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A FIANCO DELLA LOTTA DI FIUMICINO

6 Agosto 2014
Fiumicino

“ E' uno scandalo, uno spettacolo indecente, un danno all'immagine dell'Italia!..” Così tutta la stampa borghese denuncia l'azione di sciopero “bianco” promossa da centinaia di lavoratori di terra all' Areoporto di Fiumicino.

Invece non è uno scandalo che migliaia di lavoratori vengano letteralmente licenziati per consentire l'ennesimo banchetto di banchieri e capitalisti, italiani ed arabi, sulle spoglie della compagnia: per di più, in larga parte, quegli stessi banchieri e capitalisti che la saccheggiarono nel 2008 sulla pelle di 10000 lavoratori e a carico dell'erario pubblico.

Spiacenti. Centinaia di lavoratori e lavoratrici di Fiumicino non riescono a salutare con gioia il proprio licenziamento. Non riescono a partecipare all'esultanza dei capitalisti per la loro nuova avventura d'affari. Non riescono a caricare o scaricare col sorriso migliaia di bagagli in attesa della decimazione in diretta dei propri posti di lavoro. Pur in assenza di una reale direzione, impongono assemblee sindacali e un'azione di lotta.

Le associazioni dei “consumatori”, tanto vezzeggiate dal giustizialismo “progressista”, invocano misure disciplinari contro i lavoratori. La Prefettura annuncia la loro precettazione. Il giornalaccio Libero rivendica il licenziamento di tutti gli scioperanti, citando l'esempio di Reagan. La burocrazia CGIL disdice le assemblee sindacali già convocate per oggi, in segno di resa.

Noi siamo invece a fianco dei lavoratori in lotta. Nessun passo indietro va compiuto. La lotta va invece estesa e generalizzata. Se la burocrazia sindacale si contrappone o si defila, le assemblee dei lavoratori possono eleggere un comitato unitario di sciopero che porti avanti la lotta. Sarebbe un esempio prezioso per tante altre lotte.

Nessun posto di lavoro va toccato. Ogni lotta a difesa del lavoro è una lotta nell'interesse di tutti. La responsabilità dei disservizi è interamente a carico dell'azienda licenziatrice . Nazionalizzare l'azienda e l'intero trasporto aereo, sotto il controllo dei lavoratori; licenziare i grandi azionisti e i loro manager parassiti, senza indennizzo, è l'unico modo di salvare il lavoro ed eliminare i disservizi.

Il PCL e la sua nuova cellula di Fiumicino portano nella lotta dei lavoratori questa proposta unitaria e radicale di svolta.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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