Dalle sezioni del PCL

Membri della NATO s’impegnano a creare nuova forza di reazione rapida in funzione antirussa

1 Settembre 2014

Gran Bretagna, Lituania, Lettonia, Estonia, Danimarca, Norvegia e Paesi Bassi s’impegnano a creare un nuovo corpo di reazione rapida di almeno 10.000 soldati per rafforzare il potere della Nato in risposta all'aggressione russa in Ucraina. Alla guida della nuova struttura militare saranno i generali britannici.
La forza sarà uno dei passi più audaci intrapresi da un gruppo di membri della NATO in risposta alla crisi emersa con la guerra civile in Ucraina contro la giunta di Kiev avamposto dell’imperialismo.
La forza incorporerà unità aeree e navali, nonché truppe di terra Il Canada ha anche espresso il suo interesse ad un’eventuale.
L'annuncio ufficiale sulla costituzione della nuova divisione sarà fatto dal primo ministro britannico David Cameron nella sua posizione di ospite del summit biennale Nato in Galles.
Il modello per la nuova JEF sarà come quella franco-inglese. La giustificazione degli imperialisti è la seguente: “ L’invasione della Crimea e l’intervento armato della Russia in Ucraina obbligano la Nato a trovare risposte per contrastare ulteriori aggressioni da Mosca” dicono i pianificatori.
Gli analisti e i pianificatori militari della NATO sostengono che queste misure sono un messaggio al Cremlino. "Dobbiamo porre fine all'idea di diverse zone di sicurezza in Europa", ha detto Jonathan Eyal, direttore internazionale del Royal United Services Institute di Londra. ). Secondo lui, è necessario chiarire che i paesi Nato dell'Europa dell'Est devono avere lo stesso status degli altri membri dell'alleanza. Il 26 agosto il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha detto che il prossimo vertice in Galles membri dell'Alleanza dovrà discutere sulla possibilità di installare nuove basi in Europa orientale. Secondo lui, l’aumento delle truppe della NATO in Europa orientale deve far capire a qualsiasi aggressore potenziale che in caso di un attacco contro un membro di una alleanza la risposta sarà data non solo dalle forze armate di questo paese, ma anche dai suoi alleati. "La realtà è che la Russia non considera la NATO un partner della Russia -. Un paese che, purtroppo, per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, si è annessa un territorio con la forza ". Si preparano le condizioni di una gigantesca provocazione militare contro la Russia. Data la formazione e la psicologia dei vertici del Cremlino niente esclude che cadano nella trappola (così il Segretariato Unificato e la LIT diranno che le loro tesi sono confermate). Il proletariato rivoluzionario si allerti.

Gian Franco Camboni sezione provinciale di Sassari del PCL per la IV Internazionale

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