Dalle sezioni del PCL
GENOVA : BOLLETTINO PIAGGIO AERO DI NOVEMBRE 2013
" Lotta di classe ", Ge - S.Ponente
19 Novembre 2013
" L' emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi !! " (K.Marx)
EDITORIALE:
DETTANO LEGGE INDUSTRIALI E BANCHIERI, E' ORA CHE COMANDINO I LAVORATORI
La " legge di stabilità " di Letta e Alfano è una truffa per i lavoratori, e un regalo alle imprese e alle banche.
Ai lavoratori si dà con una mano, se tutto va bene, una decina di euro in busta paga; con l' altra mano si aumenta l' IVA, si tagliano le detrazioni su spese mediche e mutui, si bloccano i contratti del pubblico impiego, si rateizzano le liquidazioni, si aumenta di fatto la tassa sulla prima casa per milioni di famiglie grazie all' aumento delle imposte locali,…
Parallelamente guadagnano industriali e banchieri. E quanto !
Confindustria incassa oltre 5 miliardi di abbattimento su contributi (cuneo fiscale), deducibilità IMU sui capannoni, benefici fiscali per fusioni d' impresa (spesso combinate con ristrutturazioni e licenziamenti). Le stesse misure che in 15 anni hanno solo ingrassato profitti e licenziamenti.
Mentre le banche strozzine fanno davvero il pieno: copertura statale sui derivati, deducibilità delle perdite, rivalutazione delle quote bancarie in Banca d' Italia,… Insomma una manna. Che i banchieri investiranno in nuovi titoli di Stato chiedendo e ottenendo ogni anno quasi 100 miliardi di interessi sul debito. Pagati da lavoro, salari, sanità, istruzione…come sempre.
Altro che " i privilegi dei politici " contro cui sbraita Beppe Grillo. Privilegi e ruberie di PDL, PD, SC (di per sé scandalosi e da combattere), sono nulla rispetto alla rapina sociale di chi comanda davvero: gli industriali e i banchieri. I partiti di governo sono solo strumenti al loro servizio e da loro retribuiti.
La verità è che la campagna centrale contro i " privilegi della politica ", che oggi accomuna la stampa dei capitalisti, Renzi e Grillo, serve solo a dirottare la rabbia sociale su un binario secondario, per impedire che si rivolga contro il nemico vero: la dittatura degli industriali e dei banchieri.
Una dittatura che opera sotto ogni governo, di centrosinistra, di centrodestra, o di " unità nazionale ". Senza rovesciare questa dittatura, senza rimpiazzarla con un governo dei lavoratori, nessun vero cambiamento sarà possibile. Ed anzi tutto può solo peggiorare per la maggioranza della società, chiunque governi.
E' falso dire che un governo dei lavoratori è "impossibile". Se 16 milioni di lavoratori dipendenti acquistano coscienza della propria forza tutto diventa
possibile.La piccola minoranza di industriali e banchieri che oggi comanda si regge solo sulla rassegnazione e confusione della maggioranza della società.
C' è allora bisogno di una forza organizzata d' avanguardia che in ogni lotta combatta la rassegnazione, sviluppi la coscienza dei lavoratori, riconduca ogni rivendicazione a una prospettiva anticapitalista. Ogni giorno e in ogni lotta.
Il capitalismo è fallito. Solo i lavoratori possono costruire un nuovo ordine di società.
