Dalle sezioni del PCL

GENOVA: BOLLETTINI FINCANTIERI, AMT, AMIU - NOVEMBRE 2014

21 Novembre 2014

LOTTA DI CLASSE

“ L' emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi!! “ (K.Marx)

BOLLETTINO FINCANTIERI

editoriale:

PER UNA LOTTA GENERALE CHE VADA SINO IN FONDO

Il capo del governo ha gettato la maschera.
Da un lato regala al padronato la massima precarizzazione del lavoro e libertà di licenziamento senza giusta causa (Job Act), ulteriore riduzione di tasse e contributi a carico di sanità e servizi, piena libertà di saccheggio del territorio (Sblocca Italia); e blocco dei contratti pubblici, fermi già da 6 anni.

Dall' altro esibisce irrisione e disprezzo per le manifestazioni di lavoratori e sindacati, celebra il proprio successo con la corte dei propri amici capitalisti, riserva le botte agli operai di Terni. Nel mentre persegue una riforma elettorale e istituzionale con cui concentrare nelle proprie mani tutte le leve del potere.

Le aperture che le sinistre politiche e sindacali hanno riservato a Renzi, nei primi sei mesi di governo, si sono rivelate un inganno per i lavoratori e un boomerang per chi le ha prodotte.

Aver presentato Renzi come “la nuova speranza della sinistra” - come ha fatto SEL meno di un anno fa per cercare un reimbarco nel centrosinistra - è stato penoso e suicida.

Aver avallato la truffa degli 80 euro, aver suggerito la truffa parallela sul TFR, aver avallato l'illusione del “governo del cambiamento” sino ad offrirgli la propria collaborazione (come ha fatto per sei mesi Landini), hanno avuto un solo effetto: abbellire l'immagine del governo agli occhi delle sue vittime e coprire il suo vero volto con la propria popolarità. Non solo senza ottenere nulla, ma finendo derisi e aggrediti da un governo reazionario.
Ora che il governo ha squarciato il velo delle finzioni con la propria arroganza è necessaria un' opposizione radicale. Che unisca tutte le sinistre politiche e sindacali. Che non si fermi a metà strada. Che sappia andare davvero sino in fondo. A partire dalla rottura col PD ad ogni livello, nazionale e locale.

Le manifestazioni di protesta che hanno percorso l' Italia in questi giorni, hanno introdotto un cambio di passo. Questo cambio di passo va esteso, generalizzato, accelerato.

Si convochi allo scopo uno sciopero generale vero: che metta in campo la forza di milioni di salariati privati e pubblici, e fermi davvero il paese. Si definisca una piattaforma generale unificante delle ragioni dei lavoratori, precari, disoccupati: a partire dal blocco dei licenziamenti, dalla ripartizione del lavoro con la riduzione generale dell' orario a parità di paga, dalla cancellazione di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro, da un grande piano di nuovo lavoro per territorio, ambiente, istruzione, pagato dai profitti e dalle grandi ricchezze.
Su questa piattaforma si dia continuità alla lotta generale. Si congiunga la mobilitazione prolungata con l' occupazione generale delle fabbriche e aziende che licenziano: coordinando nazionalmente le occupazioni e istituendo una cassa nazionale di resistenza a sostegno delle lotte.

Se i rappresentanti politici e sindacali attuali, si rifiutano di far ciò, occorre costruire nelle lotte una direzione politica e sindacale nuova del movimento operaio. Una direzione che si batta per la sola alternativa possibile: un governo dei lavoratori e delle lavoratrici.

