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CONFINDUSTRIA SULLE ALI DI RENZI
31 Maggio 2014
Confindustria batte cassa. Il successo elettorale di Renzi la spinge a intensificare il proprio attacco al lavoro. Dopo aver ottenuto contratti a termine senza limiti e tutele – senza incontrare una sola ora di sciopero- Squinzi lamenta la.. “criminalizzazione del profitto”(!) e chiede nuove regalie fiscali a spese degli ammortizzatori sociali. Il ministro confindustriale Guidi ha dato pronte assicurazioni.
E' intollerabile, di fronte a questa provocazione, il silenzio dell'opposizione a sinistra: non la “critica” rituale delle parole impotenti di Susanna Camusso, ma l'opposizione di una concreta iniziativa di massa, l'unica che possa alzare un argine e rovesciare i rapporti di forza. La paralisi della CGIL di fronte a Renzi , le stesse aperture di SEL al PD di Renzi in queste ore, non sono solo scandalose in sé: sono di fatto un incoraggiamento all'offensiva padronale contro i lavoratori.
Non sarà Barbara Spinelli a fare da diga. Può essere solo una svolta unitaria e radicale del movimento operaio. Il PCL si appella più che mai a tutte le sinistre politiche e sindacali perchè facciano fronte comune in una seria azione di massa contro il padronato e contro il renzismo. Contro il governo Renzi, contro il grillismo, va costruito il polo anticapitalistico del lavoro.