Dalle sezioni del PCL
GENOVA : BOLLETTINO PIAGGIO AERO, GIUGNO 2014
" Lotta di classe ", Genova - S.Ponente
16 Giugno 2014
“ L' emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi!! “ (K.Marx)
DOPO L' ACCORDO DEL 4 GIUGNO
(CONSIDERAZIONI VARIE)
L' accordo del 4 Giugno approvato a grande maggioranza dai lavoratori di Sestri e Finale rappresenterà per i prossimi quattro anni il nuovo piano industriale per la Piaggio Aero. Ad oggi restano solo da chiarire i dettagli dei vari punti del piano, entro fine Giugno.
Come Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) giudichiamo tale accordo, nel complesso, negativo ed ingannevole per i lavoratori. Un accordo che, nella sostanza, è identico a quello che l' Azienda aveva già annunciato mesi fa: infatti prevede la chiusura della fabbrica genovese e conseguenti esuberi (seppur coperti dalla CIGS per i primi 4 anni). In cambio di poche e vaghe promesse aziendali. E di nuove regalie di soldi pubblici alla Piaggio.
Tra i punti principali dell' accordo, come detto, c'è (punto 1) il ricorso alla CIGS per ristrutturazione aziendale. Nel caso di Sestri, ciò riguarderà almeno 200 lavoratori, per un periodo di 4 anni (2+2). Poichè la legge in vigore prevede che la CIGS corrisponda all' 86% dello stipendio base, in parte (65%) pagato dallo Stato e per il restante (20%) dall' Azienda; per evitare brutte sorprese, occorre che i lavoratori ottengano dall' Azienda certezze in proposito.
Altra questione (punto 2): è scritto che presso la sede di Genova Sestri continueranno ad operare le attività di Service e Verniciatura, che impiegheranno almeno 250 lavoratori.A nostro parere, si tratta di un bluff: non c'è, al momento, tanto lavoro sufficiente per occupare 250 lavoratori, e in futuro ce ne sarà ancora meno dopo il trasferimento delle attività produttive. Non a caso nell' ipotesi precedente,l' Azienda aveva parlato di circa 150-170 lavoratori per il Service.... Che sia solo un' operazione di facciata o, peggio, l' inizio di un progetto per una futura esternalizzazione delle attività del Service? Staremo a vedere...!
Sul tema esternalizzazioni (punto 4): si parla di 99 lavoratori di Finale Ligure che saranno collocati in un “sito prossimo allo stabilimento di Villanova d' Albenga e assegnate a fornitore individuato”. Chiunque sia tale fornitore (per molti si tratta della LAER di Benevento), è bene che si chiariscano le modalità contrattuali e salariali per i lavoratori che verranno esternalizzati. Perchè i rischi di peggioramenti (riduzione dei salari, minori diritti, contratti precari,...) ci sono tutti.
Il punto 5 fa capire che il trasferimento presso lo stabilimento di Villanova e presso il fornitore individuato, per i lavoratori di Genova Sestri, potrà avvenire, nel caso degli operai solo “su base volontaria ed incentivata”, mentre gli impiegati saranno praticamente obbligati a trasferirsi. Una grave discriminazione, che andrebbe contrastata con una causa collettiva contro l' Azienda.!
Al punto 10 è scritto che in cambio della demolizione della cabina di verniciatura situata sul rio Chiaravagna, l' Azienda incasserà un' indennizzo “per la revoca di parte dell' area in concessione” ed un' ulteriore somma da parte dell' Autorità Portuale in compensazione “ai fini della prosecuzione dell' attività di verniciatura”. Bisogna ricordare che in passato l' Azienda si era impegnata a ristrutturare a proprie spese la camera calda, mentre adesso incassa la possibilità di smantellarla a spese della collettività. Inoltre, come si sa, l' attività di verniciatura verrà trasferita presso la camera calda situata in zona aeroporto, che non appartiene a Piaggio, quindi sarà in affitto, e che - a detta di molti lavoratori - è più piccola per dimensioni e priva di condizioni di sicurezza. Una scelta davvero intelligente ...!
