Interventi

Note sparse per la ricomposizione del conflitto

16 Luglio 2014


Perchè vi sia conflitto nella visione storica marxista sono indispensabili alcune condizioni:
A) luogo fisico riconoscibile (spazio-luogo di lavoro fisso)
B) tempo (durata per la creazione di conoscenza)
1) dei soggetti operanti nello spazio-luogo di lavoro
2) della loro interazione con lo spazio-luogo di lavoro
3) della somma del processo di creazione di valore (processo produttivo)
C) omogeneità contrattuale
Nella fabbrica attuale ciò non è possibile vista la disgregazione contrattuale, temporale e spaziale dei soggetti che entrano nei processi produttivi.
Per essere chiari coesistono contemporaneamente diverse tipologie contrattuali:
1) lavoratori a tempo indeterminato
2) soci lavoratori delle cooperative di lavoro e produzione
3) lavoratori a tempo determinato ( stagionali, interinali ecc. ecc.)
4) lavoratori esterni dipendenti di aziende dell'indotto
Quindi in realtà la fabbrica moderna è un unità complessa al cui interno esistono lavoratori con dinamiche contrattuali di difficile unificazione. Dopo le lotte degli anni settanta a livelli internazionale è passata, da parte dei padroni, l'idea del "divide et impera" come scelta strategica per rafforzare la servitù di classe. Il lavoratore e spesso solo, o si sente tale, di fronte al padrone-capitale sempre più impersonale vista la connestione fra capitale finanziario e capitale produttivo. Ciò ha aumentato enormemente il potere "padronale" rendendo difficile la ricostruzione di quelle condizioni necessarie per il conflitto di classe e la nascita di un movimento di lotta operaio.
Ma la contraddizione di Classe, fra Capitale e Lavoro, è più che mai vera e reale. La scomposizione operata dal Capitale acuisce il decadimento della Classe lavoratrice, perchè rende difficile la costruzione di un fronte unitario di lotta anticapitalista. Processo a maggior ragione più vero dato il comportamento sussidiario e funzionale al potere della triplice CGIL-CISL-UIL. Con la legge sulla rappresentanza sindacale si è tolta ogni possibilità di dissenso espellendo di fatto dalle fabbriche le avanguardie proletarie che rappresentano la base di quelle fasce di resistenza che sono punto di inizio del movimento di lotta operaia. Tutto ciò rende indispensabile porsi qualche domanda. La questione è: dove si trova il punto di aggregazione dei lavoratori se l'unita produttiva lo rende praticamente impossibile? Per capirci se prima della ristrutturazione degli anni '80-'90 esisteva un contratto di lavoro unificante per tutti ora non più: la fabbrica odierna è, di fatto, un assemblaggio organico di istanze diverse e apparentemente con interessi contrastanti o comunque con difficile comunicazione fra di loro visto le tipologie contrattuali differenti.
Dove, dunque, trovare il filo rosso che crei conflitto di Classe unitario? Noi avanguardie crediamo che sia nel "politico", inteso come luogo di conflitto sociale il momento dove si può creare una riaggregazione unitaria del proletariato. Obiettivi come: il diritto alla casa, alla salute, all'istruzione, il diritto alla riappropriazione degli strumenti produttivi. Ma ancora lotta al fascismo come mano armata del Capitale, lotta al potere delle multinazionali come entità suppletive dello Stato, lotta contro lo stupro ambientale operato sempre ed ancora dal Capitale imperialista. Vertenze territoriali che si pongono come unificazione del proletariato, che ne superino le diversità contrattuali, ma che, a partire da lotte vincenti, delineano un nuovo conflitto di Classe.
Noi crediamo che il Comunismo non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà debba conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente.
Questa analisi non è e non vuole essere nè esaustiva nè definitiva: essa ha solo lo scopo di porre domande all'interno di un dibattito, possibilmente di massa, che ponga la lotta al capitalismo come centro propulsore di acquisizione di nuova coscienza di Classe.
L'obbiettivo è la costruzione di una azione rivoluzionaria che faccia rinascere un movimento di lotta proletaria contro l'oppressore Capital-Borghese.
"....fino alla vittoria...oltre la vittoria..."

Giancarlo Gardelli

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