Dalle sezioni del PCL

Programma PCL presentato al comune di Rieti

1 Maggio 2007

Partito Comunista dei Lavoratori

La politica italiana negli ultimi quindici anni ha visto alternarsi governi nazionali di centrodestra e centrosinistra che, di là dal diverso personale politico e in alcuni casi dei diversi settori imprenditoriali di riferimento, hanno operato in una sostanziale continuità di politiche economiche neoliberiste di forte impatto antipopolare.
Dopo cinque anni di governo Berlusconi, i primi mesi del centrosinistra hanno tragicamente confermato il proseguirsi di scelte politiche ed economiche, varate con la finanziaria 2007, a vantaggio del grande padronato a scapito di lavoratori, pensionati e studenti.
A fronte della deriva governista degli ex partiti di sinistra (PRC, PdCI, Verdi e sinistra DS) diventa, quindi, assolutamente urgente la necessità di ricostruire un’opposizione di sinistra di cui il Partito Comunista dei Lavoratori vuole essere promotore.
Le elezioni amministrative parziali, del 27 e 28 maggio, sono il primo banco di prova della tenuta del consenso del governo Prodi.
A pochi mesi dalla nascita del Movimento costitutivo per il Partito Comunista dei Lavoratori, la nostra organizzazione vuole affrontare queste elezioni per rappresentare le ragioni e gli interessi del mondo del lavoro, e di tutte le classi subordinate al capitale, presentandosi quale forza distinta, alternativa e contrapposta ai due poli dell’alternanza borghese e padronale. Escludiamo, fin dall’inizio della campagna elettorale, ogni eventuale alleanza elettorale con il centrosinistra e ogni apparentamento al ballottaggio.

Il Partito Comunista dei Lavoratori si presenta con un proprio programma indipendente di rivendicazioni e proposte sia sulla politica nazionale sia su quella più strettamente amministrativa e locale.


SICUREZZA SUL LAVORO: dopo sessanta anni il presidente della repubblica e il governo si stanno accorgendo che “l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”, ma in Italia di lavoro si muore oppure si resta invalidi per tutto il resto della vita. È inaccettabile che non ci siano sufficienti controlli dell’Ispettorato del Lavoro e che le imprese non in regola possano ancora partecipare ad appalti e subappalti pubblici.

PER LA DIFESA DEL TFR: perché è inaccettabile il sequestro di fatto del salario dei lavoratori, ad esclusivo vantaggio delle banche e delle assicurazioni.

NO ALL’AUMENTO DELL’ETA’ PENSIONABILE
PER IL RITORNO DELLA PREVIDENZA PUBBLICA A RIPARTIZIONE: perché bisogna tutelare i diritti di chi ha lavorato una vita, il diritto dei giovani al lavoro e ad una pensione dignitosa.

PER UN FORTE RECUPERO SALARIALE DEL POTERE D’ACQUISTO PERDUTO: perché dopo anni di sacrifici i lavoratori non riescono ad arrivare alla fine del mese, mentre continuano a crescere i profitti e le rendite.

PER L’ABOLIZIONE DELLE LEGGI DI PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO (PACCHETTO TREU 1997 E LEGGE MARONI 2003) E L’ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO DEGLI ATTUALI LAVORATORI PRECARI: perché è intollerabile la condizione di precarietà di milioni di giovani super sfruttati e impossibilitati a costruirsi una vita.

PER UN SALARIO SOCIALE AI DISOCCUPATI IN CERCA DI LAVORO: per sottrarre tanti giovani, soprattutto nel Sud, al ricatto della criminalità organizzata e di sfruttatori senza scrupoli.

