Internazionale

OPCION OBRERA - VENEZUELA LA PARTECIPAZIONE DEL FIT IN ARGENTINA E I SUOI RISULTATI ELETTORALI.

Una politica elettorale rivoluzionaria, é un controsenso? Assolutamente no!

19 Novembre 2013
venez


Una politica elettorale rivoluzionaria è un controsenso? Assolutamente no!

C’è chi ha realizzato questa sorta di contraddizione ed è stato il Partido Obrero in Argentina, il 19 novembre 2013, attraverso l’opera del FIT, il Fronte di Sinistra dei Lavoratori.
Probabilmente al mondo non c'è mai stata una simile esperienza rivoluzionaria, con un risultato elettorale così buono e non è esagerato dire che oggi, nel 2013, dopo la degenerazione stalinista, che abbia fatto da complemento alla socialdemocrazia, pur sottraendosi a diversi processi di rivoluzione sociale.
L'essenza politica è simile all’ABC del marxismo dalla critica dello Stato fino alle tesi sul parlamentarismo, ma con una differenza di cento anni dalla politica dei bolscevichi verso e nella Duma.
I mezzi di comunicazione sono sostanzialmente diversi e rimangono indispensabili per conseguire buoni risultati: un utilizzo corretto della comunicazione, un uso intelligente della parola, esporre le cose con proprietà, anche col supporto di mezzi audiovisivi e digitali, complessivamente, non è una cosa semplice.
In argentina, tutto questo viene ostacolato da quelli che sono gli avversari politici della sinistra, i quali cercano con la lente d’ingrandimento tutti quelli che possono essere i possibili equivoci del PO, giungendo sempre a conclusioni ridicole, tant’è che qualcuno ha proposto di annullare il voto o dare appoggio critico al MAS nelle primarie.
Uno degli argomenti abusati è che nelle attività nelle fabbriche e tra gli studenti, i vari militanti del FIT, non si debbano muovere uniti, questo per poterli affrontare divisi e denunciarli come esponenti di una farsa, accade, però, esattamente il contrario e anche se, bisogna dire, che a volte i militanti dei partiti che compongono il FIT, in alcune attività, si muovono in maniera divisa, rimane comunque un successo immenso mettere insieme un “Fronte di Sinistra” attraverso una piattaforma e degli accordi.
Gli argomenti usati “contro” sono comunque meschini ed è assurda la ricerca continua di qualsivoglia elemento che serva a discreditare o mascherare il continuo sabotaggio contro ogni accordo, pur marginale che sia.
Non si può andare a occupare scranni del parlamento argomentando che si va lì per distruggerlo, o che è un'istituzione borghese, è una tesi che bisogna dimostrare ed è proprio per questo che si chiede il voto al popolo, anche se il tutto accade in maniera contraddittoria, perché esso ancora crede in questa istituzione.
Le interviste ai candidati, si potrebbe dire, che sono improvvisazioni, esse utilizzano al meglio le risposte per propagandare il programma e la sua traduzione in attività rispondenti alla realtà quotidiana.
La propaganda espressa, ad esempio, nei video nel web di “Altamira risponde” sono un modo efficace per diffondere la politica operaia: a questo scopo sono stati registrati una serie di micro – video che sono stati diffusi durante la campagna elettorale; gli esiti sono stati favolosi e si sono concretizzati attraverso risultati raggiunti.
Il tutto rimane registrato negli archivi digitali e può essere diffuso in qualsiasi momento, anche perché dal vivo è difficile essere chiari, comunicare idee dal sapore rivoluzionario senza sbagliare, e poi va anche considerato che molti media sono in mani avversarie e se viene data loro la possibilità, utilizzano qualsiasi mezzo perché un’intervista diventi lunga, inutile e riesca, alla fine, a screditare l’intervistato.
Questa, in breve, è stata la formula messa a punto e realizzata durante la campagna elettorale da parte dei compagni del Partido Obrero.
Sui contenuti va detto che per le politiche urbane è stato richiesto che i conti delle amministrazioni fossero resi pubblici e che si mettesse fine a quei tipi di contratto in grado di ipotecare le entrate della città.
Più specificatamente i punti enunciati sono stati:
Eliminazione di tutte le esenzioni di cui le grandi imprese sono beneficiarie.
Modifica dei codici planimetrici urbani, in maniera da individuare, nella cinta cittadina, terreni da destinare alla costruzione di case popolari da assegnare ai meno abbienti.
L’imposizione di una tassazione su quei terreni inutilizzati e non riservati a uno specifico utilizzo e comunque una sorta di canone sulle aree vuote non riservate.
Un aumento dell’aliquota di tassazione per i grandi imprenditori e per gli hotel a cinque o sei stelle.
Che la concessione di licenza di agente finanziario del municipio sia subordinata all’obbligo di accordare prestiti a tasso agevolato.
La revisione di tutti i contratti fatti in appalto con le imprese, i cui lavori costano alla comunità, più di quello che costerebbero se fossero fatti direttamente dall'amministrazione.
Stabilire meccanismi di controllo della gestione della cosa pubblica cittadina, mediante assemblee mensili nella totalità dei quartieri della capitale e delle città.
In pratica si è avvertita l’esigenza che ogni cittadino debba essere posto a conoscenza della dinamica dei conti pubblici e di come vengono spesi i soldi della comunità.
Che le municipalità possano reiniziare, attraverso il recupero di tutta una serie di macchinari di cui sono proprietarie, a operare in proprio senza l’affido a ditte esterne, consentendo, in questo modo un migliore utilizzo della forza del lavoro e una più efficace lotta alle attività in nero e precarie, attraverso un più approfondito controllo delle maestranze in ogni luogo di lavoro.
Si è chiesto di stabilire pene severe per il reato di malversazione nelle finanze pubbliche, il rifiuto di ogni aumento, la confisca dei beni, in caso vengano fornite opere di scarsa qualità; che non vengano emanate “ordinanze” a misura per gli affaristi immobiliari e che venga garantito l'accesso agli alloggi e ai servizi ai lavoratori e alla classe media.
Un’altra delle proposte è stata la richiesta di espropriazione, per motivi di utilità pubblica, dei grandi possedimenti, per costruire alloggi popolari, in maniera tale da poter assicurare una casa a più di 400.000 famiglie che ne sono prive.

