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A FIANCO DELLE LAVORATRICI YOOX

16 Giugno 2014
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Le lavoratrici dell’Interporto di Bologna, dipendenti della Mr Job cooperativa per conto della Yoox, hanno cominciato il 12 giugno uno sciopero di 48 ore contro le molestie e i ricatti sessuali a cui erano soggette e le gravissime irregolarità nella busta paga e nei diritti lavorativi basilari. Lo sciopero, concretizzatosi nella forma di un picchetto davanti al magazzino, ha subito lo sgombero violentissimo da parte circa 40 celerini che ha lesionato le lavoratrici con numerose escoriazioni alle gambe e alle braccia dovute al trascinamento dei loro corpi sull’asfalto rovente.
Le facchine, per la maggior parte immigrate, denunciano molestie sessuali esplicite nelle quali venivano usati appellativi offensivi, contatti fisici indesiderati e ricatti di licenziamento, nonché intimidazioni sulla loro possibilità di diventare madri. Le lavoratrici hanno subito e subiscono tuttora atteggiamenti punitivi per la loro mancata accondiscendenza, atteggiamenti che si concretizzavano in sospensioni non formalizzate dall’attività lavorativa, attribuzione di colpa per errori non commessi, spostamenti continui di reparto, negazione per tre anni delle ferie che spettavano loro. L’ultimo episodio di vendetta si è verificato proprio venerdì 13 quando a due lavoratrici, proprio in risposta alla loro indisponibilità sessuale, non è stato permesso l’ingresso al magazzino dove lavorano.
La situazione in cui versano le facchine della Yoox è inaccettabile e non è un caso isolato nell’ambito del lavoro dipendente. Dichiariamo la nostra solidarietà alle facchine dell’Interporto di Bologna per le molestie sessuali e le vessazioni subite sul posto di lavoro, così come per la repressione violenta della loro legittima protesta e affermiamo l’esigenza di una battaglia generale contro la condizione in cui versano le lavoratrici dipendenti soggette a palpeggiamenti, insulti sessisti, negazione dei diritti legati alla maternità, precariato.

Commissione oppressioni – Partito Comunista dei Lavoratori

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