Dalle sezioni del PCL

Lavoratori Meridiana occhio alle truffe e a chi vuol farvi perdere tempo prezioso!

9 Novembre 2014

Comunicato PCL Sardegna

Il deputato europeo PD Renato Soru si è presentato ad Olbia, per promettere l’impegno suo e del Partito Democratico sardo, di cui è vicepresidente, a presentare la questione Meridiana a Roma e Bruxelles. Secondo l’opinione di Soru espressa ai lavoratori il problema Meridiana sarebbe quello della continuità territoriale: “Bisogna riconquistare rotte e fatturato… perché se abbiamo la continuità territoriale solamente per Roma e per Linate, se andiamo solo lì, è chiaro che abbiamo bisogno di meno aerei, di meno ore di lavoro, e anche di meno persone..” . Questa è pura mistificazione, perché il problema vero dei lavoratori Meridiana, non sono le rotte, sono i padroni della compagnia che, come denunciano i lavoratori stessi, in maniera truffaldina, nello stesso periodo in cui metteva 1634 dipendenti in cassa integrazione costituiva una nuova compagnia dove riversare le proprietà e i mezzi della vecchia e riassumere con contratti precari. Cioè, in maniera truffaldina, si sbarazzava dei “vecchi” lavoratori tutelati e sindacalizzati per ricostituire una nuova compagnia con lavoratori nuovi sfruttati e ricattati sbarazzandosi in una sola operazione di diritti del lavoro e sindacati! Ma questo il capitalista sardo Renato Soru non può dirlo, è della stessa pasta e della stessa classe del’Aga Khan e degli altri padroni di Meridiana. Proprio due giorni fa si è aperto il processo per evasione fiscale di Tiscali, l’ex presidente è accusato di avere evaso circa 10 milioni di euro, attraverso passaggi di fondi dalla società Andalas Ltd a Tiscali Finances. Ha già contrattato con il fisco un pagamento di 7 milioni, e si è difeso dichiarando che si è trattato di “un’operazione per la quale gli era stata assicurata l’assoluta neutralità fiscale”. Ma “per gli inquirenti, Andalas Ltd è una scatola vuota, una società inattiva con capitale due sterline, a sua volta controllata da Mediacom ltd – sempre di proprietà di Soru – con sede nelle Isole Vergini Britanniche, paradiso fiscale inserito nella black list europea”. (Il Fatto Quotidiano: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/28/soru-al-via-il-processo-per-evasione-fiscale-dopo-il-boom-elettorale/1005006/). Sempre Soru, per convincere i cassintegrati Meridiana ad andare a Bruxelles ha dichiarato che i lavoratori AST presenti lì la settimana scorsa avrebbero ottenuto dei risultati. Ma non è vero! La situazione alla Thyssen non è risolta. Continuano i blocchi ai cancelli e lo sciopero ad oltranza per impedire che niente esca dalla fabbrica, mentre la burocrazia sindacale, il segretario della Fiom Landini in primis, è stata pesantemente contestata dai lavoratori riuniti sotto il palazzo del Mise, dopo l’incontro, per aver accettato il blocco dello sciopero degli amministrativi con la scusa del pagamento degli stipendi di ottobre che l’azienda aveva congelato con l’intento di piegare i lavoratori. Dietro questa manovra gli operai hanno visto il tentativo dell’azienda di dividere il fronte di lotta. (http://www.terninrete.it/Notizie-di-Terni/roma-ast-parla-landini-malumore-degli-operai-video; http://www.pclavoratori.it/files/index.php obj=NEWS&oid=4120;http://sindacatounaltracosa.org/2014/11/06/vertenza-ast-terni-la-fiom-non-tiene/; http://www.youtube.com/watch?v=RGbA0xkiwH0#t=234 .)

Nel frattempo all’ultimo incontro con Pigliaru, il presidente della giunta regionale accompagnato dagli assessori al lavoro e trasporti Mura e Deiana ha detto: “Ci assumeremo il compito di chiedere a Meridiana chiarimenti sulle reali finalità del piano industriale nell’ottica di un più deciso rilancio della società”. E riguardo all’intervento da parte della Regione su Palazzo Chigi, ha precisato: “Se avremo una piattaforma credibile e sufficientemente condivisa, decideremo noi come e quando coinvolgere la Presidenza del Consiglio”. (Fonte Sardiniapost). Sono ancora a decidere come e quando, mentre il tempo passa e nessuna misura forte è stata presa per costringere subito la società a bloccare la mobilità.

