Rassegna stampa

Il Pcl come elemento di rottura del bipolarismo

Ieri l’assemblea programmatica calabrese del Partito comunista dei lavoratori

1 Aprile 2007

ARTICOLO APPARSO SU CALABRIA ORA – Domenica 01 Aprile 2007 (Giornalista Autore Luca Assumma)

“Anche in Calabria ne destra ne Unione per l’alternativa dei lavoratori”. E’ questo il titolo dell’Assemblea programmatica calabrese del Partito Comunista dei Lavoratori ospitato alla sezione di Archi. Un titolo che esprime la valutazione critica degli uomini di Ferrando, che giudicano negativamente l’intero sistema politico italiano. Una posizione confermata dalla parole del coordinatore regionale Francesco De Simone: << siamo una forza giovane che vuole introdurre l’innovazione della rottura del bipolarismo, aprendosi alla nuova visione politica del “polo autonomo di classe”, un’aggregazione a base popolare che vuole portare avanti le proprie rivendicazioni senza mediare sui programmi, ponendoci come avanguardia politica di una sinistra non al soldo del capitale, che non vuole ammortizzare le lotte sociali lasciando libero il governo di attuare politiche liberiste e tradire le classi popolari indirizzandosi verso una prospettiva rivoluzionaria e anticapitalista>>.
Trotzkisti che in questa circostanza hanno sviluppato dibattiti e un momento congressuale che si è concentrato sull’analisi dei documenti programmatici nazionali e la scelta dei delegati da inviare all’assemblea del Pcl, che si terrà a Rimini il 14 e 15 aprile. Per i militanti, l’incontro di Archi si è rivelato un’occasione per ascoltare Pino Siclari, componente della direzione nazionale del partito di Ferrando e candidato a sindaco di Reggio alle comunali del 27 e 28 maggio. Per Siclari "il Pcl si sta radicando in provincia e sarà presente con proprie liste e candidati a sindaco nella nostra città e a Palmi, ma conta di rafforzarsi dopo le prossime elezioni amministrative". Imminente chiamata alle urne che stimola il candidato a parlare della realtà reggina."Una situazione paradigmatica di ciò che succede in Italia – afferma Siclari – con una politica totalmente lontana dai bisogni della stragrande maggioranza della popolazione e omologa fra i due poli. Un paradigma - continua – che si concretizza con un centrodestra speculatore e vicino alle classi sociali privilegiate e un centrosinistra che pone alla sua testa un imprenditore, che pur rappresentando una candidatura rispettabilissima, simboleggia i padroni. Proprio per questo – conclude Siclari – ci proponiamo come alternativa ad un centrosinistra anch’esso invischiato in sistemi di sottopotere, combattendo il decadimento politico di un’amministrazione comunale allucinante nella gestione di territorio ed occupazione, che da circa un anno autofinanzia la propria campagna elettorale con spettacoli ed assunzioni precarie".

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FONTE

  • pclavoratoricalabria@yahoo.it