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IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO AVALLA IL SALASSO CONTRO I LAVORATORI E I CITTADINI NON SOLO DI LIVORNO

il regalo del governo Renzi agli industriali con le tariffe energetiche a carico dei lavoratori

25 Marzo 2014
BOLLETTA

Il governo Renzi considera i rigassificatori ed in particolare quello di Livorno, impianti strategicamente importanti per il rifornimento energetico del Paese. Le dichiarazioni del Ministero dello Sviluppo Economico attraverso il viceministro De Vincenti, professore alla facoltà di Economia alla Sapienza, rasentano a dire poco la più totale incompetenza (se fossero in buona fede).
Viene detto che il risparmio che il rigassificatore di Livorno ha dato al paese è molto significativo. Inoltre aggiunge che lo stesso rigassificatore è conveniente per il sistema Paese perché “più sicuro ed economico”. Niente di più falso. Vediamo perché.
I rigassificatori in Italia sono tre: Panigaglia ( la Spezia ) , Porto Viro ( Rovigo) e l’ FSRU toscana di Livorno. Di questi “strategici” impianti ha praticamente funzionato ma a regime ridotto solo quello di Rovigo, nella ovvia situazione di crollo del mercato del gas naturale liquefatto (LNG). Il rigassificatore Spezzino di Panigaglia è praticamente fermo.
Il rigassificatore FSRU Toscana della OLT LNG (società composta dalla multinazionale E.On e da IREN, multi utility vicina a Confindustria e al PD) è costato quasi un miliardo di euro. Impianto voluto a tutti i costi nel vero senso della parola dai poteri forti confindustriali toscani appoggiati dai vertici politici regionali e locali del Centro Sinistra succedutesi in più di 10 anni. Un impianto costosissimo, pericoloso ed inutile. Il primo al mondo mai sperimentato prima, dove navi gasiere dovrebbero scaricare il gas naturale liquefatto nella nave rigassificatrice (FSRU Toscana) attraverso un pericoloso scambio termico con l’uso dell’ acqua di mare. Inoltre per mantenere l’ impianto in condizioni ottimali devono essere sversate in mare migliaia di tonnellate di cloro attivo che distruggono ogni forma di vita.
La pericolosità dell’ impianto è data dalla forza spaventosa che potrebbero generare i milioni di metri cubi di Gas in caso di incidente catastrofico. ( basterebbe pensare alla strage di Viareggio per valutare un confronto su quello che potrebbe succedere). Il gas viene immesso nella rete nazionale tramite una pipeline di 23 km al largo fino alla costa.
Il rigassificatore di Livorno senza ombra di dubbio è ancora in fase sperimentale ( ha effettuato tre scarichi di prova). Ma l’ aspetto fondamentale è quello finanziario commerciale. Fino a questo momento non ha stipulato contratti in corso con operatori/fornitori internazionali di gas Lng. Malgrado questo i governi che si sono succeduti hanno considerato l’ impianto strategico dando la garanzia ad OLT che in caso di mancato funzionamento o mancati guadagni questi fossero garantiti dallo Stato.
Pertanto il termine “risparmio strategico” deve essere inteso come un ulteriore balzello nelle bollette per i lavoratori che si trovano nella veste di finanziatori di un progetto fallimentare.
Ai padroni del “vapore” un guadagno immenso a costo zero. Per i lavoratori e le famiglie un ulteriore salasso.
Il significato politico di tutto questo è che il Governo nazionale del segretario del PD Renzi ancora una volta altro non è che una colonna di Confindustria e sono solo farse sulla testa dei lavoratori gli oramai famosi 80 €. in più promessi in busta paga come i presunti bisticci tra il presidente di Confindustria Squinzi e lo stesso Renzi. Sconcertanti poi nella vicenda livornese i silenzi assordanti di sindacati e delle forze che si richiamano alla “sinistra”.
La campagna elettorale per la nuova giunta ha solo una forza anticapitalista e comunista a contrastare il progetti assurdi e devastanti di Confindustria messi in atto sulla pelle dei cittadini a scapito della salute e dell’ ambiente ed è il PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI.

Commissione nazionale ambiente - Partito Comunista dei Lavoratori

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