Dalle sezioni del PCL

LA CRISI BOMBARDIER

31 Gennaio 2014
Bombar

Il Partito Comunista dei lavoratori esprime solidarietà incondizionata alle forme di lotta che i lavoratori intenderanno affrontare.

Gli operai Bombardier si stanno mobilitando con la proclamazione di un nuovo sciopero di otto ore.
Le richieste rimango sempre le stesse, un piano Industriale per il futuro e non licenziare i dipendenti in esubero. Le risposte che fin ora ha dato società sono delle modifiche di assetto a livello globale. Queste modifiche hanno ancora più preoccupato i lavoratori dello stabilimento di Vado Ligure, in quanto sono state riconosciute 5 macrozone geografiche. Il sito di Vado Ligure è stata collocata nella macrozona non più favorevole. Infatti viene esclusa dalle aree geografiche emergenti e inserita invece in un polo completamente esaurito come l'europa sud-occidentale dove agiscono due colossi quali Alstom e CAF. L'impossibilità di proporre nuovi prodotti al mercato ed vendere in uno scenario completamente saturo ha aumentato le già tante preoccupazioni dei lavoratori dello stabilimento. La costruzione di nuove nuove motrici per un anno non può essere ed non è una boccata di ossigeno perchè con queste prospettive e contentini l'azienda persisterà nel suo stato di agonia.. Le sfilate dei politicanti borghesi per pubblicizarsi sulle spalle dei lavoratori non devono essere più tollerate ( un paio di mesi fa si presento la Lega impegnandosi nel salvataggio dell'azienda). Negoziare sul terreno degli azionisti si è rivelato ad oggi fallimentare per cui crediamo che la risposta sia una e solo una: minacciare l'occupazione della fabbrica sino a che un robusto piano industriale venga garantito.

PCL SAVONA

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