Dalle sezioni del PCL
CRISI PALMERA: VIA I PADRONI, SI NAZIONALIZZI LA FABBRICA SOTTO CONTROLLO OPERAIO!
20 Marzo 2007
La sezione olbiese del movimento costitutivo del Partito comunista dei Lavoratori esprime la massima solidarietà e il massimo sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori della Palmera in crisi e alla loro lotta. Il nostro partito denuncia le responsabilità del padronato nella crisi e il carattere concertativo e collaborazionista dei sindacati confederali.
La crisi del polo industriale del nord Sardegna è la crisi del capitalismo italiano e della classe borghese; la responsabilità di tale crisi è da attribuirsi unicamente alle scelte sbagliate di quest’ultima, basate unicamente sul profitto individuale e pertanto denunciamo la messa in cassintegrazione di decine di operai (approvata dai sindacati concertativi), preludio, come tutti sanno, al licenziamento. Come al solito, sono sempre i lavoratori a pagare le conseguenze degli errori dei loro padroni e della crisi del capitalismo! La lotta dei lavoratori della Palmera deve essere connessa alle lotte di tutti i lavoratori delle aziende in crisi, alla lotta contro lo scippo del Tfr, contro le leggi precarizzanti (sia quelle del centrodestra che quelle del centrosinistra), contro la finanziaria della confindustria e dei banchieri e per una vertenza generale sul mondo del lavoro che unifichi tutte le lotte della classe lavoratrici, per dire basta ai sacrifici sempre a senso unico!
Indicando nella lotta il mezzo per portare avanti le richieste degli operai, rivendichiamo:
- LA FINE DELLE POLITICHE CONCERTATIVE E DEI COMPROMESSI A RIBASSO PER GLI OPERAI.
- L’ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO DEI LAVORATORI PRECARI E CASSINTEGRATI.
- LA NAZIONALIZZAZIONE SENZA INDENNIZZO AI PADRONI E SOTTO CONTROLLO OPERAIO DELLA PALMERA E DI TUTTE LE AZIENDE IN CRISI E CHE LICENZIANO;
- IL COLLEGAMENTO DELLE LOTTE DEI LAVORATORI DI TUTTE LE INDUSTRIE IN CRISI, IN PARTICOLARE NEL NORD SARDEGNA.