ECHI:

SOLIDARIETA' AL COMPAGNO SERRAPICA

Come PCL – sez. di Genova esprimiamo la nostra piena solidarietà al compagno Serrapica, lavoratore di Fincantieri, che di recente è stato ingiustamente licenziato dall' Azienda, dopo un acceso diverbio con un caporeparto, che lo aveva apostrofato con frasi provocatorie e dal sapore razzista. E' inaccettabile che un episodio del genere venga sanzionato con un provvedimento di licenziamento e non, come è sempre avvenuto, con lettere di richiamo o altri provvedimenti di lieve entità. E va considerato per quello che è: un atto di autoritarismo che, se non sarà contrastato efficacemente, diverrà un precedente pesante per tutti i lavoratori del cantiere. Tanto più oggi con Renzi al governo e il Job Act vicino all' approvazione. Pertanto, invitiamo i lavoratori di Fincantieri a fare di questo episodio un caso nazionale, e a mobilitarsi in solidarietà del compagno Serrapica, prima che sia troppo tardi.

DOPO LO SBARCO IN BORSA, QUALE FUTURO PER FINCANTIERI?

Come è noto, a Giugno scorso è avvenuta la quotazione in Borsa di Fincantieri e la sua parziale privatizzazione: attraverso la vendita a privati di più del 40% delle azioni di Fintecna, per un guadagno di circa 100 milioni di euro. Pochi spiccioli rispetto alle attese di Bono e co. Tanto che i piccoli risparmiatori sono stati chiamati a farsi carico delle azioni non piazzate presso i grandi investitori internazionali (banche, fondi comuni,... che hanno acquistato azioni per soli 50 milioni di euro). In pratica, ben 300 milioni di euro sono stati pagati dai piccoli risparmiatori, col meccanismo truffaldino degli ordini d' acquisto irrevocabili. Inoltre, da Giugno ad oggi, il titolo in Borsa non ha fatto altro che oscillare verso il segno negativo, perchè nonostante le commesse che ci sono attualmente in portafoglio, c'è un debito strutturale di almeno 700 milioni di euro che pesa non poco sul futuro di Fincantieri, in parte dovuti all' acquisizione dei cantieri coreani della STX.Pare che ci siano delle novità in arrivo, e i segnali che si intravedono non preannunciano nulla di buono per i lavoratori del Gruppo: nuovi esuberi, riduzione delle ferie, minori diritti (art. 18), mancato rinnovo del contratto integrativo... Come PCL non possiamo non rilevare che la FIOM, primo sindacato in Fincantieri, pur dicendosi contraria alla quotazione in Borsa, non ha fatto nulla per contrastarla, e che ora per i lavoratori la situazione è più difficile.

SACRIFICI DA NON DIMENTICARE

A Settembre il cantiere di Sestri Ponente ha ripreso a funzionare a pieno ritmo, grazie ai lavori per la costruzione della nave Seven Seas Explorer, la cui consegna è prevista per l' estate 2016. Un importante commessa che ha comportato pesanti sacrifici per i lavoratori del cantiere (accordo 5-Aprile-2013): 200 esuberi, cig a zero ore, l'applicazione dell' orario plurisettimanale e del 6x6, la riduzione dei PAR, la mensa a fine turno e forti limiti al diritto di sciopero.Tutti sacrifici che non vanno dimenticati...


RIVOLUZIONE IN FESTA

Sabato 6 Dicembre c/o il centro sociale “Buridda” di c.so M.te Grappa, dalle ore 16.00. Festa Regionale del PCL 16.30: conferenza-dibattito sul tema: “Contro le politiche padronali, per una prospettiva anticapitalista”.
Interverranno: lavoratori di AMIU, AMT, PIAGGIO AERO e FINCANTIERI, compagni del Buridda e del Movimento Casa di Genova. Chiuderà il compagno F.Grisolia, dirigente nazionale del PCL.ore 20.00: cena sociale (su prenotazione, costo 12 euro + 3 euro per concerto)ore 23.00: concerto dei FUNGOS e, a seguire, musica non stop fino alle ore 4.00 di mattina (costo 5 euro, solo per chi non partecipa alla cena).

