Dalle sezioni del PCL

Il programma immediato del governo golpista ucraino

28 Marzo 2014

Il parlamento ucraino ha ubbidito prontamente al governo golpista ed ai funzionari del FMI (da tre settimane in Ucraina) approvando il piano economico antipopolare per poter accedere ai 27 miliardi di dollari fino al 2016 messi a disposizione da FMI, banca mondiale UE e Usa:
1)licenziamento di 24000 lavoratori del pubblico impiego;
2) aumento del 50% delle bollette del gas;
3)congelamento del salario minimo;
4) la svalutazione della valuta nazionale, la grivnia.
Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble, citato dall’agenzia Bloomberg e dal blog di Wolfgang Munchau Eurointelligence, ha dichiarato che “il successo del programma greco deve essere esportato in Ucraina”. Munchau, noto conservatore, ha dichiarato “ come sia assurdo pensare di imporre lo stesso programma greco ad un paese al di fuori dell'Unione monetaria, con un tasso di cambio fluttuante e che per lo più è al di fuori delle regole comunitarie”. L’economista tedesco, noto per il suo realismo( il 25 maggio 2010, sul Sole 24ore, scrisse “i crediti in sofferenza della Germania sono una bomba a orologeria sulla UE”), con questa dichiarazione sembra appartenere alla schiera di coloro che invece di guardare l’essere, la realtà così come è, guardano il dover essere. L’imperialismo tedesco vuole mettere le sue mani in Ucraina per avere a disposizione un serbatoio di forza lavoro a prezzi stracciati. Del resto questo obiettivo ha avuto sempre un posto di primo piano nell’espansione a est dell’imperialismo tedesco.
L’odio contro il governo golpista della classe operaia russofona dell’est Ucraina, per il momento sfruttato da Putin, non tarderà a fondersi con quello dei lavoratori ucraini colpiti da dalle misure del governo golpista. E’ compito della sinistra rivoluzionaria europea lavorare all’unificazione di tutto il proletariato ucraino, il cui destino è quello di confrontarsi con una guerra civile contro tutti gli sfruttatori interni ed esterni.
Sono proprio lontani i primi tempi della restaurazione imperialistica, quando a dirigerla in loco c’erano i tipi come Vàclav Havel, campioni dell’ideologia dell’imperialismo democratico

Gian Franco Camboni -sezione sassarese del PCL

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