Dalle sezioni del PCL
GENOVA : 1^ BOLLETTINO FINCANTIERI DI MARZO 2013
" LOTTA DI CLASSE " , Genova - S.Ponente, 15/03/13
16 Marzo 2013
“ L' emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi!! “ (K.Marx)
EDITORIALE:
TOCCA AI
LAVORATORI COSTRUIRE UN'
ALTERNATIVA, IN PIENA AUTONOMIA
DAI PARTITI PADRONALI E DAI COMICI GURU
Le elezioni hanno visto il successo di un vecchio miliardario imbroglione (Berlusconi) e soprattutto di un comico guru milionario (Grillo).
Grillo propone tra le altre cose (in sintonia con il progetto del padrone milionario Casaleggio) l'abolizione pura e semplice del sindacato (“roba dell'800”), proprio nel momento della massima aggressione padronale contro il lavoro e i diritti sindacali. Che a Parma, dove governa, alza le rette di asili e mense per pagare gli interessi alle banche. Che rivendica licenziamenti di massa nel pubblico impiego e la riduzione di tutte le pensioni per ridurre le tasse ai padroni (con l’abolizione dell ‘IRAP).
Perché tanti giovani, tanti lavoratori, tanti precari, sbagliando clamorosamente, hanno finito con l'affidarsi a un guru milionario che non ha nulla a che spartire con i loro interessi? Perché si sono sentiti privi di riferimenti, rappresentanza, prospettive,dentro la crisi sociale più drammatica del dopoguerra.
Per anni tutti i governi (Prodi, Berlusconi, Monti) hanno colpito i lavoratori per conto degli industriali e dei banchieri. Tutti i partiti dominanti, di ogni colore (dal PD al PDL) hanno servito gli interessi dei capitalisti da cui sono finanziati - basta vedere i loro bilanci - contro i lavoratori, i precari, i disoccupati. Ma soprattutto le sinistre sindacali e politiche che avrebbero dovuto difendere i lavoratori, li hanno abbandonati a loro stessi.
La direzione della CGIL ha prima concertato coi governi di Centrosinistra le politiche antioperaie, e poi ha consentito al governo Monti le peggiori misure contro lavoro e pensioni (pur di coprire il PD di Bersani).
Le sinistre cosiddette “radicali” prima hanno votato (unite) guerre e sacrifici in cambio di ministeri nei governi di centrosinistra e poi hanno finito col rifugiarsi (divise) sotto il comando del PD o dei pubblici ministeri (Ingroia), sino a cancellare l'autonomia delle ragioni del lavoro e la propria stessa riconoscibilità elettorale.
C'è da stupirsi se una disperazione sociale, allo sbando, si affida al primo ciarlatano, magari ottimo comiziante, e pure “simpatico” ?
Ricostruire una rappresentanza indipendente del lavoro, per un'alternativa alla dittatura degli industriali e delle banche: questa è la vera necessità. Unire lavoratori, precari, disoccupati in una mobilitazione straordinaria; perchè senza di questo le condizioni sociali di milioni di lavoratori e di giovani continueranno a peggiorare.
Perché il sistema capitalistico non ha più niente da offrire ma solo da togliere, chiunque governi (Berlusconi, Monti, Bersani... o Grillo - Mov.5Stelle).
Solo i lavoratori possono costruire, con la propria forza, un'alternativa vera, imponendo un proprio governo che rovesci il capitale finanziario e riorganizzi alla radice l'intera società.
Senza una lotta per questa prospettiva, i lavoratori resteranno divisi, senza difese e senza risultati. E nella loro disperazione inzupperanno il pane, a proprio vantaggio, padroni e truffatori di ogni specie.
Ricostruire tra i lavoratori la coscienza dei propri interessi, della propria forza, della necessità di una soluzione anticapitalista, è la ragione d'essere del Partito Comunista dei Lavoratori
(PCL).
E’ solo per questo che ci siamo presentati alle elezioni, ed è solo per questo che una sia pur modesta avanguardia di lavoratori e giovani ha sostenuto le nostre liste.
Siamo l' unico partito della sinistra che non si è mai compromesso con politiche antioperaie, che non si è mai subordinato al PD, ai magistrati, ai comici guru...
L'unico che si batte, in ogni lotta, per una prospettiva di governo dei lavoratori e di rivoluzione sociale: la sola rivoluzione vera per eliminare sfruttamento, miseria, disoccupazione e corruzione.
ECHI :
COME VOLEVASI DIMOSTRARE
Come temevamo, all' incontro del 15 Febbraio dedicato al futuro del cantiere di Sestri Ponente, l' Azienda ha cercato di far passare la stessa linea già adottata a Castellammare. In sostanza, ha cercato di imporre uno schema di gestione degli orari che aumenta di fatto la flessibilità, in maniera arbitraria. Inoltre ha riproposto il discorso degli esuberi (almeno 300) e del ridimensionamento strutturale e definitivo degli organici. Il tutto senza nessuna certezza sui futuri carichi di lavoro per il cantiere genovese. Per ora i sindacati hanno respinto in maniera unitaria queste proposte, ma è bene stare in guardia, in quanto Fiom-Fim-Uilm e Ugl hanno tutti firmato l'accordo per Cast.re e, nel caso di Fim-Uilm-Ugl, avevano firmato l'accordo separato del 5 Dicembre 2012, che i lavoratori avevano poi respinto con le lotte.