VIA I TICKETS SANITARI! PER UN FORTE INVESTIMENTO NELLA SANITA’, NELLA SCUOLA, NELLE PENSIONI,
Finanziato innanzi tutto:

· DALL’ABOLIZIONE DEI FONDI A SCUOLA E SANITA’ PRIVATE
Perché sono fondi sottratti ai servizi pubblici e per di più a vantaggio di vergognose speculazioni.
· DALL’ABBATTIMENTO DELLE SPESE MILITARI E DEI TRASFERIMENTI PUBBLICI ALLE GRANDI IMPRESE PRIVATE
Perché è assurdo che enormi risorse pubbliche, pagate dai lavoratori, siano destinate a strumenti di guerra e ai profitti privati.
· DALLA TASSAZIONE PROGRESSIVA DEI GRANDI PATRIMONI, PROFITTI, RENDITE
Perché le grandi ricchezze, in continua crescita, sono le vere regine dell’evasione fiscale, legale e illegale.
· DALL’ABOLIZIONE DEI PRIVILEGI CLERICALI (ESENZIONE DALL’ICI)
Perché è scandaloso che la Chiesa e le sue enormi proprietà sottraggano oltretutto risorse pubbliche alla società
· DALL’ABOLIZIONE DEI PRIVILEGI ECONOMICI DI MANAGERS, PARLAMENTARI, CONSIGLIERI REGIONALI
Perché è intollerabile, ad esempio, che un manager possa guadagnare in un mese ciò che un lavoratore guadagna in sei anni.

PER LA DIFESA DEI POSTI DI LAVORO MINACCIATI, ANCHE ATTRAVERSO LA NAZIONALIZZAZIONE SENZA INDENNIZZO DELLE AZIENDE IN CRISI, SOTTO IL CONTROLLO DEI LAVORATORI: perché è la sola misura che può salvare dalla disoccupazione centinaia di migliaia d’operai, colpiti da ristrutturazioni, speculazioni, delocalizzazioni, unificando le loro ragioni.

PER LA NAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE: perché è la sola misura che può liberare milioni di lavoratori e cittadini dal cappio al collo di mutui usurai da parte di veri e propri strumenti di frode e di rapina.

SOLUZIONE DELLO SCANDALO TELECOM: l’unica vera soluzione di questo scandalo è la nazionalizzazione della Telecom, senza indennizzo (perché di soldi ne hanno già presi a sufficienza), sotto controllo dei lavoratori, a piena tutela dell’occupazione. Ogni altra soluzione sarebbe una truffa e un regalo a Pirelli di quasi quattro miliardi d’euro. Una sinistra vera deve avere il coraggio di rompere con le regole del gioco del capitalismo e col governo che le protegge. È incredibile che oggi un avventuriero come Tronchetti Provera, oltretutto indagato, di fatto, assieme ai vertici Telecom per attività illegale, possa tranquillamente continuare il suo spericolato gioco finanziario, con la benedizione di centrodestra e centrosinistra, a scapito di lavoratori e consumatori.



La nostra politica non è finalizzata al voto, semmai chiediamo il voto alla nostra politica. La partecipazione alle elezioni e la conquista di propri eletti, ha come fine quello di favorire la diffusione pubblica delle proposte anticapitaliste.















