Dalle sezioni del PCL
LA PALESTINA RESISTE ALL' ORRORE
Volantino PCL - Versilia/Lucca
1 Luglio 2006
LA PALESTINA RESISTE ALL’ ORRORE.
La Palestina è ancora una volta alle soglie del baratro. Quello che abbiamo detto alcuni mesi fa in occasione del ritiro unilaterale di Israele da Gaza si è dimostrato tragicamente vero:
UN INGANNO. L’ESERCITO ISRAELIANO HA INIZIATO UN SANGUINOSO ATTACCO
CONTRO LA POPOLAZIONE DI GAZA. NUMEROSI MEMBRI DEL GOVERNO PALESTINESE SONO STATI DEPORTATI NELLE CARCERI SIONISTE, MENTRE MISSILI E COLPI DI ARTIGLIERIA MARTELLANO LE ABITAZIONI E LE INFRASTRUTTURE CIVILI.
Nei mesi che hanno preceduto questo momento, tra Gaza e Cisgiordania l’esercito israeliano ha provocato la morte di 80 civili dei quali moltissimi bambini. I media occidentali non ne parlano. Le uniche informazioni sono filtrate e cambiate dalla censura e dai servizi di sicurezza israeliana. Perfino un cannoneggiamento su una spiaggia di Gaza che ha provocato lo sterminio di un'intera famiglia è stato attribuito ad una mina di Hamas… Esiste una strategia precisa dell’ IDF (esercito Israeliano) nel colpire i bambini palestinesi: la volontà di dimostrare che militarmente può fare quello che vuole, umiliare la resistenza e costringere i gruppi islamici a reazioni che perpetuino la spirale della rappresaglia.
La dimostrazione che questa strategia per Israele è vincente è data da due aspetti. In Europa non esiste alcuna opposizione ai massacri dell’esercito sionista. Politicamente vengono rafforzati i legami economici – militari tra i governi europei e il governo israeliano.
PER RATIFICARLI SI COSTRINGE LA POPOLAZIONE PALESTINESE ALLA FAME CON UN ASSURDO EMBARGO ECONOMICO E SUI CRIMINI ISRAELIANI CALA IL SILENZIO. MALGRADO TUTTO QUESTO LA RESISTENZA CONTINUA.
La volontà del Popolo palestinese di resistere ad ogni affronto, massacro ed oppressione sta mettendo in crisi il Sionismo come modello di un grande stato instaurato dall’ imperialismo nell’ area. Un forte segnale di questa volontà è dato da un documento unitario dei prigionieri politici palestinesi di tutte le formazioni per la riorganizzazione della resistenza.
Il nostro compito è quello di rompere il silenzio su quello che accade ogni giorno e usare la controinformazione. In ogni iniziativa di solidarietà per la Palestina deve essere affrontato il tema politico di uno stato per due Popoli e il diritto alla resistenza.
La solidarietà fine a se stessa non ha sbocchi se non si hanno obbiettivi chiari che portino alla chiusura e rottura di ogni accordo tra governo dell’ Unione e il governo israeliano.
In primo luogo deve finire ogni embargo che ora costringe la popolazione palestinese alla fame e si devono rompere gli accordi politico militari tra Italia ed Israele.
Per fermare la nuova criminale aggressione israeliana al popolo palestinese.
Per rivendicare il diritto dell'eroico popolo palestinese ad uno stato e al ritorno dei profughi.
FERMIAMO LA MANO ASSASSINA ISRAELIANA CHE VUOLE PERPETRARE IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE!
PER IL DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO PALESTINESE E PER IL DIRITTO AL RITORNO DEI PROFUGHI! CONTRO LO STATO TERRORISTA ISRAELIANO! CONTRO IL MURO DELL'APARTHEID!
SENZA GIUSTIZIA NESSUNA PACE IN PALESTINA








