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VENDOLA CAPITOLA A RENZI

11 Gennaio 2014
Renzendola

Le giravolte della sinistra italiana non si contano.

Un anno fa Vendola definiva Matteo Renzi un nuovo Berlusconi. Oggi lo saluta come “speranza” della sinistra: ne esalta “lo stile vitale”, la “capacità di interpellare la vita”, la “volontà di rompere la separatezza del Palazzo”, proponendogli “un progetto comune” ( v. intervista odierna a La Repubblica). Un anno fa Maurizio Landini denunciava in Renzi un sostenitore di Fornero e un avversario dell'articolo 18. Oggi si candida a interlocutore privilegiato di Renzi in competizione con Susanna Camusso ( di cui vota il documento congressuale).

Cos'è cambiato? Il fatto che Renzi ha conquistato non solo un partito in cerca di autore ma il cuore di larga parte della borghesia italiana, dai suoi salotti tradizionali ai settori rampanti dell'alta moda e dell'agroalimentare ( inclusi quelli che pagano gli operai 8 euro lordi l'ora). Quindi una sinistra che cerca ministeri a fianco del PD, o che vuole buone relazioni con un suo futuro possibile governo, deve prenotare l'accordo con Renzi. E deve farlo al più presto per evitare la coda, o che altri gli soffino il posto.

Il PCL , controcorrente , rifiuta di subordinarsi al populismo confindustriale di Matteo Renzi. E chiede a tutte le sinistre politiche e sindacali di unire nell'azione le proprie forze in contrapposizione a Renzi, Grillo, Berlusconi. Occorre unire le forze contro gli avversari dei lavoratori, non contendersi le grazie della figura “vincente” del loro campo.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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