BOLLETTINO AMT – NOVEMBRE 2014

EDITORIALE:

PER UNA LOTTA GENERALE CHE VADA SINO IN FONDO
(vedi sopra )

ECHI:

CON I LAVORATORI DI AMT, NO AL TAGLIO DELL' INTEGRATIVO

Il recente annuncio della disdetta unilaterale del contratto integrativo è una doccia fredda per i lavoratori di AMT, che si vedono così nuovamente beffati - dopo l' accordo truffa del Novembre 2013 e le multe del Prefetto - e nonostante le belle e grandiose 5 giornate di lotta dell' anno scorso. In soldoni, tale disdetta si tradurrà in un taglio degli stipendi di circa il 20% : dai 300 ai 1000 euro in meno, a seconda dell' anzianità di servizio. Bene hanno fatto, quindi, i lavoratori ad indire un primo sciopero per il 25 c.m. e, nel frattempo, occupare la sede aziendale di via Montaldo; e a contestare la Giunta Doria e il PD a Palazzo Tursi.

CONTRO IL PIANO
COTTARELLI
Il problema che si trovano di fronte i lavoratori di AMT è soprattutto politico: infatti, c' è in atto un disegno politico nazionale (Piano Cottarelli), finalizzato a privatizzare complessivamente fino al 90% delle aziende partecipate (TPL, Acqua, Rifiuti, Manutenzioni,...) che il governo Renzi sta portando avanti. In piena continuità coi governi precedenti, e sotto dettatura della Troika (UE-FMI-BCE). I vari governi locali, e i principali partiti – PD, PDL, NCD, UDC, LEGA - nonostante le differenze apparenti, sono tutti in combutta per attuare queste politiche. E non a caso, i vari manager strapagati e inefficienti, sono tutti di nomina politica e sempre gli stessi. Occorre, quindi, unire la propria lotta con quella dei lavoratori delle altre aziende partecipate (ATP, AMIU e ASTER) e, più in generale, con quella delle altre aziende in crisi - dall' industria alla scuola e sanità - in un fronte unico di lotta, che punti alla realizzazione dello sciopero generale ad oltranza, che è il solo modo per far saltare l' intero Piano Cottarelli.

COME E' STATA SALVATA ATP?!

I dirigenti di ATP si sono di recente vantati, con una certa dose di spudoratezza, del salvataggio dell' Azienda. La realtà è ben altra: il salvataggio di ATP si è compiuto principalmente grazie al pesante sacrificio economico dei suoi dipendenti, che per più di 7 mesi non hanno percepito la retribuzione di secondo livello (circa 4000 euro), e nondimeno continuano oggi a ricevere un salario mensile ridotto di 150 euro. Inoltre, hanno contribuito al salvataggio i vari Comuni, che hanno aumentato del 10% la loro quota economica, e la Regione Liguria che ha acquistato un immobile della Provincia, soldi che sono poi stati devoluti ad A.T.P.. Quanto tempo ancora dovranno aspettare i lavoratori prima di poter rivedere riconosciuto l' intero stipendio? Ricordiamo ai lavoratori del TPL ligure che la cura adottata in A.T.P. è la stessa che oggi viene applicata in RT-Imperia e in AMT. Ed è solo un' operazione finanziaria propedeutica ad una privatizzazione selvaggia. Invitiamo i lavoratori di ATP a riprendere al più presto la lotta...!!

RIVOLUZIONE IN FESTA

Sabato 6 Dicembre, c/o il centro sociale “Buridda” di c.so M.te Grappa, dalle ore 16.00. Festa Regionale del PCL
ore 16.00 : apertura festa e spazio buffet ore 16.30: conferenza-dibattito sul tema: “Contro le politiche padronali, per una prospettiva anticapitalista”.
Interverranno: lavoratori di AMIU, AMT, PIAGGIO AERO e FINCANTIERI, compagni del Buridda e del Movimento Casa di Genova. Chiuderà il compagno F.Grisolia, dirigente nazionale del PCL.ore 20.00: cena sociale di autofinanziamento (su prenotazione, costo 12 euro + 3 euro per concerto). ore 23.00: concerto dei FUNGOS e, a seguire, musica non stop fino alle ore 4.00 di mattina (costo 5 euro, solo per chi non partecipa alla cena).

