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INTERVISTA A DOMENICO , OPERAIO SETTORE MANIFATTURIERO (abbigliamento)

Corrispondenze operaie, n°2

1 Dicembre 2014

INTERVISTA A DOMENICO , OPERAIO SETTORE MANIFATTURIERO (abbigliamento)
Come ti chiami e quanti anni hai?
Domenico, e ho settanta anni.
Che lavoro svolgi?
Sono un sarto esperto

Come ti chiami e quanti anni hai?
Domenico, e ho settanta anni.

Che lavoro svolgi?
Sono un sarto esperto

Qual è la tua situazione sul posto di lavoro ?
Vivo una situazione di disagio, vivo in una condizione precaria. Il lavoro che svolgo non è stabile e ogni giorno devo aspettare la telefonata del padrone che mi comunicherà se potrò lavorare oppure no.

Sul posto di lavoro siete tutelati da un sindacato?
(Ride).
In tutta la mia vita non ho mai goduto di alcun diritto sindacale , ho sempre lavorato a nero e non ho mai capito a cosa servissero realmente i sindacati.
Questo non per scelta , ma perché tutte le volte che ho cercato lavoro con la speranza di trovare condizioni migliori, non ho mai avuto proposte di lavoro che mi garantissero tutela e regolarità.

Gli infortuni sul posto di lavoro sono frequenti?
Se sì, a cosa sono dovuti?
Gli infortuni capitano spesso, e se capitano i soggetti coinvolti non ricevono nessun aiuto. Quando si tratta di piccoli infortuni conviene il “fai da te”, perché se blocchi la produzione il padrone ti manda a casa e perdi pure la giornata di lavoro.
E non puoi permettertelo, dato che non sai mai se ti richiameranno il giorno dopo e tu hai bisogno di soldi per dar da mangiare alla tua famiglia.
Ti racconto di un episodio a cui ho assistito personalmente.
Un operaio, che aveva più o meno la mia stessa età, ebbe un aumento di pressione.
Quel poveretto stava malissimo, camminava a stento, così il datore di lavoro gli disse di andare dal medico da solo, senza nemmeno accompagnarlo o farlo accompagnare da qualcuno, e gli raccomandò pure di non fare il nome del posto in cui lavorava, se gli avessero fatto domande inerenti al lavoro.
L’unica cosa che contava, per il padrone, era che non parlasse.
La sua salute non valeva niente.

Ricevi regolarmente lo stipendio oppure ci sono dei ritardi?
Di solito da queste parti i datori di lavoro promettono di pagare a fine settimana, alcuni invece ogni quindici giorni.
Non ho mai ricevuto uno stipendio mensile, anche perché non sai mai quanto e quando lavorerai.
Non c’è nessuna garanzia.
Anzi, per dirla tutta, in questo periodo i padroni approfittano molto della crisi, per dire che non hanno soldi, per giustificare i salari miseri, i ritardi, e le giornate di lavoro mai pagate.
Ma come fanno a non avere soldi se non pagano nemmeno le tasse?!
Spesso devo aspettare mesi per ricevere i soldi di quei tredici, quattordici giorni lavorati che riesco a raggiungere in un mese.
Molte persone lasciano il lavoro, e quando lo fanno perdono anche i giorni lavorativi mai retribuiti.
Se te ne vai, ma hai lavorato precedentemente senza mai essere pagato, non riceverai niente.
I padroni non pagano, causa “abbandono posto di lavoro”.
Attualmente riesco a vivere meglio perché fortunatamente percepisco una piccola pensione di trecentoottanta euro al mese, ma prima della pensione per me la vita era impossibile.

Ci sono soprusi e discriminazioni sul posto di lavoro?
I padroni sono quelli che comandano, e tu non hai la possibilità di far valere le tue ragioni.
Spesso la ragione non ti serve neanche, perché ti fa soltanto sbattere fuori, e ti lascia senza soldi e senza lavoro.
(Ride).
Per questo motivo se vuoi lavorare in un sistema del genere devi pensare a te stesso e fare soltanto il tuo lavoro, non puoi interessarti agli altri operai, non puoi difenderli, perché se loro non sono visti di buon occhio dal padrone rischi di essere trattato anche tu allo stesso modo, e di essere sbattuto fuori da un momento all'altro.

01/12/2014
Corrispondenze operaie, n°2.

Pcl Napoli- Cellula Lavoro/Sindacato

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