Dalle sezioni del PCL

Renzi, gli F35 e SEL

22 Aprile 2014

La polemica di SEL con Renzi sugli F35 è superficiale e non va al centro della questione.
Nella riunione dei ministri della Difesa dell’UE, Bruxelles 15 aprile, uno dei due vice Segretari generali del Servizio europeo per l'azione esterna per le relazioni interistituzionali dell’UE (SAE), il polacco Maciej Popowski ha detto: “ abbiamo avuto 70 anni di pace in Europa ma vediamo che la politica di potenza è tornata con una vendetta, è un campanello d’allarme e ora abbiamo bisogno di fare sul serio”. Il SAE risponde direttamente a Catherine Asthon, la responsabile della politica estera dell’UE. Parlando con i giornalisti Popowsky ha sottolineato che l’orientamento di tutti i ministri della Difesa dell’UE era, appunto, quello che bisognava “fare sul serio”. I capi militari dell’UE presenti alla riunione hanno dichiarato che la crisi Ucraina era un campanello d’allarme sullo stato per la spesa militare in Europa, raccogliendo le esortazioni di Obama a spendere di più in armi e truppe.
La riunione dei ministri della difesa UE del 15 è si è tenuta contemporaneamente all’annuncio di una intensificazione della presenza della Nato lungo i confini russi per rassicurare gli stati orientali dell’UE e per aumentare la pressione sulla Federazione Russa in vista della riunione USA, UE e Russia a Ginevra, quella de1 7 di aprile sull’Ucraina. Il testo dell’accordo di Ginevra ha confermato che la pressione su Mosca ha avuto successo.
Il punto è che Renzi e l’UE sostengono il governo reazionario di Kiev che ha integrato nella Guardia Nazionale Ucraina le bande armate criminali di Svoboda e di Pravij Sector. A SEL tutto questo sfugge. La sinistra nello stato italiano, fatta eccezione del PCL, non ha assimilato che nell’epoca dell’imperialismo, per i paesi dominanti la politica interna è una funzione della politica estera. La sinistra dimentica che la priorità, per i paesi dominanti nell’epoca dell’imperialismo, non è il mercato interno ma quello internazionale e la politica internazionale si fa sul serio se c’è la forza militare per sostenerla. Dimenticando o occultando la priorità della politica estera, la sinistra discute e pensa sul terreno scelto dal nemico di classe. Sono stomachevoli gli inviti a Renzi dei promotori della campagna Taglia le ali alle armi": “Chiediamo al Governo e al Presidente del Consiglio di non tergiversare e fare una scelta chiara: dicano No agli F-35, scelgano di far decollare il lavoro e di mettere le ali ai diritti sociali”. La piccola borghesia di sinistra è imbevuta di idealismo ed è convinta che le “argomentazioni razionali” siano più forti degli imperativi che sono posti dall’appartenenza ad una classe o ad un’altra.
La piccola borghesia di sinistra rifletta sull’incontro di Renzi con Angela Merkel. Quest’incontro è avvenuto con un governo Merkel che ha adottato una nuova politica estera sulla spinta del ministro della difesa Ursula von der Leyen (CDU), e di quello degli esteri Walter Steinmeier (SPD): la Germania deve assumere un ruolo maggiore negli affari mondiali. I due ministri hanno rilanciato, con forza, la costituzione di un esercito comune europeo, che lo scorso anno l’ex ministro della difesa, Thomas de Maizière, alla Conferenza di Monaco aveva respinto. Von der Leyen ha assicurato che si impegnerà a far superare “l’egoismo” di Francia e Inghilterra che rifiutano un esercito comune, perché ciò significherebbe delegare a Bruxelles la sovranità sulle proprie forze armate. Il ministro della Difesa tedesco svolge una pressione continua su Francia e Germania perché riconsiderino la politica di tagli alle spese militari. Incoraggiati dai due ministri tedeschi “alti ufficiali della Nato chiedono che la disponibilità delle truppe di terra e le forze aeree devono essere aumentate. Attualmente ci vorrebbero 180 giorni per mettere le truppe in posizione prima di qualsiasi operazione. Questo lasso di tempo deve essere accorciato, una proposta che riguarda,anche, 10.000 soldati tedeschi. Inoltre, gli alti ufficiali richiedono un aumento del numero dei carri armati e depositi di munizioni pieni”( Ukraine Crisis Exposes Gaps Between Berlin and NATO, Der Spiegel, 7 aprile 2014). Renzi è andato a Berlino quando i media tedeschi avevano iniziato una campagna antirussa che però contrasta con i sondaggi che esprimono un netto rifiuto della popolazione tedesca non solo di operazioni militari contro la Russia, ma anche contro le sanzioni. Noi dobbiamo sempre tener distinta la lotta senza quartiere al nazionalismo russo dal riconoscimento che la Russia è la nazione aggredita: “confermando un vecchio pronostico di Trotsky della fine degli anni venti, la piena integrazione nell’economia capitalista mondiale dei paesi in cui il capitalismo è già stato espropriato avverrà, nell’epoca del declino del capitalismo, con una colonizzazione di questi paesi sotto un regime fascista o semifascista”(dalla Diciarazione II Conferenza euro mediterranea del CRQI).
Sel è la principale organizzazione politica della piccola borghesia di sinistra. Dobbiamo scardinarla per liberare le forze del movimento operaio al suo interno. Per ciò è necessario che Vendola si ritiri a scrivere poesie, solo così smetterà di fare danni alla sinistra. Vendola è solamente un uomo di sottogoverno.
20/04/2014

Gian Franco Camboni sezione sassarese del PCL 20/04/2014

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