BOLLETTINO AMIU – NOVEMBRE 2014

EDITORIALE:

PER UNA LOTTA GENERALE CHE VADA SINO IN FONDO
(vedi sopra )

ECHI:

UN BOLLETTINO A SOSTEGNO DEGLI INTERESSI DEI LAVORATORI DI AMIU

Con la scusa della crisi economica e del debito pubblico, i vari governi filo-borghesi, a livello nazionale e locale, attuano politiche di liberalizzazione dei Servizi Pubblici. Che significano: chiusure o ristrutturazioni delle principali aziende partecipate, e conseguenti esuberi di lavoratori e tagli ai servizi. Nonostante ciò, da parte dei principali sindacati del settore, non si vede una reazione puntuale e all' altezza dello scontro ma, al contrario, si vedono ritardi e silenzi, che non aiutano di certo i lavoratori. E' quanto sta succedendo in AMIU: da qui la scelta di realizzare questo bollettino per sostenere, costantemente, gli interessi dei lavoratori di AMIU.

UNA SITUAZIONE ALLARMANTE

La situazione finanziaria di AMIU è vicina al disastro economico, a causa dei maggiori costi per la vicenda Scarpino e dei minori finanziamenti da parte delle Istituzioni. Infatti, a fronte di un capitale sociale di soli 15 milioni, AMIU si trova con un' esposizione finanziaria di 50-60 milioni di euro, tra mancati incassi e aumento dei costi. Perciò, se le cose non cambieranno, entro la fine del 2015 AMIU sarà costretta a dichiarare fallimento. Inoltre la recente Legge Regionale per la raccolta e smaltimento dei rifiuti (Marzo 2014) consente ai comuni con almeno 20 mila abitanti, di poter indire proprie gare per il servizio di raccolta dei rifiuti. In questo modo, invece di utilizzare un' unica azienda, che sia efficiente e costi poco, si lascia campo libero all' intervento di più soggetti, in concorrenza tra loro. Ciò aprirebbe la strada all' ingresso di soggetti privati e, nel tempo, al possibile spacchettamento di AMIU.

CONTRO IL PIANO COTTARELLI

Il problema che si trovano di fronte i lavoratori di AMIU è soprattutto politico: infatti, c' è in atto un disegno nazionale (Piano Cottarelli), finalizzato a privatizzare complessivamente fino al 90% delle aziende partecipate (TPL, Acqua, Rifiuti, Manutenzioni,...) che il governo Renzi sta portando avanti. In piena continuità coi governi precedenti, e sotto dettatura della Troika (UE-FMI-BCE). I vari governi locali e i principali partiti – PD, PDL, NCD, UDC, LEGA - nonostante le differenze apparenti, sono tutti in combutta per attuare queste politiche. Occorre quindi unire la propria lotta con quella dei lavoratori delle altre aziende partecipate (AMT e ASTER) e, più in generale, con quella delle altre aziende in crisi - dall' industria alla scuola e sanità - in un fronte unico, che punti alla realizzazione dello sciopero generale ad oltranza, che è il solo modo per far saltare, in toto, il Piano Cottarelli.

UNA GESTIONE AZIENDALE FALLIMENTARE E CORROTTA

I recenti provvedimenti presi dalla Magistratura contro numerosi dirigenti di AMIU fanno chiarezza su una gestione aziendale fallimentare, per le casse pubbliche, e all' insegna di interessi privati: P. D' Alema è indagato per peculato, truffa e abuso d'ufficio in relazione alla vicenda Scarpino;C. Grondona è stato arrestato per associazione a delinquere, corruzione, turbativa d' asta e abuso d’ ufficio. E per gli stessi motivi, sono stati recapitati avvisi di garanzia ad altri tre funzionari: M.Bizzi, C.Sacco e R.Ademio. Solo una gestione diretta dei lavoratori, mediante assemblee periodiche, può garantire che fatti di questo genere non si ripetano più.


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PCL - GENOVA

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