Dalle sezioni del PCL
GENOVA: BOLLETTINI AMT E AMIU
" Lotta di classe", Gennaio 2015
25 Gennaio 2015
“ L' emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi!! “ (K.Marx)
EDITORIALE : FASCISMO ISLAMICO E
ISLAMOFOBIA
La strage di Parigi è un' azione terrorista che ha una precisa matrice politica: quella del fascismo islamico, probabilmente Al Qaeda. La concorrenza fra Al Qaeda e Isis nella conquista dell' egemonia all' interno del campo islamico integralista può sospingere la corsa al rialzo negli atti di terrore. Entrambe le organizzazioni cercano di presentarsi anche per questa via,l' una contro l' altra, come il riferimento egemone della “guerra santa”.
La campagna reazionaria islamofoba che si sta sviluppando in Europa, a seguito della strage di Parigi è nauseante. Le forze populiste reazionarie impegnate a cavalcare da tempo l' emergenza migranti, cercano di trarre ulteriore vantaggio dall' accaduto, alimentando cinicamente paura e isteria. Non solo in Francia con Le Pen, ma anche in Italia con Salvini.
La coalizione delle democrazie imperialiste, impegnate a sostenere le ragioni “democratiche” del proprio intervento militare in Medio oriente, cercano di presentarsi come custodi della “civiltà” contro la barbarie, dando vita a nuove militarizzazioni di quartiere e caccia alle streghe. I migranti in generale, i migranti arabi in particolare, rischiano di pagare tutto questo con più pesanti vessazioni, soprusi, umiliazioni.
Come Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) siamo contro il fascismo islamico, in Medio oriente come in Europa. Ma lo siamo da un versante opposto a quello dei reazionari e degli imperialisti. Siamo da marxisti contro tutte le religioni. Ogni religione ha un fondamento irrazionale. In ogni religione c'è un elemento totalitario. Nella Bibbia dell' Antico Testamento si leggono versi non meno violenti e sanguinari che nel Corano.
I diritti della libertà di fede sono incondizionati. Abbiamo difeso in Egitto la comunità cristiana quando era aggredita dai Fratelli Musulmani, e così abbiamo fatto coi cristiani arabi minacciati e trucidati dall'Isis. Allo stesso modo difendiamo il diritto dei migranti musulmani in Europa e delle loro comunità contro le minacce indiscriminate che oggi subiscono.
Siamo per la libertà di critica e di satira, incondizionatamente. La pretesa di escludere la religione dal campo della satira è una pretesa reazionaria. Sia quando rivendica l'intangibilità di Maometto. Sia quando rivendica l' intangibilità di Gesù, della Croce, o addirittura del Papa. La difesa della libertà di religione si sposa con la difesa della libertà di critica della religione. Che è anche la nostra libertà. Lo spettacolo di chi denuncia l' integralismo islamico dopo aver difeso l' integralismo cristiano rivela una ipocrisia rivoltante.
Siamo per la distruzione delle organizzazioni fasciste di ogni fede. Il fascismo è la peste per il movimento operaio e per le libertà democratiche. Sia quando veste i panni islamici dell' Isis o di Al Qaeda, sia quando indossa le vesti cristiane di Forza Nuova.
Solo il movimento operaio e le masse oppresse, in Europa, come in terra araba, possono sconfiggere il fascismo islamico. Ma lo possono fare solo in contrapposizione all' imperialismo e solo lottando per un' alternativa socialista alla barbarie del capitalismo.
La prima frontiera della lotta al terrorismo fascista di Parigi si trova, appunto, a Kobane, fra i combattenti kurdi e fra le forze migliori della rivoluzione siriana.