ECHI :
ANCORA INCERTEZZE SUL FUTURO DEI SITI LIGURI PIAGGIO
Nonostante le recenti notizie che sono apparse sui media locali, manca ancora un piano industriale che faccia chiarezza sul futuro dei siti liguri e dei 1300 dipendenti, ad oggi in cig a rotazione. Piaggio Aero si è da poco ricapitalizzata con circa 190 milioni di euro per saldare i fornitori e per, si dice, attuare il piano industriale 2013-2017, già approvato nel Luglio scorso, ma tuttavia ancora top secret. Si dice che aumenterà la produzione per il settore militare, riducendo quella del civile, ma sembra un discorso che riguarderà solo il sito di Villanova. Perché restano le preoccupazioni su quello di Sestri: si sospetta l' intenzione di chiudere Sestri P. già ad inizio 2014 per fare un accorpamento con Villanova, sia perché le aree di Villanova sono più ampie del necessario - e quindi troppo ampie per accogliere solo i lavoratori di Finale - sia perché circolano da tempo progetti di edilizia speculativa per le aree di Sestri. Inoltre il Comune di Genova ha nuovamente chiesto alla Piaggio lo spostamento della Camera calda, per realizzare il Piano di Bacino del Chiaravagna, promettendo in cambio finanziamenti per la ricostruzione della stessa in altro sito…
OCCORRE FARE CHIAREZZA
Finora la RSU di Finale si è limitata a chiedere un incontro di verifica per accertarsi che tutto il personale venga trasferito dallo sito di Finale a quello di Villanova, e in attesa si riserva di prendere una posizione sull' accordo di mobilità per i 12 dipendenti di Finale. A Genova la RSU si è espressa più volte contro il trasferimento delle attività relative al P1-hh a Trapani, sino a che non fosse stato presentato il piano industriale per intero. Ma pare che il trasferimento sia già avvenuto, poiché già alcuni dipendenti stanno andando a lavorare a Trapani. Inoltre aveva fatto ricorso al TAR contro l'annunciato smantellamento della vecchia Camera calda, bloccando, per il momento, l' iniziativa del Comune. Ma nel contempo si è mossa la Provincia, incaricando una società che di recente ha iniziato dei carotaggi sul suolo antistante la Camera calda e nuove misurazioni intorno alle aree dello stabilimento genovese. E' evidente che a fronte di tutto ciò, continua a mancare la chiarezza sul futuro dei siti produttivi liguri. E che a tale scopo occorre che le RSU aziendali intraprendano azioni più incisive. O preferiscono far finta di non vedere ?!
FERMIAMO LA CHIUSURA DELL' APRILIA
L'utilizzo degli ammortizzatori sociali, ormai da quattro anni, non poteva reggere di fronte all'approfondirsi della crisi capitalistica che colpisce il settore delle due ruote. La proprietà (Piaggio Moto) di fronte alla contrazione del mercato vuole tagliare la produzione di un terzo: da 27 mila pezzi a 8-10 mila, contro i precedenti 100 mila pezzi. Questo significa la perdita di posti di lavoro e centinaia di licenziamenti: almeno 250 licenziamenti su 700 addetti nei siti veneziani di Scorzè, dove avviene la produzione, e Noale dove ci sono gli uffici. Le direzioni sindacali di FIM-FIOM-UILM non sono state all'altezza della situazione: si sono adagiate sugli ammortizzatori sociali, non hanno informato i lavoratori della gravità della crisi capitalistica e soprattutto non hanno predisposto un piano di lotta adeguato. La situazione ora richiede di mettere in campo nel più breve tempo possibile un piano di lotta adeguato basato sulla forza e l'organizzazione indipendente dei lavoratori. Per il blocco dei licenziamenti e riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario; per lo sciopero a oltranza del gruppo Piaggio ; per la sua nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio.
CI RISIAMO CON I FINTI SCIOPERI
Dopo aver consentito al governo Monti lo sfondamento contro pensioni e articolo 18, le direzioni sindacali di CGIL, CISL, UIL sono giunte a firmare (Settembre 2013) un patto programmatico con Confindustria, cioè con l'avversario dei lavoratori. Sino a sostituire la necessaria contrapposizione al governo e alla sua rapina, con una comune pressione di lobby su governo e PD. Il carattere inoffensivo dello sciopero proclamato per il 14 Novembre - di appena 4 ore e a carattere locale - è significativo. I vertici sindacali mirano a "emendare " la rapina ( = Legge di Stabilità), non a respingerla. Mirano a negoziare le politiche di austerità, non a cancellarle. Dal canto loro i vertici FIOM che pur alludono allo "sciopero generale" non si assumono reali responsabilità di iniziativa, pur di coprire la burocrazia CGIL, come hanno fatto sulla " esigibilità dei contratti ".
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