Dalle sezioni del PCL
Sull’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici di Meridiana, svoltasi ad Olbia il 26 agosto 2013.
28 Agosto 2013
Volantino che le sezioni di Olbia e Ozieri del PCL distribuiranno nei prossimi giorni ai lavoratori Meridiana di Olbia in merito all'assemblea del 26 agosto, convocata per discutere della situazione in Meridiana, azienda che ha collocato 1350 lavoratori in cassa integrazione.
Alcuni iscritti all’USB, lo scorso 26 agosto, hanno indetto un’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Meridiana di Olbia per esporre le seguenti richieste al sindaco di Olbia, Giovannelli, ex PDL sostenuto da una maggioranza PD e SEL, e al democristiano Giampiero Scanu, deputato del PD:
1)un intervento politico per fare pressione alla direzione di Meridiana per una soluzione positiva della vertenza;
2) un intervento per far accedere i rappresentanti dell’USB in Meridiana ad un tavolo concertativo.
Queste richieste non hanno niente a che vedere con la strategia sindacale dell’USB, con la sua pratica e con la sua storia. L’USB è un sindacato di lotta di classe, secondo la migliore tradizione del movimento del movimento operaio, che è nato per combattere la politica concertativa, collaborazionista e perdente della burocrazia parassita di CGIL-CISL-UIL. L’USB è un’organizzazione che crea rapporti di forza tramite la lotta, che servono ad imporre la trattativa al padrone pubblico e privato. Il suo diritto a trattare lo cerca con la lotta e non chiedendo elemosine ai politicanti legati alla classe dominante.
L’impostazione dell’assemblea del 26 agosto ha ricalcato, pedissequamente, la linea perdente di CGIL-CISL-UIL, che dirottano la volontà di lotta dei lavoratori e lavoratrici verso pratiche estenuanti di “tavoli concertativi”, con l’unico scopo di demoralizzare i lavoratori.
Così si è persa un’occasione di approfondimento analitico e di messa a punto di forme di lotta per piegare la volontà della direzione di Meridiana, per fornire, invece, una passerella a Giovannelli ed a Scanu. Giovannelli ha ribadito che bisogna tener conto delle esigenze di bilancio dell’azienda, il che significa cassa integrazione e licenziamenti per i lavoratori; Scanu, dichiarando che la classe dirigente sul caso Meridiana è inadempiente, si è dato la zappa sui piedi, in quanto lui stesso fa parte, seppur a livelli bassi, da politicante appunto, della classe dirigente. Ma i due, di fronte alla richiesta di un intervento per far ammettere i “rappresentanti” dell’USB al tavolo concertativo hanno risposto picche: “la questione non è di loro competenza”. L’ex democristiano Scanu, ora deputato PD, si è impegnato per far arrivare in Sardegna il presidente della commissione trasporti del Parlamento. Così si potrà continuare a vendere fumo, ma noi non lo permetteremo.
Lavoratrici e lavoratori di Meridiana non è questa la strada da seguire. Il Partito Comunista dei Lavoratori sezione di Olbia ed il Coordinamento regionale del partito in un volantino del 23 dicembre del 2008 intervennero chiarendo ai lavoratori quali fossero gli obiettivi dell’AGA Khan:
“Gli obiettivi speculativi dell’Aga Khan sono chiarissimi: utilizzare la Meridiana (e i soldi pubblici ad essa destinati) per risanare le casse di Eurofly, altra compagnia del Gruppo Meridiana controllata dal principe multimiliardario, operazione che ricadrà sulle spalle dei 150 lavoratori che verranno licenziati o su tutti i dipendenti a cui verrà ridotto pesantemente il salario. E’ la stessa logica infame che sta dietro a tutti i giochi di potere dei grandi capitalisti, come è stato per Alitalia. Queste squallide operazioni industriali sono frutto di un capitalismo in crisi e in decadenza, in cui i capitalisti agiscono soltanto per il loro profitto, anche a costo di mandare in rovina i lavoratori. Solo in Italia sono previsti, con questa crisi economica impressionante, 500.000 cassa integrati nei prossimi mesi. E’ chiaro che di fronte alla catastrofe economica e all’avidità dei padroni, compreso l’Aga Khan, non ha senso continuare a trattare al ribasso e firmare accordi-bidone: soltanto con la lotta potete fermare l’arroganza padronale e contrastare lo spettro dei licenziamenti, del ribasso salariale o dell’aumento dei carichi di lavoro! ”. Nel volantino venivano proposte:
. - Una piattaforma di lotta determinata e ad oltranza per scongiurare il rischio dei licenziamenti e della diminuzione dei salari; i sindacati non devono firmare nessun accordo bidone con l’azienda!
- L’apertura dei libri contabili delle altre aziende del Gruppo Meridiana a tutti i lavoratori e sindacati, per smascherare le squallide operazioni finanziarie dell’Aga Khan
- La nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo dei lavoratori della Meridiana e di tutte le aziende in crisi e che licenziano
- L’unità di lotta con tutti i lavoratori, la creazione di un Coordinamento sardo dei delegati di tutte le aziende in crisi e che licenziano, come primo passo per unificare le lotta.”
Su questa stessa linea continuiamo a muoverci.
Lavoratrici e lavoratori di Meridiana riprendete la lotta nelle vostre mani! Quando lottate con spirito di indipendenza siete tutto, mentre il padrone, i manager, i politicanti, i burocrati sindacali e gli aspiranti tali sono solo delle nullità. Con la vostra forza, la vostra intelligenza e la vostra determinazione potete piegare il padrone.
Partito Comunista dei Lavoratori per la IV internazionale- Coordinamento sardo
28 agosto 2013