Dalle sezioni del PCL

VIA IL COMMISSARIO ZAPPALORTO!

Basta sacrifici per i lavoratori e le masse popolari! Via il Governo Renzi, sciopero generale subito!

27 Agosto 2014

Testo del volantino distribuito allo sciopero dei dipendenti comunali di Venezia mercoledì 27 agosto

Il Commissario straordinario di Venezia Vittorio Zappalorto, appena insediato, dopo la bancarotta per corruzione della classe dirigente locale, ha messo in atto una politica all'insegna del taglio dei servizi sociali e contro i diritti dei lavoratori comunali, mentre in continuità con le giunte precedenti ha mantenuto la politica di svendita del patrimonio pubblico e di speculazione a beneficio del capitale finanziario e della borghesia del settore turistico alberghiero.
I tagli ammontano a circa 47 milioni di euro e comprendono: la riduzione dei fondi per l'assistenza domiciliare, l'aumento delle rette per gli asili nido, il taglio del salario accessorio per i lavoratori comunali (in media circa 200 euro al mese), il blocco del turn over, il blocco delle assunzioni nelle cooperative sociali e dei lavoratori stagionali (ACTV, VERITAS), il licenziamento dei lavoratori precari, il taglio delle biblioteche pubbliche, l'aumento del costo degli spazi comunali, la diminuzione dei fondi per le municipalità.
Questo attacco del Commissario Zappalorto si congiunge a quello operato dal governo Renzi contro i dipendenti pubblici e privati (revisione di spesa, privatizzazione delle poste, dismissione del polo chimico nazionale, decreto Poletti). Da un lato Renzi “regala” in maniera populista 80 euro e dall’altro Zappalorto ruba 200 euro ai lavoratori comunali di Venezia.

E’ ora di reagire con la preparazione di una mobilitazione vera, unitaria, radicale, di massa.

In questi anni tutte le sinistre politiche, sia a livello locale che nazionale, hanno concorso o al meglio sono state subalterne a queste politiche di rapina, e in aggiunta la complicità o la remissività di CGIL CISL e UIL, che non hanno voluto mettere in campo una reale mobilitazione sociale per non disturbare i governi di turno, hanno favorito l'assalto.

Chiediamo alle forze della sinistra politica e sindacale di fare un bilancio, di rompere definitivamente con il passato, e di aggregarsi assieme ai movimenti di lotta per costruire a partire dai lavoratori veneziani del settore pubblico, del settore privato e del terziario, una vertenza generale che porti ad una svolta unitaria e di massa del movimento operaio italiano. Si convochi una grande assemblea nazionale di delegati eletti nei luoghi di lavoro. Si definisca una piattaforma di lotta che unifichi tutti i lavoratori - privati e pubblici -, i precari, i disoccupati, sia italiani che migranti. Si organizzi una mobilitazione ad oltranza, tanto radicale quanto radicale è l’attacco degli industriali, dei banchieri e del governo. E' l'unico modo di strappare risultati concreti.

Solo un'esplosione sociale nazionale dell'intera classe lavoratrice che unifichi tutte le vertenze in campo può ribaltare i rapporti di forza e aprire una pagina nuova. Solo una nuova direzione politica e sindacale di tutti i lavoratori può impedire che la ribellione sia liquidata dai burocrati. Solo un governo dei lavoratori che spazzi via la dittatura degli industriali, dei banchieri, dei loro partiti, può costruire una nuova società.

Il Partito Comunista dei Lavoratori, come già nel 2010, si presenterà alle elezioni comunali con un proprio candidato e col proprio programma indipendente, per rappresentare gli interessi della classe lavoratrice. Quel che più conta, però, è che continueremo a batterci, come sempre abbiamo fatto in questi anni, per organizzare i lavoratori e sostenere le loro lotte.

-VIA IL COMMISSARIO ZAPPALORTO
-CHIUDERE IL CONSORZIO VENEZIA NUOVA , ESPROPRIO DI TUTTE LE PROPRIETA’ DEI CORROTTI, CONTROLLO SOCIALE DEI LAVORI PUBBLICI
-NO AL PATTO DI STABILITÀ DISPOSTO DAL GOVERNO
-NO AI TAGLI DEL SALARIO ACCESSORIO DEI DIPENDENTI COMUNALI
-NO AL TAGLIO DEI SERVIZI E ALL’ AUMENTO DEI COSTI DEI SERVIZI (assistenza domiciliare, trasporti asili nido, biblioteche, spazi comunali)
-NESSUNA SVENDITA DEL PATRIMONIO PUBBLICO, LA CRISI LA DEVONO PAGARE I PADRONI, I LORO PARTITI E I LORO COMITATI D’AFFARI
-COSTITUZIONE DI VERI COORDINAMENTI NAZIONALI DEI LAVORATORI PUBBLICI E PRIVATI PER ELABORARE UNA PIATTAFORMA NAZIONALE DI LOTTA
-SCIOPERO GENERALE AD OLTRANZA SOSTENUTO DALLE CASSE DI RESISTENZA CONTRO IL GOVERNO E IL PADRONATO

PER IL GOVERNO DEI LAVORATORI!

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

Sezione Pietro Tresso (Blasco) Venezia

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