BOLLETTINO AMT - ECHI :
CONTRO LE PRIVATIZZAZIONI, ORGANIZZIAMO IL CONFLITTO
Dopo i recenti scioperi, ad oggi la situazione di AMT è sempre la stessa. La situazione finanziaria è sempre allarmante e il tema della privatizzazione è ancora tutto in piedi. Noi pensiamo che la privatizzazione di AMT vada respinta con la lotta, perchè quando è stata seguita questa strada il risultato è stato disastroso per i lavoratori - che hanno perso diritti e tutele - e per i cittadini che hanno avuto servizi peggiori e più costosi. Invitiamo, quindi, i lavoratori di AMT a creare un comitato di lotta che provi ad imporre le proprie idee ai sindacati e, nel caso, ad agire in proprio, cercando di unire la propria lotta con quella dei lavoratori delle altre aziende partecipate (AMIU e ASTER) e, più in generale, con i lavoratori delle aziende sotto attacco, dall' industria alla sanità.
PER UN FRONTE UNICO CONTRO LE LEGGI ANTISCIOPERO
Come è noto, la legge 146/1990 è una legge restrittiva del diritto di sciopero. E la legge 83/2000 ne ha ampliato notevolmente il suo campo di applicazione, estendendolo sino a comprendere un lungo elenco di settori: sanità, igiene pubblica, protezione civile, raccolta e smaltimento rifiuti, forniture di fonti energetiche, settore giustizia, pubblica amministrazione, trasporti pubblici urbani ed extraurbani, trasporti marittimi, servizi bancari e assicurativi, scuola e università, poste, telecomunicazioni, informazione radio e tv, guardie giurate,... Insomma, a parte il settore dei metalmeccanici, non si salva nessuno. Tutti vengono considerati alla stessa maniera “servizi pubblici essenziali”, senza distinzioni tra i settori o tra lavoratori pubblici e privati, dipendenti o autonomi. Tutti così sottoposti al rischio precettazione e alle conseguenti multe. Pertanto, di fronte a leggi così restrittive, occorre costruire il più ampio fronte di opposizione, allo scopo di arrivare o all' eliminazione di queste leggi o alla loro radicale modifica. Ne va della tutela del diritto di sciopero, che è da sempre l' arma più potente che hanno i lavoratori per difendere i propri interessi.
UN GRANDE SCIOPERO DEI LAVORATORI TPL DI LONDRA
Grande successo di adesione (circa il 90%) ha avuto lo sciopero di 24 ore che si è tenuto Venerdì 16 Gennaio a Londra, e che è stato convocato dal sindacato dei trasporti UNITE per chiedere un unico contratto e uguali condizioni di lavoro e salari per tutti i lavoratori del settore. A Londra, infatti, i circa 27mila dipendenti divisi in 18 aziende private, non hanno le stesse retribuzioni e forme contrattuali.Le retribuzioni vengono contrattate azienda per azienda, e questo ha portato negli anni a differenze di oltre 3 sterline l’ora con retribuzioni orarie che variano tra 9,30 e 12,34 sterline.E un recente sondaggio indipendente su un campione di circa 1600 utenti ha mostrato che i cittadini londinesi sono solidali coi lavoratori. La situazione che vivono i lavoratori londinesi è la stessa che si potrebbe creare in Italia se i processi di privatizzazione - sostenuti dal governo Renzi e dalle giunte locali - andranno avanti.
REGIONALI 2015: L' OCCASIONE PER UNA CAMPAGNA POLITICA DEI RIVOLUZIONARI
La partecipazione alle prossime elezioni Regionali (Maggio 2015) sarà per noi un' occasione per propagandare e difendere le nostre idee anticapitaliste e comuniste, contro i riformisti di ogni colore. Per propagandare una proposta politica realmente e coerentemente di sinistra, che si ponga sul terreno dell' opposizione di classe: per stare dalla parte dei lavoratori, dei pensionati e degli studenti, cioè dalla parte del proletariato ligure. Fin d'ora invitiamo tutti i lavoratori di AMT a firmare per noi, per consentirci di poter candidare le nostre liste alle prossime Regionali.Per sapere quando e dove firmare, contattaci...!
