Dalle sezioni del PCL
SALVINI A SALERNO, IL PCL: 'USA L'ODIO RAZZIALE PER DIVIDERE I LAVORATORI
Articolo de "Il Gazzettino di Salerno" sulle dichiarazioni, sintetizzate in un volantino, del Pcl-Salerno in occasione della provocatoria visita di Matteo Salvini nella città campana
19 Novembre 2014
"Matteo Salvini è solo l’ultimo, in ordine di tempo, ad usare in maniera provocatoria e violenta lo strumento dell’odio razziale per dividere ulteriormente la classe proletaria e accelerare un processo di conflitto interno al mondo degli sfruttati, usati uno contro l’altro per annientarsi a vicenda". A dichiararlo è il Partito Comunista dei Lavoratori, in occasione della visita a Salerno del leader leghista che oggi incontrerà il sindaco, Vincenzo De Luca. Alle ore 16:00, a Palazzo di Città, Salvini sarà intervistato da Bruno Vespa. Il giornalista presenterà il suo ultimo libro, Italiani voltagabbana edito da Mondadori.
Secondo la Sezione Provinciale 'Tiziano Bagarolo', "la realizzazione della divisione del mondo del lavoro, e quindi della società, in compartimenti etnici, negli anni, ha portato a realizzare, dove prima c’era un semplice profitto, un vero e proprio super-profitto, assoggettando interi popoli ad interessi sempre più violenti e autoritari, con lo strumento dell’imperialismo. E il super-profitto non può che scaturire naturalmente da un super-sfruttamento, quello dei lavoratori e delle lavoratrici (spesso pure schiave!) immigrati/e".
Alcuni giorni fa, Salvini ha visitato un campo rom a Bologna. La sua iniziativa non è stata apprezzata da alcuni manifestanti che hanno preso le difese degli immigrati e hanno danneggiato l'auto in cui viaggiava. A Salerno, invece, il sindaco De Luca ha fatto arrestare un ragazzo africano per il reato di questua. L'episodio ha suscitato grande scalpore in città. Alla vigilia delle primarie del Pd che precederanno le prossime elezioni regionali, l'arresto del mendicante potrebbe influire sul voto dei militanti e dei simpatizzanti democratici salernitani. "Il problema non è tanto chi fa accattonaggio", ha affermato De Luca - in pieno stile orwelliano - ai microfoni di LiraTV, "il problema vero è che esiste una rete organizzata dalla delinquenza che porta a giorni fissi delle persone a fare accattonaggio in luoghi ben precisi. Quindi, quando si pensa di fare un gesto di solidarietà, non si fa altro che dare soldi alla delinquenza organizzata. Noi non ci alziamo la mattina per fare 'sceriffate', cerchiamo di dare l’anima per tutelare la serenità di vita delle nostre famiglie. E chiariamo ancora una volta: il problema non è il colore della pelle, il problema è essere delinquenti o meno".
"La Lega Nord, i partiti di tradizione neofascista, e tutte le correnti reazionarie e populiste dei partiti dell’arco costituzionale borghese", ha dichiarato il Pcl, "presentano il lavoratore straniero come il nemico, come unica fonte di pericolo quotidiano e causa ultima della precarizzazione che ogni proletario vive pesantemente giorno per giorno sulla sua pelle". "Noi non accettiamo tutto ciò", ha aggiunto, "combattiamo attivamente ogni atto di violenza commesso contro ogni singolo immigrato e ci impegniamo a promuovere insieme a tutte le sinistre politiche, sindacali e di movimento un fronte unico di resistenza contro la deriva ideologica del razzismo".
"Poniamo le fondamenta per l’unità della classe lavoratrice, al di là di ogni colore della pelle o provenienza geografica", ha concluso il Pcl. "Perché solo una società egualitaria che elimini il lavoro salariato per mezzo di una lotta di classe politicamente ed ideologicamente antirazzista potrà schiacciare la xenofobia una volta per tutte!".