Dalle sezioni del PCL

Con i Lavoratori AMIU in lotta - Per uno Sciopero Generale a oltranza

10 Novembre 2014

La situazione finanziaria di AMIU è vicina al disastro economico, a causa dei maggiori costi per la vicenda Scarpino e dei minori finanziamenti da parte delle Istituzioni.Per invertire la rotta bisogna far saltare l' intero meccanismo con uno Sciopero Generale ad oltranza.

La situazione finanziaria di AMIU è vicina al disastro economico, a causa dei maggiori costi per la vicenda Scarpino e dei minori finanziamenti da parte delle Istituzioni. Infatti, a fronte di un capitale sociale di soli 15 milioni, AMIU si trova con un' esposizione finanziaria di 50-60 milioni di euro, tra mancati incassi e aumento dei costi. Perciò, se le cose non cambieranno, entro la fine del 2015 AMIU sarà costretta a dichiarare fallimento.

Inoltre la recente Legge Regionale per la raccolta e smaltimento dei rifiuti (Marzo 2014) consente ai comuni con almeno 20 mila abitanti, di poter indire proprie gare per il servizio di raccolta dei rifiuti. In questo modo, invece di utilizzare un' unica azienda, che sia efficiente e costi poco, si lascia campo libero all' intervento di più soggetti, in concorrenza tra loro. Ciò aprirebbe la strada all' ingresso di soggetti privati e, nel tempo, al possibile spacchettamento di AMIU.

Con lo sciopero di oggi, i lavoratori di AMIU proveranno, ancora una volta, a far pressione sulle Istituzioni, che da troppo tempo latitano e non danno risposte. Ma ciò non può bastare, perchè il problema è soprattutto politico: infatti, c' è in atto un disegno nazionale (Piano Cottarelli), finalizzato a privatizzare complessivamente fino al 90% delle aziende partecipate (TPL, Acqua, Rifiuti, Manutenzioni,...) che il governo Renzi sta portando avanti. In piena continuità coi governi precedenti, e sotto dettatura della Troika (UE-FMI-BCE). I vari governi locali e i principali partiti – PD, PDL, NCD, UDC, LEGA - nonostante le differenze apparenti, sono tutti in combutta per attuare queste politiche.

Per invertire la rotta bisogna far saltare l' intero meccanismo. Questo è possibile in un solo modo: unendo la propria lotta con quella dei lavoratori delle altre aziende partecipate (AMT e ASTER) e, più in generale, con quella delle altre aziende in crisi - dall' industria alla scuola e sanità - in un fronte unico di lotta, che punti alla realizzazione dello sciopero generale, che è l' arma più potente che hanno i lavoratori.
Noi siamo pronti fin d' ora a fare la nostra parte: e diamo appuntamento a tutti i lavoratori di AMIU allo sciopero del 14 Novembre e al concentramento in piazza caricamento, in cui come PCL saremo presenti in solidarietà a tutti i lavoratori in lotta.

PCL Genova

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