Stracciare il piano Piaggio con la lotta radicale dei lavoratori!

Contro gli oltre 160 licenziamenti: Sciopero Generale, Occupazione, Nazionalizzazione!

Solo i lavoratori uniti ed organizzati possono respingere certi attacchi con una forza in grado di far tremare chi sfrutta e poi licenzia.

L'inaccettabile piano industriale che è stato proposto è, purtroppo, la conferma clamorosa delle ragioni che abbiamo sostenuto controcorrente in questi anni contro un'operazione presentata come garanzia della difesa dell'occupazione. Invece, come avevamo previsto e denunciato, si è rivelata l'esatto opposto: un colpo mortale all'occupazione e al territorio. Gli oltre 160 prossimi licenziamenti sono solo la punta dell'iceberg. Bene hanno fatto, anche se tardivamente, i sindacati a dichiarare irricevibile il piano Piaggio. Il problema è che questo attacco può essere respinto e cancellato non con dichiarazioni critiche o timide richieste di sanzioni ma solo con un'azione di lotta unitaria e radicale dei lavoratori e delle loro organizzazioni. Il piano Piaggio va respinto! Non può essere negoziato. Il ritiro del piano e, con esso, di qualsiasi forma di attacco ai posti di lavoro e ai diritti dei lavoratori è la precondizione di un negoziato con l'azienda. Il blocco di qualsiasi licenziamento o esternalizzazione può essere ottenuto solo con un'azione congiunta dei lavoratori degli stabilimenti di Finale e Sestri Ponente procedendo, se necessario, all'occupazione della fabbriche fino al ritiro del piano stesso. Se gli azionisti dichiarano la necessità di un ridimensionamento degli organici a causa del mercato, per permettersi maggiori profitti, non possono pensare di far pagare il prezzo di tutto ciò agli operai: se c'è meno lavoro questo venga ripartito fra tutti ma a parità di salario. Se gli azionisti non ne sono capaci, allora che l'azienda venga nazionalizzata sotto controllo dei lavoratori senza indennizzo per capitalisti incapaci e speculatori. Solo i lavoratori tutti uniti possono respingere certi attacchi con una forza in grado di far tremare chi sfrutta e poi licenzia. Noi del Partito Comunista dei Lavoratori saremo sempre al vostro fianco in ogni lotta, in ogni sciopero, in ogni corteo, in ogni passo politico finalizzato a pretendere il diritto di lavorare e di gestire il proprio luogo di lavoro anche senza un padrone che si intaschi i frutti della fatica dei lavoratori.