola di Rifondazione, nata all'opposizione e finita ministeriale.
Il lavoro che ci attende, ne siamo consapevoli, è lungo e difficile, soprattutto in una realtà come Monza e Brianza.
Di una cosa però siamo convinti, anche dopo il disastroso risultato elettorale per il centrosinistra a Monza.
Questo schieramento legge la propria sconfitta come ulteriore necessità di rincorrere la destra sul proprio terreno sociale e politico.
Alcuni esempi:
- nella nostra Brianza l'indicazione, al ballottaggio a Meda, di votare per il candidato della Lega Nord (che infatti vince e diventa sindaco) da parte dei DS locali;
- le recenti esternazioni del Presidente della Provincia di Milano Penati (già ricandidato per le elezioni del 2009) su accoglienza ed extracomunitari, in tutto eguali a qualsiasi esponente della destra milanese;
- le dichiarazioni dei Sindaci del costituendo Partito democratico del Nord (Chiamparino a Torino, Cacciari a Venezia, Cofferati a Bologna) a favore delle grandi opere, delle privatizzazioni, del federalismo fiscale, del mito dei ceti produttivi.
- Il recente assenso dato dal senatore Confalonieri (PRC) eletto nella regione Lombardia a favore della Pedemontana.
Dentro una simile deriva politica e sociale a destra, la stessa sinistra governista (l'esempio monzese è illuminante, con Rifondazione che perde quasi mille elettori) è travolta e triturata.
Esattamente l'opposto dell'illusione iniziale di 'spostare a sinistra' giunte locali, governi regionali e governo nazionale.
Del resto, al di là di tante analisi politiche, un dato appare incontrovertibile a tutti.
Dopo un anno di governo Prodi-D'Alema-Rutelli, la destra è più che mai forte, ma non tanto per proprie capacità, ma grazie alla sciagurata politica del centrosinistra.
Nella sostanza, ai tanti compagni/e che, in perfetta buona fede, ci dicono 'avete ragione sui singoli punti di programma, ma attenzione, c'è il rischio che torni Berlusconi', rispondiamo che sono proprio le scelte di questo governo che,nel medio e lungo periodo, preparano il ritorno di una destra reazionaria ancor più pericolosa di quella che abbiamo conosciuto.
Anche a Monza, dopo la vittoria elettorale della destra al primo turno, con l'insediamento di una giunta berlusconiana guidata dal leghista Mariani, occorre costruire una sinistra d'opposizione vera alla destra e proprio per questo autonoma e indipendente dal centrosinistra nelle sue diverse articolazioni (Partito Democratico, Lista Faglia, Rifondazione).
I tanti bisogni degli strati popolari monzesi, dalla stabilizzazione del posto di lavoro per i precari di Comune e Ospedale, al diritto a servizi sociali non privatizzati (scuola e salute), al recupero delle aree verdi contro ogni speculazione edilizia (no ad ogni tipo di edificazione edilizia sull'area della Cascinazza) potranno vivere e concretizzarsi dentro un nuovo protagonismo popolare solo se crescerà la prospettiva politica di una 'sinistra che non tradisca', di un moderno Partito Comunista dei Lavoratori.
Per questo ai compagni/e interessati a discutere con noi di tale prospettiva sul contenuto di questa lettera aperta proponiamo di contattarci tramite l'e-mail del nostro sito in modo da poter avere un costruttivo scambio di idee ed opinioni.

Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione Brianza
Giugno 2007

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