Dalle sezioni del PCL
L’accordo di Ginevra e l’insurrezione del Donetsk-Donbass
18 Aprile 2014
L’Impero zarista, ed il suo cuore la classe dominante russa nella storia del XIX sec.. fino alla vittoria dei soviet nel 1917, ha svolto un ruolo controrivoluzionario. La burocrazia usurpatrice e restaurazionista ha proseguito su quella strada perché è terrorizzata dalla rivoluzione. Nicola I che soccorse gli Asburgo nell’azione controrivoluzionaria del 1848-49, convinto di essersi ingraziato la Gran Bretagna, fece guerra all’impero Ottomano, ma la prima potenza capitalista mondiale e la Francia, insieme al piccolo Regno di Sardegna, lo sconfissero nella guerra di Crimea. Se l’impero Ottomano doveva essere spezzato, doveva realizzarsi con la direzione anglo-francese. Walter Ulbricht, quando represse l’insurrezione operaia tedesca del 1953, svolse un ruolo controrivoluzionario per conto dell’imperialismo USA ed europeo perché la vittoria di quella insurrezione avrebbe innescato, proprio, nell’Europa occidentale la rivoluzione. Di questa la burocrazia usurpatrice aveva lo stesso terrore della borghesia mondiale. Uguale terrore ne ha il regime restaurazionista della Federazione Russa e della C.S.I.
Il ministro degli esteri Lavrov si è impegnato per lo «scioglimento dei gruppi armati illegali» in tutta l’Ucraina, la «riconsegna» degli edifici governativi occupati, lo «sgombero» di strade e piazze presidiate e una «amnistia per tutti i manifestanti», tranne per coloro che hanno commesso «gravi reati». Insieme a USA e UE Mosca si fa promotrice di un «dialogo nazionale» nel quale siano coinvolti tutti i «gruppi» e tutte le zone del Paese, e fa appello ai «partiti ucraini» attivarsi per superare l’attuale crisi, cioè alle ex fazioni in lotta. Tutti uniti contro si rivolta contro le misure del FMI. L’istituzione imperialista dell’Osce farà da mediatore. Obama minaccia ritorsioni se Mosca non s’impegnerà.
Putin dovrà disarmare gli insorti del Donestk-Donbass, renderli indifesi di fronte alle bande criminali di Svoboda e di Pravij Sector. Non ci sarà il disarmo delle bande armate dei due partiti al governo, perché sono integrate nella Guardia Nazionale Ucraina. Putin fino all’ultimo ha sperato che il regime di Kiev mettesse fine all’insurrezione per non assolverlo lui in prima persona. L’insurrezione del Donestk-Donbass ha motivazioni economiche: la lotta contro le misure economiche del governo di Kiev, richieste dal FMI: “fra i manifestanti nella regione di Donetsk si parla più dei problemi socio-economici dello Stato ucraino che non stato in grado di risolvere in 23 anni: le imprese crollate, disoccupazione e bassi salari. Chiedono nazionalizzazioni e salari decenti per il loro lavoro… La base sociale della protesta sembra essere più plebeo, più poveri e meno istruiti rispetto a Maidan; vediamo più lavoratori e pensionati, e non intellettuali e professionisti con un livellod’istruzione superiore che avrebbero aiutato a formulare richieste chiare e difenderle nei media. Questo è precisamente la ragione per cui queste proteste possono essere così facilmente influenzabili dall'esterno. Non è difficile intervenire, provocare e manipolare una rivolta di gente spaventata per servire gli interessi russi(Volodymyr Ischenko, Maidan or anti-Maidan? The Ukraine situation requires more nuance, The Guardian.com, Martedì 15 aprile 2014). Data la devastazione della coscienza di classe, l’insurrezione operaia cerca confusamente nella storia dell’URSS una giustificazione politica: “Siamo orgogliosi di aver combattuto i nazisti durante la guerra qui nel Donbass, li abbiamo sconfitti, è per questo che i fascisti moderni ci odiano, Slavik Grigoriev, un contadino, era convinto. In piedi accanto a lui, Pyotr Krevchik non ha dubbi: "Queste sono forze speciali Ucraina, stanno testando le nostre difese. Kiev ha inviato i suoi soldati qui; è stato un errore, ma non possono tornare indietro adesso "( Ukraine crisis: Chaos, confusion and itchy trigger fingers reign in the east as Kiev begins ‘anti-terrorist’ mission, The Indipendent 17 aprile).
Il governo golpista di Kiev, quando sono apparse le prime sono apparse le prime reazioni di massa in Crimea e poi a oriente ha constatato che non aveva il pieno controllo su polizia ed esercito subito dopo le prime reazioni in Crimea e nel Donetsk. Per questa ragione ha assoldato “una compagnia di mercenari, la Greystone Ltd, ondata da un ex soldato britannico della SAS( Michel Chossudowsky). Il popolo ucraino dovrà combattere i mercenari, le bande armate sanguinarie del fascismo ucraino e la sbirraglia di Putin. Molti degli insorti che riponevano le loro speranze in quest’ultimo si ricrederanno e questo sarà un passo in avanti nella formazione della coscienza di classe: “ Come si poteva aspettare con l’accordo firmato a Ginevra la diplomazia russa ha in realtà approvato la liquidazione della repubblica del Donetsk –ha detto Boris Kagarlitsky dell’Istituto della Globalizzazione e dei movimenti sociali. Sarà un colpo forte per le illusioni sull’aito russo. Le persone che fermavano i carri armati il 16 aprile non si sono arrese”( В Женеве достигнуто соглашение по Украине, rabcor. ru).
Ma gli insorti non riconoscono gli accordi di Ginevra (Донецкие федералисты отказались признать женевские договоренности, rabkor.ru)
La sinistra rivoluzionaria dell’UE deve impegnarsi a costruire l’indipendenza rivoluzionaria del proletariato ucraino ovunque le masse lottano contro il governo reazionario di Kiev.
Gian Franco Camboni sezione PCL di Sassari 18 aprile 2014