BILANCIO FINCANTIERI : INGENTI GUADAGNI PER I PADRONI , PIU' SACRIFICI PER GLI OPERAI
La dirigenza Fincantieri ha di recente annunciato il bilancio del 2012: ricavi complessivi per 2,38 miliardi di euro, un margine operativo lordo di 137 milioni ed utili per 15 milioni. Come i lavoratori di Fincantieri ed Indotto sanno bene, questi dati sono la conferma che la dirigenza sta scaricando i costi della crisi di sovrapproduzione nel settore della cantieristica sulle spalle di migliaia di lavoratori, che pagano attraverso perdita di diritti, salari, aumento della cassa integrazione, appalti al ribasso, ristrutturazioni degli impianti con massicci licenziamenti. E l'ultimo accordo firmato per il cantiere di Castellammare, è l'ennesima prova di ciò. Per tutto questo, le forze sindacali principali (Fiom-Fim-Uilm e Ugl) hanno delle gravi responsabilità, chi più chi meno, e le dichiarazioni dell’amministratore Bono (fonte “La Repubblica” del 27-02-2013), non lasciano dubbi al riguardo: «Questi risultati, insieme al piano di riorganizzazione condiviso con i Sindacati, ci fanno guardare con più ottimismo al futuro». Non c'è dubbio: sarà un futuro roseo per gli azionisti, mentre sarà nero per i lavoratori.
SOLO LA LOTTA DURA PAGA
Dinanzi a questo scenario, come Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) denunciamo lo scandalo di queste ingenti cifre che ingrassano sempre più i portafogli dei ricchi borghesi, condanniamo le responsabilità oggettive delle burocrazie sindacali di Fim, Uilm, Ugl e Fiom contro il mondo operaio e proponiamo ai lavoratori di lottare, uniti e decisi, per la suddivisione tra tutti i lavoratori potenziali, attualmente occupati o disoccupati, del lavoro disponibile a parità di salario; per un recupero su salari e pensioni attraverso l’aumento di almeno 300 euro netti mensili; per un salario minimo intercategoriale di almeno 1500 euro, totalmente detassati; per l’ esproprio, senza alcun indennizzo, delle aziende che licenziano, inquinano o sfruttano lavoro nero e la loro nazionalizzazione sotto il controllo dei lavoratori; per la formazione di un grande fronte unico di lotta fra tutte le vertenze in crisi (Fincantieri, Fiat, Alcoa, Ilva, Ikea, ecc.) che porti alla costruzione di una grande mobilitazione che sappia dire basta a tutte queste misure di tagli e sacrifici. Solo scioperi, assemblee partecipative ed occupazioni possono marcare una linea di difesa contro l’offensiva padronale. Solo la lotta dura paga!
EX CANTIERI BAGLIETTO DI VARAZZE: TANTE PAROLE E NIENTE FATTI
Dopo tre anni, gli ex Cantieri Baglietto di Varazze, in provincia di Savona, sono ancora in una situazione di incertezza e confusione: infatti è stata recentemente sospesa la procedura di cessione dei Cantieri al gruppo Overmarine della famiglia Balducci, e si fa strada da tempo l'ipotesi dello “spezzatino”, che si è iniziato a concretizzare con la recente cessione del marchio e del sito produttivo di La Spezia al Gruppo Gavio. E così, dopo 35 mesi di cassa integrazione, ancora nessuna certezza sul futuro per i 28 lavoratori dei Cantieri. Inoltre, per effetto della procedura fallimentare, le attrezzature e l'area produttiva del piazzale antistante ai Cantieri furono vendute, un anno e mezzo fa, alla Azimut che allora si era impegnata ad assumere i lavoratori e a riprendere l'attività produttiva. E che poi si è rimangiata le promesse.! Se non arriveranno risposte positive nei prossimi giorni, i lavoratori e i sindacati sono pronti a nuove mobilitazioni con nuovi presidi davanti al Comune, come già fatto a Febbraio. Come PCL esprimiamo la nostra solidarietà di classe a tutti i lavoratori degli ex Cantieri Baglietto.
I NUMERI DELLA CRISI
I dati dell' ISTAT relativi al 2012, l'anno del governo Monti e dell' austerità, parlano chiaro: la disoccupazione è arrivata all' 11,7% complessivo e al 38,7% tra i giovani; i precari aumentano a 3 milioni (cioè 600mila in più del 2011), e i consumi hanno registrato un 4,3% in meno rispetto al 2011. E sono dati destinati a peggiorare quest' anno con la fine della cassa integrazione per altre centinaia di migliaia di lavoratori, e per l'aumento di tasse e costo della vita.
La conclusione è una sola: il lavoro dipendente si impoverisce sempre di più, e per i giovani è sempre più difficile costruirsi un futuro.
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