Prima pagina
ELEZIONI EUROPEE, ELEZIONI TRUFFA. L'ALTERNATIVA NON E' TRA EURO E LIRA, MA TRA CAPITALE E LAVORO.
testo Volantino nazionale PCL e PDF
24 Maggio 2014
ELEZIONI EUROPEE, ELEZIONI TRUFFA.
L'ALTERNATIVA NON E' TRA EURO E LIRA,
MA TRA CAPITALE E LAVORO.
PER UNA SINISTRA RIVOLUZIONARIA
ELEZIONI EUROPEE, ELEZIONI TRUFFA.
L'ALTERNATIVA NON E' TRA EURO E LIRA,
MA TRA CAPITALE E LAVORO.
PER UNA SINISTRA
RIVOLUZIONARIA
Elezioni truffa per i lavoratori: queste sono le elezioni europee del 25 Maggio.
RENZI, UN AMBIZIOSO TRUFFATORE.
L'imbonitore Matteo Renzi offre 80 euro per ottenere il voto dei lavoratori, nel momento
stesso in cui carica sulle loro tasche la continuità dei tagli a sanità e servizi, offre agli
sfruttatori mano libera sui contratti a termine, promuove una legge elettorale truffa per
prendersi, con una minoranza dei voti, la maggioranza del parlamento. Le elezioni europee
sono il primo banco di prova di questo disegno. L'assenza clamorosa di ogni reale
opposizione da parte delle principali sinistre sindacali e politiche (da Camusso a Landini a
Vendola) è oggi il miglior aiuto al progetto “bonapartista” di questo ambizioso truffatore.
Ma la truffa riguarda più in generale la natura stessa del confronto elettorale.
Si confrontano infatti due bande di imbroglioni.
GLI IMBROGLIONI DELLA “DIFESA DELL'EURO” E DELL'”EUROPA SOCIALE”.
La prima banda comprende tutti i difensori dell'Unione Europea. Ne fanno parte innanzitutto il PD, FI, NCD. Partiti che hanno governato per 20 anni contro i lavoratori nel nome dell'Unione: precarizzando il lavoro a vantaggio dei capitalisti; tagliando pensioni, sanità, istruzione, per pagare il debito pubblico ai banchieri. Ma ne fanno parte anche le sinistre imboscate nella Lista Tsipras (SEL e PRC): più volte si sono arruolate nei governi di centrosinistra contro i lavoratori in cambio di ministeri. Oggi si nascondono dietro intellettuali liberali “civici” per cercare di sopravvivere al proprio fallimento. Tutto questo campo difende l'Unione Europea e l'euro. Tutti promettono di “rinegoziare” i suoi patti, a favore dello “sviluppo” e dell'”occupazione”. Tutti mentono. Perché l'Unione Europea non sarà mai “sociale e democratica”. E' l'unione dei capitalisti e dei banchieri contro il lavoro e contro la democrazia. Qualsiasi negoziato tra banchieri e capitalisti dei vari paesi riguarda solo la spartizione del bottino. La favola di un possibile capitalismo “sociale” sbandierata da Tsipras è la copertura a sinistra di questa mistificazione liberale. E un modo di dichiararsi compatibili con le socialdemocrazie europee e i loro futuri governi. “Con Tsipras ma non contro Schulz” significa esattamente questo. In Italia si traduce “...non contro Renzi” e il PD (con cui peraltro le sinistre cosiddette “radicali” - SEL e PRC - sono alleate nelle coalizioni di centrosinistra in tutta Italia).
GLI IMBROGLIONI DEL “RITORNO ALLA LIRA” E DELLA “SOVRANITA' NAZIONALE”.