BOLLETTINO AMIU- ECHI:
IL COLLASSO NATALIZO DEL SISTEMA RIFIUTI E LE SUE CAUSE
La situazione di emergenza rifiuti che si è vista nel periodo natalizio è per il momento passata. Ma tale situazione potrebbe ancora ripresentarsi: infatti il punto è che oggi, a Genova, non può essere raccolta una quantità d' immondizia maggiore di quella che sono in grado di smaltire i 6 centri individuati (tra Piemonte, Toscana e Lombardia) dopo la chiusura di Scarpino. A fronte delle circa 1000 tonnellate al giorno di rifiuti che vengono “esportate” fuori Regione (con un costo per AMIU di 150 mila euro al giorno), bastano poche tonnellate in più – come avviene nei periodi festivi – perchè si crei una situazione di emergenza. Ciò è il risultato di una pessima gestione aziendale e istituzionale che in 20 anni non ha mai affrontato il problema Scarpino e non ha mai incentivato la raccolta differenziata, ancora oggi ferma al 33%, la metà dell' obbligo di legge. Pertanto la politica da scaricabarile tra Regione, Comune e Azienda che si è vista nei giorni scorsi è solo una presa in giro ai danni dei cittadini, che già pagano una tassa-rifiuti tra le più alte d' Italia e che, di questo passo, è destinata a crescere ancora.
LA LOTTA DEI LAVORATORI DELLA SWITCH: UNA PRIMA VITTORIA
Per ben 5 giorni (dal 9 al 13 Dicembre scorso) è durato lo sciopero attuato da parte dei 120 lavoratori della Switch 1988 - azienda privata che ha in appalto da AMIU la raccolta della differenziata, della carta e del cartone – allo scopo di ottenere il pagamento degli stipendi che da due mesi non ricevevano, oltre che la tredicesima e la quattordicesima. Inoltre i lavoratori hanno voluto denunciare l’esistenza di un problema di sicurezza: infatti i mezzi utilizzati sono vecchi e non più a norma. Alla fine i lavoratori hanno ottenuto il pagamento degli stipendi per tre mesi, pagati da AMIU, e la dilazione della tredicesima e quattordicesima. Ma restano le incertezze per il futuro: infatti a fine anno è scaduto il contratto d' appalto e, al momento, non è ancora stato rinnovato. Un fatto che va collegato con i recenti casi giudiziari che hanno riguardato i vertici della Switch, accusati di falso e di aver gonfiato i prezzi della raccolta differenziata.
CONTRO LE PRIVATIZZAZIONI, ORGANIZZIAMO IL CONFLITTO
Dopo lo sciopero del 24 Novembre scorso, ad oggi la situazione di AMIU è sempre la stessa. La situazione finanziaria è sempre allarmante e il tema della privatizzazione è ancora tutto in piedi. Noi pensiamo che la privatizzazione di AMIU vada respinta con la lotta, perchè ovunque sia stata seguita questa strada, il risultato è stato disastroso per i lavoratori - che hanno perso diritti e tutele - e per i cittadini che hanno avuto servizi peggiori e più costosi. Invitiamo, quindi, i lavoratori di AMIU a creare un comitato di lotta che provi ad imporre le proprie idee ai sindacati e, nel caso, ad agire in proprio, cercando di unire la propria lotta con quella dei lavoratori delle altre aziende partecipate (AMT e ASTER) e, più in generale, con i lavoratori delle aziende sotto attacco, dall' industria alla sanità.
REGIONALI 2015: L' OCCASIONE PER UNA CAMPAGNA POLITICA DEI RIVOLUZIONARI
La partecipazione alle prossime elezioni Regionali (Maggio 2015) sarà per noi un' occasione per propagandare e difendere le nostre idee anticapitaliste e comuniste, contro i riformisti di ogni colore. Per propagandare una proposta politica realmente e coerentemente di sinistra, che si ponga sul terreno dell' opposizione di classe: per stare dalla parte dei lavoratori, dei pensionati e degli studenti, cioè dalla parte del proletariato ligure. Fin d'ora invitiamo tutti i lavoratori di AMIU a firmare per noi, per consentirci di poter candidare le nostre liste alle prossime Regionali. Per sapere quando e dove firmare, contattaci...!
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