Dalle sezioni del PCL

DAVANTI AMBASCIATE E CONSOLATI UCRAINU CONTRO LA REPRESSIONE FASCISTA

19 Maggio 2014

Di seguito l'appello del PCL e alcune foto del presidio svoltosi davanti l'ambasciata ucraina venerdì 9 maggio.

Il governo ucraino liberal-fascista prodotto dalla rivolta reazionaria di EuroMaidan sta scatenando una azione armata contro le popolazioni russofone dell'Est del Paese, in lotta per i propri diritti nazionali. È necessaria un’immediata mobilitazione, anche in Italia, contro questa aggressione. I governi democratici degli imperialismi occidentali hanno prima benedetto, nel nome della “democrazia”, un governo reazionario prodotto da una rivolta a egemonia fascista e semifascista; e ora arrivano ad appoggiare l'aggressione condotta dalle forze militari fasciste (Pravy Sektor, “Settore Destro”, incorporate alla stessa Guardia Nazionale Ucraina). Forze che a Odessa hanno promosso e guidato un'azione sanguinaria contro le opposizioni, con 40 morti sul campo orribilmente assassinati. Il sostegno degli imperialismi occidentali al governo di Kiev ha una sola ragione: consolidare ed estendere la propria area d'influenza in Ucraina, a scapito dell'imperialismo russo. Il PCL non difende l'imperialismo russo e le sue mire sull'Est Ucraina. Denuncia il regime di Putin come bonapartista, reazionario, nemico dei lavoratori russi e ucraini. Tanto meno rivendica un intervento militare russo in Ucraina, che non avrebbe carattere progressivo e democratico, ma servirebbe unicamente al prestigio politico del regime di Putin e al suo richiamo nazionalista.

MA IN PIENA AUTONOMIA DAL NAZIONALISMO ‘GRANDE RUSSO’ E DALLE FORZE POLITICO-MILITARI CHE A ESSO FANNO RIFERIMENTO IN UCRAINA, IL PCL RIVENDICA L'OPPOSIZIONE INCONDIZIONATA E SENZA RISERVE AL GOVERNO UCRAINO E INNANZITUTTO AL NOSTRO IMPERIALISMO, ITALIANO ED EUROPEO.

Una vittoria della campagna militare di Kiev significherebbe: consolidamento del governo reazionario ucraino contro i lavoratori e i diritti democratici in tutto il Paese; estensione dell'influenza della Unione Europea e delle sue politiche di rapina in Ucraina; negazione e oppressione dei diritti nazionali della popolazione russofona in Ucraina. In più, rafforzerebbe considerevolmente il fascismo ucraino, nel momento stesso della crescita in diversi paesi dell'Europa di forze populiste reazionarie o apertamente fasciste.

COME PCL, PROMUOVIAMO LA FORMAZIONE DI PRESIDI DAVANTI ALL'AMBASCIATA E AI CONSOLATI UCRAINI, CONTRO L'AGGRESSIONE DEL GOVERNO LIBERAL-FASCISTA DI KIEV. CHIEDIAMO, PARALLELAMENTE, A TUTTE LE SINISTRE POLITICHE, SINDACALI E DI MOVIMENTO, ALLE ORGANIZZAZIONI ANTIFASCISTE, UNA INIZIATIVA UNITARIA CONTRO L'AGGRESSIONE MILITARE DI KIEV E CONTRO OGNI APPOGGIO MILITARE ITALIANO A UNA TALE AGGRESSIONE ( COME VENTILATO DAL MINISTRO PINOTTI).

Partito Comunista dei Lavoratori

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