Nazzarena Desideri sindaco di Rieti


PER IL COMUNE DI RIETI PROPONIAMO




Sì a servizi pubblici di trasporto, a prezzi politici per lavoratori, studenti e pensionati. No ad ogni ipotesi di privatizzazione del trasporto pubblico locale.
Abolizione dell’Ici sulla prima casa e delle addizionali Irpef da coprirsi con nuovi trasferimenti dallo Stato agli enti locali. Siamo inoltre assolutamente contrari al ricorso di nuove tassazioni limitate nel tempo per finanziare grandi opere locali.
Tassazione straordinaria delle case sfitte e, in casi di necessità, requisizione delle stesse. Rilancio dell’edilizia pubblica, anche attraverso convenzioni con gli utenti per l’autorecupero del patrimonio immobiliare pubblico.
Riduzione degli stipendi e dei compensi dei manager e degli alti dirigenti comunali.
Istituzione del “Garante delle persone sottoposte a limitazioni della libertà personale”.
Rilancio e sviluppo dei servizi sociali pubblici, in primo luogo: asili nido e scuole materne, servizi assistenziali agli anziani.
Abolizione d’ogni finanziamento a scuole ed istituti scolastici privati.
Tassazione dei beni e delle proprietà della Chiesa.
Rilancio della sanità pubblica, in particolare i servizi territoriali dedicati alla diagnostica e alla prevenzione.
Lavoro. Assunzione dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni.
Assunzione dei lavoratori dei servizi permanenti dati in appalto.
Ambiente. Incentivi agli agricoltori per la coltivazione biologica. Salvaguardia del Terminillo dagli scempi, rilancio del turismo ecocompatibile. Divieto di circolazione ai “Suv” nel territorio urbano.
Investimenti nel settore cultura con particolare attenzione all’associazionismo giovanile. Recupero ad uso sociale di locali pubblici smessi e requisizione di quelli privati (ex zuccherificio). Monitoraggio e conoscenza del patrimonio ambientale artistico e culturale del territorio (collaborazione con le scuole). Agevolazione ai giovani per la riscoperta e la rivalutazione dei vecchi lavori artigianali (calzolaio, maniscalco, sarto, ecc.).
Servizio idrico. L’acqua è un bene pubblico di prima necessità; il costo non deve aumentare, deve essere rigorosamente pubblica. L’unica cosa da aumentare sarà il personale per la manutenzione degli acquedotti.

Poiché i diritti delle persone disabili vengono ancora oggi negati dallo stato, dalle regioni e dai comuni, se non ci sono risorse sufficienti, se i bisogni non sono compatibili con il bilancio, si resta a casa senza servizi.
Serve una svolta decisiva a favore della domiciliarità, con interventi forti ed innovativi di sostegno alla persona e alla famiglia, centralità della persona ed inclusione sociale. Per dare valore alla nuova politica nel campo della disabilita raddoppieremo la spesa in bilancio per gli interventi d’assistenza domiciliare, per favorire l’autonomia e la vita indipendente delle persone con disabilita.

- Potenzieremo il trasporto pubblico e a chiamata
- Ridurremo il costo dei taxi per i gravissimi
- Attueremo un programma d’abbattimento delle barriere rendendo la città vivibile ed a misura di disabile.

Dovranno perciò essere recuperate dal bilancio le risorse necessarie.
Realizzeremo un confronto stabile con le associazioni di tutela che operano sul territorio. Siamo intenzionati a raggiungere un primato che farà conoscere Rieti al resto d’Italia per le sue scelte di civiltà. A Rieti il diritto sancito dalla nostra Costituzione per le persone non autosufficienti troverà piena applicazione.

- Daremo una spinta al mondo del volontariato, rendendolo fattivo protagonista della politica sociale del Comune, forniremo alle associazioni gli strumenti perché possano operare nel modo migliore (non un palazzo come dice Papalia).
- Finanzieremo solo progetti proposti e condivisi dall’intero associazionismo.
- Elimineremo sponsorizzazioni e spese superflue.
- Il volontariato sarà spronato ad essere realmente tale: meno convenzioni con le associazioni, servizi sicuri alle persone, rapporti diretti tra istituzioni e persone.
- Se il servizio non sarà effettuato nel modo stabilito l’utente potrà rivolgersi in Comune ad apposito incaricato presso l’assessorato ai servizi sociali.
- Ogni persona con disabilita, ogni anziano, troverà in Comune sempre, mattina e pomeriggio, qualcuno disponibile ad ascoltare e ad affrontare il suo problema.
- L’assessorato ai servizi sociali si trasformerà da luogo del lamento e della supplica in momento di sollecitazione e dinamismo e tutto sarà fatto alla luce del sole. Fondazioni, banche, e privati saranno chiamati a partecipare alla rinascita di una moderna politica d’assistenza sociale che sarà in grado di fornire servizi adeguati a tutte le persone che hanno titolo a riceverli.
- Il diritto sarà finalmente esigibile.

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FONTE

  • mt1946@libero.it