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L'accordo di programma è carta straccia.

il PCL unica forza presente tra gli operai nella prima giornata di sciopero.

9 Gennaio 2014

530 esuberi.
Ecco il Piano Industriale della Piaggio Aeroindustries.

piaggio

Quello che sta avvenendo è purtroppo la conferma clamorosa delle ragioni che abbiamo sostenuto controcorrente in questi anni contro un'operazione presentata come garanzia della difesa dell'occupazione e che, invece, come avevamo previsto e denunciato, si è rivelata l'esatto opposto. Un colpo mortale all'occupazione e al territorio. I 150 prossimi licenziamenti sono solo la punta dell'iceberg. Bene hanno fatto, anche se tardivamente, i sindacati a dichiarare irricevibile il piano Piaggio. Il problema è che questo piano può essere respinto e cancellato non con dichiarazioni critiche ma solo con un'azione di lotta unitaria e radicale dei lavoratori e delle loro organizzazioni. Il piano Piaggio va respinto, non può essere negoziato. Il ritiro del piano e con esso di qualsiasi forma di attacco ai posti di lavoro e ai diritti dei lavoratori è la precondizione di un negoziato con l'azienda. Il ritiro del piano può essere strappato solo da un'azione congiunta dei lavoratori degli stabilimenti di Finale e Sestri Ponente anche, se necessario, con l'occupazione della fabbriche fino al ritiro del piano stesso. Se gli azionisti dichiarano la necessità di un ridimensionamento degli organici a causa del mercato non possono pensare di far pagare il prezzo agli operai: se c'è meno lavoro questo venga ripartito fra tutti a parità di salario. Se gli azionisti non ne sono capaci allora si pretenda che l'azienda venga nazionalizzata, senza indennizzo per padroni incapaci, e che passi sotto il controllo dei lavoratori.

Piccardi Matteo Sezione PCL Savona

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