I politici regionali hanno ancora bisogno di chiedere a Meridiana o decidere quando coinvolgere la Presidenza del Consiglio? Ma la risposta dell’Azienda, Pigliaru l’ha già avuta tre giorni fa, ed è chiara come ha detto Marco Rigotti portavoce della società, si va avanti con i licenziamenti(fonte La Nuova Sardegna). La giunta regionale perde solo tempo, mentre ha paura di “coinvolgere”, come dicono loro, la Presidenza del Consiglio perché sa già quello che dirà. Renzi, è sotto gli occhi di tutti, sostiene i capitalisti! I suoi attacchi al sindacato, la parola fine sulla concertazione, l’abrogazione di fatto dell’articolo 18, le sue dichiarazioni che “il posto fisso non esiste più” e “il lavoro non è un diritto”, sono un aperto incoraggiamento e l’indicazione per tutti i padroni che possono continuare con politiche antisindacali e licenziamenti senza ostacoli da parte del governo! Infine bisogna sottolineare i cedimenti e le illusioni di alcuni sindacati: “Registriamo un cambiamento di marcia – sintetizza Marco Bardini (Ali), al termine della riunione – da parte dell’amministrazione: prima era entrata nella partita formalmente, ora in maniera sostanziale”, e “Siamo sicuri- spiega Arnaldo Boeddu, Cgil – che il governo, in presenza di un piano industriale modificato, è pronto a concedere due anni di cassa integrazione. Cosa possiamo dare in cambio noi? La riduzione del costo del lavoro ai livelli di Air Italy: non vogliamo concedere alcun alibi. Siamo soddisfatti dell’atteggiamento della Regione: con noi il governatore è stato molto schietto. È indice di grande serietà. Abbiamo apprezzato anche molto la proposta del “ricollocamento” sul modello tedesco ad altri vettori, ci sembra una buona strada”(Sardiniapost). No! Accettare la riduzione dei costi di lavoro, significa una vittoria della compagnia che otterrebbe quello che cerca di ottenere con il licenziamento dei cassintegrati! Inoltre i sindacati confederali avrebbero proposto anche l’applicazione del cosiddetto lodo Poletti “Una procedura separata per i pensionabili (oltre 150) e per i volontari; e un’altra per tutto il resto del personale, ma con la possibilità di trattare per altri sei mesi in modo da trovare un’intesa sull’estensione di altri due anni della cassa integrazione, che scadrà nel giugno del 2015.” In questo modo però non si fa che dividere ulteriormente il fronte di lotta dei lavoratori, mentre l’azienda ha comunque risposto picche anche a questa richiesta! Non c’è da stupirsi, la proposta del lodo Poletti avanzata dai confederali è un tradimento che indica la disperazione della burocrazia sindacale di fronte il rifiuto di ogni concertazione da parte del padrone. I dirigenti di Meridiana vedono che la burocrazia sindacale, contrariamente ai lavoratori, non vuole lottare in maniere dura e seria, e va avanti per la strada dei licenziamenti. Questo cedimento dimostra anche che la tattica dei governanti con il loro prendere tempo con impegni generici offerti ai lavoratori serve solo per logorargli aiutando la compagnia a stringerli sempre più all’angolo, lasciandogli sempre meno spazi di risposta, demoralizzandoli e dividendoli. Altro che non concedere alibi, in questo caso avranno Pigliaru e il PD avranno un alibi quando la lotta sarà sconfitta! Il governo non ha bisogno di chiedere e di prendere tempo, ha il potere di piegare i padroni di Meridiana subito! Blocchi le concessioni aeroportuali di tutta la società dell’Aga Khan, gli dica chiaramente che se non torna indietro sulla mobilità e sulle sue operazioni truffaldine, più nessuna sua compagnia volerà in Italia! E se la società minaccia di andarsene la espropri senza indennizzo secondo quanto consentito dalla costituzione e dall’articolo 4 dello statuto regionale sardo e la faccia funzionare come una società pubblica. È così che si fa!

Invece le principali burocrazie sindacali, a partire da quella CGIL, dividono la lotta dei lavoratori e perdono tempo ai tavoli, mentre di fronte alle migliaia di licenziamenti in Meridiana e Alitalia, di fronte alle condizioni di sfruttamento dei lavoratori delle compagnia low cost, di fronte all’attacco generale del governo Renzi ai diritti dei lavoratori e allo stesso sindacato non si sono ancora degnate di convocare uno sciopero generale unitario e continuato di tutto il trasporto aereo per piegare compagnie e governo?! Paralizzare il traffico aereo italiano non è forse uno strumento decisivo per piegare governo e padroni!

Lavoratori attenti alle manovre dei governanti e della burocrazia sindacale.

Bisogna esigere dal sindacato la mobilitazione di tutte le forze in uno sciopero di tutto il trasporto aereo nazionale!

Il governo regionale usi i poteri che ha per stanare e costringere la compagnia invece di fare promesse ai lavoratori!

I lavoratori Meridiana devono accelerare nella strada aperta con le azioni di solidarietà per la costruzione un fronte unitario dello lotte in Sardegna che porti alla mobilitazione delle centinaia e migliaia di cassintegrati, disoccupati, pastori ecc. attraverso un congresso regionale dei delegati delle lotte e delle fabbriche in crisi perché: solo uniti si vince, e solo una mobilitazione di massa può incutere il terrore a politici e padroni.

PCL Sardegna

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