Dalle sezioni del PCL
Il cogresso della CGIL a Rieti
comunicato stampa
12 Febbraio 2014
L'autoritarismo, imperante in Italia, dove governano minoranze autolegittimate, si sta ormai diffondendo in ogni luogo del nostro bel paese. A Rieti, provincia remota, anche se centrale, arriva per vie insospettate. Nel congresso CGIL della Camera del Lavoro Territoriale di Rieti, a congresso praticamente finito, qualcuno si prende la briga di comporre un "dossier" per mettere sotto accusa il rappresentante del documento di opposizione IL SINDACATO È UN'ALTRA COSA. A norma di regolamento, interpretato male, si denuncia la incompatibilità di Mario Tommasi, perché lo stesso era candidato, per il Partito Comunista dei Lavoratori, alle elezioni politiche del 24 febbraio del 2013. Il problema non è tanto la validità, o meno, della contestazione, al momento molto discutibile. Il problema è che, per l'opposizione, il congresso termina con una settimana di anticipo. L'apparato burocratico della CGIL è simile alla giustizia italiana, dove una sentenza, di innocenza o di colpevolezza, impiega anni per venire fuori. Ma per i burocrati della CGIL di Rieti, che non hanno nulla di meglio da fare, in una situazione disastrosa per il lavoro in questa provincia, lo scopo è raggiunto. Lo scopo, infatti, era precisamente quello di eliminare dal campo l'unica voce in dissenso, che, forse, avrebbe fatto riflettere, almeno, qualche lavoratore.