Internazionale

Il Centro socialista dei Balcani “Christian Rakovsky” in azione

23 Luglio 2014


Dopo la Seconda conferenza operaia euro-mediterranea (CRQI), tenutasi ad Atene il 29-30 marzo 2014 e sulla base delle sue conclusioni, risultati e prospettive, il Centro socialista dei Balkani “Christian Rakovsky”, ha condotto un’attività politica intensa nei Balcani, collegandosi con gli attivisti coinvolti in varie lotte scoppiate nella penisola nel 2013-2014, dalla Bulgaria alla Bosnia, dalla Grecia alla Turchia, e intervenendo nel crescente dibattito politico-ideologico all’interno dei movimenti sociali e della sinistra. Inevitabilmente, l’esplosione dell’Ucraina e la ribellione nel Donbass hanno assunto la centralità dovuta in diversi incontri, così come la lotta contro le misure draconiane imposte dall’Unione Europea nella regione e la lotta contro il fascismo, in aumento in tutta l’Europa, in Ucraina, in Ungheria, in Grecia e Francia.
Siamo intervenuti come relatori in molti dibattiti pubblici sulla situazione internazionale organizzati dal Forun Sociale Mondiale a Sarajevo nel mese di Giugno per il centenario della prima guerra mondiale, rendendo chiara la nostra rivoluzionaria linea di demarcazione internazionalista rispetto a tutti i pacifisti, riformisti e forze pro-UE che egemonizzano il Forum Sociale Mondiale. A Sarajevo e, soprattutto, a Tuzla, il focolaio della rivolta proletaria del febbraio 2014, abbiamo avuto fruttuose discussioni e stabilito rapporti fraterni con gli attivisti locali del Plenum Cittadino (una sorta di assemblea del popolo o di organizzazione di tipo consiliare in embrione).
Abbiamo esteso la nostra attività a Belgrado, Serbia. Dal 1 al 3 luglio 2014, una delegazione del Partito Operaio Rivoluzionario( EEK-Grecia) guidata dal suo segretario generale Savas Michael Matsas, a nome del Centro Rakovsky ha visitato la Bulgaria, nel bel mezzo della tremenda crisi bancaria e governativa che agita il paese, ma, anche, della crisi del settore bancario europeo(che, subito dopo, la crisi del Banco Espirito Sancto, ha fatto irruzione in Italia, Spagna, Grecia etc.). Un incontro pubblico si è tenuto a Varna, organizzato dal Centro di Solidarietà che aveva invitato il Partito Operaio Rivoluzionario. Il Centro di Solidarietà, fondata da giovani lavoratori che avevano partecipato alla ribellione del febbraio 2013, presenti, anche, alla Seconda Conferenza Operaia euro mediterranea di Atene. All’incontro erano presenti decine di giovani, nonché, rappresentanti del Partito Socialista bulgaro (ex comunista)e del Parito Operaio e Contadino bulgaro (una scissione dal Partito Comunista bulgaro). Dopo una relazione dettagliata sulla lotta di classe in Grecia e sulla politica del Partito Operaio Rivoluzionario, abbiamo presentato la nostra analisi e le nostre posizioni sull’Ucraina esposte nella risoluzione della seconda Conferenza operaia euro mediterranea e nelle dichiarazioni diffuse dopo la ribellione armata nel sud-est dell’Ucraina. Non è stato difficile per i compagni bulgari vedere le interconnessioni tra la situazione ucraina e quella della Bulgaria, il fallimento della “transizione al mercato”, il ruolo dell’imperialismo USA e UE, la funzione degli oligarchi. Dobbiamo sottolineare che la prospettiva di una Federazione socialista nei Balcani diventa sempre più popolare non solo tra noi, ma anche tra i rivoluzionari e gli attivisti in Bulgaria ed in Serbia. L’incontro è iniziato alle 20,00, ma la discussione con i compagni più giovani del Centro di Solidarietà è proseguita fino alle prime ore del mattino successivo. Sono state prese decisioni concrete su azioni comuni.
Da Varna la delegazione del Partito Operaio Rivoluzionario si è recata a Sofia, dove ha avuto una discussione molto proficua con l’Unione Operaia Autonoma.
E’ evidente che il Centro Socialista dei Balcani “Christian Rakovsky” fondato durante e contro la guerra della NATO contro la Yugoslavia, dopo un periodo di relativa inattività è di nuovo prepotentemente in azione allorché le masse dei Balcani sono entrate nell’arena della lotta di classe rivoluzionaria.


UCRAINA

Vogliamo aggiungere in questa breve relazione alcune attività, tra molte altre, in relazione con la crisi Ucraina.
Nel Festival Anti-razzista ad Atene, Salonicco e Volos nel mese di luglio abbiamo presentato la nostra politica nei confronti dell’Ucraina, in assemblee con altri rappresentanti della sinistra greca, Syriza e Antarsya, e con un compagno dell’organizzazione della sinistra comunista ucraina Borotba (Lotta).
Due compagni del sito RedMed, che hanno partecipato alla Seconda Conferenza euro mediterranea, hanno vistato Odessa e l’Ucraina. Hanno avuto l’opportunità di un contatto diretto con gli attivisti locali e con la realtà dei crimini dei fascisti ucraini, nascosti dai mass media imperialisti, ma anche dalla sinistra europea, tra cui la liberal “estrema sinistra” internazionale.
Ad Atene, in una delle più grandi piazze della capitale greca, Nea Smyrni, il Partito operaio Rivoluzionario e la sua organizzazione giovanile, l’Organizzazione della Gioventù Rivoluzionaria hanno organizzato con grande successo l’11 di luglio la Festa di solidarietà ai popoli del Donetsk e di Gaza sotto la guerra d’aggressione imperialista. Nella nostra Festa erano presenti compagnie teatrali e gruppi musicali ben noti. I principali relatori erano Savas Michael Matsas del Partito Operaio Rivoluzionario e Nikos Tziris, dell’organizzazione giovanile. Insieme a loro tre operai ucraini del Donbass hanno preso la parola, mentre la loro delegazione tra il pubblico ha sollevato, insieme alla bandiera rossa della IV Internazionale, la bandiera della Repubblica Popolare del Donetsk ora sotto assedio.

Savas Michael Matsas

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