Dalle sezioni del PCL

Il PCL sostiene lo sciopero della mensa nelle scuole di Bologna

8 Maggio 2014

Il Partito Comunista dei Lavoratori appoggia ed incoraggia lo sciopero della mensa, vale a dire la rinuncia al servizio mensa fornito da SERIBO nelle scuole bolognesi, cui aderiscono i genitori di migliaia di bambini che giustamente protestano contro un servizio tra i più costosi d'Italia, di mediocre qualità degli ingredienti e di loro scarsa derivazione biologica.

Negli ultimi tre anni SERIBO ha guadagnato sui pasti dei nostri bambini oltre 6 milioni di euro che non sono stati utilizzati né per costruire i nuovi centri pasto previsti dal contratto né ad abbassare le tariffe.

Gli utili non sono neanche stati impiegati per migliorare la qualità degli ingredienti o la percentuale di biologico (18% attuale a fronte del 70% indicato dalla legge regionale), ma al contrario negli ultimi tre anni la spesa per le materie prime si è ridotta di un milione e trecentomila euro.

L'adesione allo sciopero è stata entusiastica e massiccia, nonostante il boicottaggio del Comune che nelle “sue scuole” dell'infanzia ha proibito, contrariamente ad ogni norma giuridica, l'introduzione del pasto da casa e impedendo, di fatto, l'adesione allo sciopero a quei genitori che non potevano andare a prendere i figli a scuola.

Si tratta del solito meccanismo perverso di ogni privatizzazione dei servizi pubblici che, nati per garantire diritti essenziali del cittadino, diventano invece strumento di bassa speculazione e di clientelismo politico.

Si tratta dell'ennesimo esempio di un'amministrazione targata PD che persegue la disastrosa strada neoliberista produttrice dell'infinita crisi economica, della distruzione dello stato sociale e dell'abolizione dei diritti dei lavoratori.

Entro questo sistema economico e di governo non c'è soluzione. La gestione di tutti i servizi alla collettività, come quelli scolastici, deve tornare pubblica e sotto il controllo democratico dei cittadini. Questo è possibile e realistico solo con una svolta radicale che porti ad un'alternativa di società e di potere. Una svolta fondata sulla forza dell'unione dei lavoratori e delle classi popolari e che sia garantita dall'unica forma possibile di governo realmente democratico: il governo dei lavoratori.

Il PCL da sempre in ogni lotta pur parziale lavora in questa prospettiva.

Partito Comunista dei Lavoratori sez. di Bologna

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