La seconda gang comprende i sostenitori del “ritorno alla lira” nel nome della “sovranità
nazionale”. Ne fanno parte. partiti reazionari e xenofobi (la Lega e Fratelli d'Italia) che hanno governato e gestito al fianco di Berlusconi le peggiori misure anti operaie in fatto di precarietà e tagli sociali; ma anche il partito del comico milionario Beppe Grillo, che
rivendica la chiusura delle fabbriche in crisi con un salario di cittadinanza di 600 euro ai
licenziati. Sarebbero questi i difensori degli operai? Il ritorno alla lira è una truffa pari alla truffa dell'euro. Se mai si realizzasse, sarebbe l'ennesima occasione di saccheggio di salari e piccoli risparmi da parte della speculazione dei capitalisti e dei banchieri, che in questa società capitalista sono i veri “sovrani”, quale che sia la (loro) moneta. Oltretutto
a nessuno di questi partiti buffoni interessa realmente..”la moneta” (semmai alla Lega..i diamanti); interessa solo acchiappar voti oggi per prenotare ministeri domani; o nel caso di Grillo per favorire una propria Repubblica plebiscitaria sotto il controllo della (propria) “Rete”, con l'abolizione di partiti e sindacato (in quanto tale).
RIVOLUZIONE O REAZIONE.
E' ora di scrollarsi di dosso imbroglioni e ciarlatani di ogni specie. E di costruire una sinistra vera. L'alternativa non è tra Euro e Lira. E' tra capitale e lavoro. Non è tra la sovranità di Bruxelles o di Roma. Ma tra la sovranità dei capitalisti o la sovranità dei lavoratori, a Bruxelles come a Roma.
Il capitalismo è la dittatura dei capitalisti e dei banchieri. La sua sopravvivenza comporta
sacrifici senza fine, sotto qualsiasi moneta, sotto qualsiasi governo, e in ogni paese.
L'Inghilterra della sovranissima sterlina impone sacrifici ai propri operai non inferiori a quelli imposti dall'Italia di Prodi, Berlusconi, Letta, Renzi.
Il vero bivio è questo: o la classe lavoratrice e, attorno ad essa, i movimenti di lotta
impongono una soluzione anticapitalista della crisi sociale, o questa crisi conoscerà, uno
sbocco politico reazionario. L'avanzata del fronte xenofobo reazionario e/o fascista in diversi paesi d'Europa è la misura del rischio.
Si tratta allora di sviluppare la coscienza politica di questa verità nella classe operaia e in
ogni movimento; di ricondurre ogni lotta dei lavoratori e degli sfruttati ad una prospettiva anticapitalista: abolire il debito pubblico verso le banche e nazionalizzarle, senza indennizzo per i grandi azionisti; espropriare le aziende che licenziano, sotto il controllo dei lavoratori;
abolire tutte le leggi di precarizzazione del lavoro; ripartire fra tutti il lavoro che c'è con una riduzione generale dell'orario a parità di paga; realizzare un grande piano di nuovo lavoro in opere sociali, finanziato dalla tassazione progressiva delle grandi ricchezze...
Solo un governo dei lavoratori, in Italia e in Europa, può realizzare queste misure e rifondare su basi nuove la società. Solo una rivoluzione sociale può imporre questa soluzione. Solo la prospettiva degli Stati Uniti Socialisti d'Europa può unire il vecchio continente su basi di progresso. E' il programma della Conferenza Europea delle forze marxiste rivoluzionarie e del Coordinamento per la Rifondazione della 4° Internazionale (CRQI) tenutasi ad Atene.
DARE UN PARTITO A QUESTO PROGRAMMA.
Il PCL è l'unico partito che si batte per questo programma. Non possiamo presentarlo alle elezioni europee, per via di una normativa elettorale assurda e discriminatoria che impedisce la presenza del PCL. Ma facciamo e faremo vivere questo programma di liberazione in ogni lotta e mobilitazione dei lavoratori e degli sfruttati.
Costruire il partito della rivoluzione è il nostro impegno. Organizzare attorno al Partito
Comunista dei Lavoratori tutti quei lavoratori, precari, disoccupati che vogliono battersi per un programma di rivoluzione, significa costruire questo partito. Contro i capitalisti, i loro partiti, i loro governi. Contro tutti gli imbroglioni.
NON PUOI VOTARCI ALLE EUROPEE, PUOI SCEGLIERCI NELLE LOTTE
PUOI COSTRUIRE CON NOI IL PARTITO DELLA RIVOLUZIONE
L'UNICA VERA ALTERNATIVA!