Al punto 11 viene confermato l' impegno del Ministero dello Sviluppo Economico a finanziare la Piaggio - con riferimento alla legge 808/1985 - e in tempi rapidi. Si tratta di una legge che prevedeva finanziamenti statali ad aziende del settore aeronautico, e tra i vari scopi, c'era innanzitutto quello di “consolidare ed aumentare i livelli occupazionali” in Italia. Una cosa che Piaggio Aero, con questo piano, non fa di certo. E' ora di fare chiarezza, tanto più dopo la vicenda dei soldi dati dalla Simest alla Piaggio per i suoi investimenti in Canada tra il 2006 e il 2013 (più di 12 milioni di euro).I lavoratori di Genova e Finale meritano di sapere quanti soldi pubblici ha ricevuto la Piaggio fino ad oggi, in base alla legge 808/1985; a cosa sono serviti e perchè adesso la Piaggio chiude stabilimenti, licenzia ed esternalizza.? Forse con un esposto alla Magistratura (per truffa ai danni dello Stato e sperpero di denaro pubblico) sarà possibile ottenere informazioni più precise al riguardo....?!
Nell' accordo manca completamente un riferimento alla situazione debitoria e patrimoniale dell' Azienda. Ad oggi, infatti, non si conosce ancora il Bilancio 2013, e non si capisce come possa risultare credibile un piano industriale che non ne parli. Da tempo circolano notizie di un presunto debito di almeno 400 milioni di euro ma, secondo molti, sarebbe di almeno il doppio. Tale mancanza di trasparenza deve invitare i lavoratori a dubitare seriamente sulla validità e credibilità di questo piano.
Sapevamo fin dall' inizio che sarebbe stato difficile riuscire ad impedire la chiusura dello stabilimento di Sestri e, di conseguenza, riuscire a salvaguardare tutti i posti di lavoro.Ciò a causa dei rapporti di forza esistenti, attualmente, tra le classi e a causa del ruolo frenante dei principali partiti politici (PD in testa) e delle varie burocrazie sindacali.
E' certo, infatti, che a complicare la situazione ci si è messa una linea sindacale molto moderata, che è risultata prevalente fino a metà Aprile, e che ha fatto perdere tempo prezioso ai lavoratori, facendo solo il gioco dell' Azienda.E quando, finalmente, a Maggio ha prevalso la linea più dura, che ha portato all' occupazione della fabbrica di Sestri, dopo appena sei giorni tale occupazione è stata interrotta, proprio quando iniziava a crescere il livello di interesse e di solidarietà verso i lavoratori di Sestri, proveniente da più parti. E tutto questo, in cambio di un impegno generico del governo, che è servito, di fatto, solo a garantire la CIGS.
Nei prossimi giorni è prevista l' elezione di una nuova RSU: auspichiamo che ciò rappresenti l'occasione per voltare pagina, eleggendo dei rappresentanti sindacali, che siano tra coloro che coerentemente hanno promosso e sostenuto l'azione radicale di Maggio. A tale scopo, invitiamo i lavoratori a non votare per coloro che solo nell' ultimo periodo hanno deciso di cambiare tessera sindacale, e che adesso si preparano a candidarsi per la nuova RSU...
Infine, con la conferma della chiusura dello stabilimento di Sestri, riemergono tutte le preoccupazioni riguardanti il rischio di future speculazioni edilizie nell' area. E di possibili complicità da parte del PD o di altri partiti presenti nelle Istituzioni Locali.
Più in generale, affinché le lotte dei lavoratori, anche quando sono poche e a macchia di leopardo, non rimangano isolate e senza continuità, serve che ci sia una forza politica che decida di sostenerle fino in fondo. E questa forza politica va costruita a partire da quei lavoratori che decidono di ribellarsi e di lottare in prima persona: solo così si potranno selezionare, formare ed organizzare i compagni più coscienti e coraggiosi della classe operaia, attorno ad un programma anticapitalista e ad un partito che gli corrisponda. Questo è stato e continuerà ad essere lo scopo del nostro impegno.
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