Dalle sezioni del PCL

Manifestazione contro i CPT a Bologna

COMUNICATO STAMPA di Michele Terra (MOVIMENTO PER IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI)

2 Marzo 2007

Domani saremo in piazza a chiedere la chiusura dei Cpt, contro il governo Prodi, malgrado Rifondazione Comunista che tradisce i movimenti e resta a casa.

Il movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori aderisce alla manifestazione di domani a Bologna per rivendicare l'immediata chiusura dei CPT, denunciando i gravissimi divieti imposti contro l’utilizzo di piazza Maggiore.

I Cpt con il loro portato di discriminazione etnica e di classe sono uno dei numerosi segni della sostanziale continuità tra i governi di centro-destra e di centro-sinistra. Non dimentichiamo infatti che i CPT sono stati istituiti dal primo governo Prodi, con la legge Turco-Napolitano votata anche da Bertinotti. Questa continuità anche in tema di immigrazione è tanto più accentuata oggi con l'ulteriore sterzata a destra fatta dal governo Prodi per uscire dalla crisi. Il sostegno della sinistra cosiddetta "radicale", dal PRC, al PdCI ai Verdi, appare sempre più come una disastrosa capitolazione ai diktat prodiani e il loro abbandono delle ragioni dei movimenti, non ultimo il movimento dei migranti.

È sconsolante vedere il Prc bolognese ubbidire a Prodi e rinunciare a manifestare domani contro il governo a favore della chiusura immediata dei lager per immigrati, ci si augura che i militanti di base del Prc siano più saggi dei loro dirigenti e partecipino comunque al corteo, soprattutto dopo i divieti imposti dalla questura su piazza Maggiore e via Mattei.

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