Dalle sezioni del PCL
Con i Lavoratori AMT in lotta - Per uno Sciopero Generale a oltranza
il sostegno attivo del PCL verso il 14 Novembre
9 Novembre 2014
Fino a che detteranno legge i partiti al servizio delle banche e dei capitalisti, per i lavoratori ci saranno solo sacrifici, e per i cittadini solo aumenti dei costi e peggioramenti dei servizi. è necessario unire la propria lotta con quella dei lavoratori delle altre aziende di TPL (regionali e nazionali), delle altre partecipate (AMIU e ASTER) oltre che dei lavoratori della scuola e della sanità e di tutte le aziende in crisi in un fronte unico.
Il recente annuncio della disdetta unilaterale del contratto integrativo è una doccia fredda per i lavoratori di AMT, che si vedono così nuovamente beffati - dopo l' accordo truffa del Novembre 2013 e le multe del Prefetto - e nonostante le belle e grandiose 5 giornate di lotta dell' anno scorso.
In soldoni, tale disdetta si tradurrà in un taglio degli stipendi di circa il 20% : dai 300 ai 1000 euro in meno, a seconda dell' anzianità di servizio. Bene hanno fatto, quindi, i lavoratori ad occupare la sede aziendale di via Montaldo, e a contestare la Giunta Doria e il PD a Palazzo Tursi.
Ma ciò non può bastare, e ancora meno possono fare gli avvocati e i processi.Perchè il problema è soprattutto politico: c' è in atto un disegno politico nazionale (Piano Cottarelli), finalizzato a privatizzare complessivamente fino al 90% delle aziende partecipate (TPL, Acqua, Rifiuti, Manutenzioni,...) che il governo Renzi sta portando avanti. In piena continuità coi governi precedenti, e sotto dettatura della Troika (UE-FMI-BCE). I vari governi locali, e i principali partiti – PD, PDL, NCD, UDC, LEGA - nonostante le differenze apparenti, sono tutti in combutta per attuare queste politiche. E non a caso, i vari manager strapagati e inefficienti, sono tutti di nomina politica e sempre gli stessi.
Per invertire la rotta bisogna far saltare l' intero meccanismo. Fino a che detteranno legge i partiti al servizio delle banche e dei capitalisti, per i lavoratori ci saranno solo sacrifici, e per i cittadini solo aumenti dei costi e peggioramenti dei servizi. Questo è possibile in un solo modo: unendo la propria lotta con quella dei lavoratori delle altre aziende di TPL (regionali e nazionali), delle altre partecipate (AMIU e ASTER) oltre che dei lavoratori della scuola e della sanità e di tutte le aziende in crisi in un fronte unico. Noi del PCL siamo pronti a fare la nostra parte e proprio per questo saremo il 14 Novembre alle ore 9:00 in Piazza Caricamento, nel corteo per lo Sciopero Generale e Sociale contro le politiche del governo PD e del capitale, per lottare con tutti i lavoratori, gli studenti, i precari e i disoccupati.