Dalle sezioni del PCL

La FCA SPA si nutre del sangue degli operai

1 Ottobre 2014

“Infortuni zero” è ciò che chiede l’azienda ai lavoratori. Tradotto in linguaggio semplice vuol dire che chi denuncia gli infortuni si mette contro l’azienda.

LA FCA SPA SI NUTRE DEL SANGUE DEGLI OPERAI

“Infortuni zero” è ciò che chiede l’azienda ai lavoratori. Tradotto in linguaggio semplice vuol dire che chi denuncia gli infortuni si mette contro l’azienda.

La vita e la salute degli operai vale meno del profitto dell’azienda, che per realizzare più profitti ha portato la sede fiscale in Olanda e quella legale in Gran Bretagna, lasciando ancora una parte di attività produttiva in Italia dove ha trovato ancora tanti buoni schiavi offerti sotto costo dai sindacati padronali Cisl, Uil ma anche Cgil.

A fronte dei grandi profitti realizzati dall’azienda in questi ultimi periodi, i lavoratori hanno avuto in cambio un’elemosina di 20 euro lordi al mese! Poco più di 10 euro netti! Mentre poco prima con i contratti di solidarietà si erano persi centinaia di euri.
I conti non tornano se si paragona quanto guadagnava un operaio circa 5 o 6 anni fa e quello che guadagna invece oggi.
Pause ridotte con ritmi di lavoro insopportabili e non è permesso neppure andare in bagno. L’operaio esce dalla fabbrica a fine turno con gli occhi di un allucinato. Tutto questo ha un nome inglese e si chiama word class manufacturing.

In questa fabbrica non si sciopera. Il diritto di sciopero è abolito! Se scioperi sei contro l’azienda e quindi sei fuori!
Se non bastasse il ricatto padronale, c’è sempre l’appoggio della camorra, che in cambio di qualche assunzione è pronta a fare da cane da guardia del padrone!

Quanti bei discorsi che lor signori facevano e fanno sulla legalità. La conosciamo la loro legalità fatta di minacce e di reparti confino.
Quello che un tempo era il lavoro nero e mal pagato senza regole - prima con le leggi sul mercato del lavoro, poi col Job Act di Matteo Renzi e le ipotesi di demansionamento per ridurre il salario -, è diventato la regola. Le loro leggi sono la vostra schiavitù.

Operai è ora di rialzare la testa. Una vita in ginocchio non ha senso, non è degna di essere vissuta.
I padroni sono i responsabili di tutti i problemi sociali che vi affliggono, sono i responsabili di una vita di stenti che siete costretti a fare. E’ ora di ribellarsi perché i padroni non si fermeranno e vi chiederanno di umiliarvi sempre più.

Solo la lotta paga e dà dignità alla vita!

Napoli, 25 settembre 2014

PCL Napoli
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