Con la forza conquistata alle camere si è anche potuto avanzare una proposta di una legge di riforma dello “Statuto dell'Educatore” per far in modo che le docenze siano stabili e che venga ridotto, a parità di salario, il monte orario per i professori.
A tutto questo si aggiungono richieste di una normativa sul lavoro che preveda l’elezione di delegati in ogni impresa in attività, delegati che controllino le condizioni di sicurezza per evitare incidenti, o morti sul lavoro, specialmente nel settore dell’edilizia e in più la garanzia di un salario minimo al lavoratore impedito in caso di malattia o incidente.
A queste sono state unite proposte che riguardano le lotte degli studenti, le lotte ambientali, quelle delle comunità, delle donne, dei lavoratori e quelle per la cultura.
Il FIT ha approvato una piattaforma politica che propone punti concreti sul salario, sulle condizioni di lavoro, sulle pensioni, sugli alloggi, sul debito estero, sui trasporti; ha richiesto la riforma integrale delle imposte, l’approvazione di meccanismi economici contro l'inflazione e la svalutazione; ha richiesto norme più incisive sul dritto alla salute, sull'educazione, sulla sicurezza, per la democrazia sindacale, contro la corruzione e a favore dei diritti delle donne.
Non c’è nessuno che abbia potuto criticare qualcosa di tutto questo e soprattutto che lo abbia proposto e da ultimo, ma non meno importante è stato chiesto l’impegno a perseguire i responsabili dell’omicidio di Mariano Ferreyra .
La stampa operaia è stata esemplare nel propagandare tutte queste cose e l’ingresso nel parlamento argentino del Partido Obrero non significa affatto il suo distacco dalla lotta di classe e dai problemi dei lavoratori, al contrario, significa la possibilità di poter incidere da una tribuna più autorevole per poter sostenere le proprie rivendicazioni e poter mobilitare le masse per acquisire una chiara posizione di indipendenza politica e di classe, verso la proposta strategica del Governo dei Lavoratori.
Jose Capitàn (Opcion Obrera – sezione venezuelana del CRQI) 17-11-2013.

Jose Capitàn (Opcion Obrera – sezione venezuelana del CRQI)

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