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COMUNICATO STAMPA NAZIONALE PCL

9 Febbraio 2013

Il Partito Comunista dei Lavoratori davanti
a Montecitorio



Si è conclusa oggi alle 17 la manifestazione-comizio del Partito Comunista dei Lavoratori sotto Montecitorio. Di fronte ad alcune centinaia di militanti del partito Marco Ferrando ha affermato: “Siamo oggi l'unica sinistra coerente e autonoma che non ha mai tradito i lavoratori, l'unica falcemartello sulla scheda, il PCL è l'unico partito che sostiene le ragioni del mondo del lavoro e propone la Repubblica dei Lavoratori. Solo la rivoluzione può cambiare le cose”

Si è tenuta oggi pomeriggio di fronte alla Camera dei Deputati - a piazza Montecitorio - la manifestazione-comizio del PCL.
Dal palco, di fronte ad alcune centinaia di militanti del Partito Comunista dei Lavoratori, sono intervenuti tra gli altri: Luigi Sorge, candidato alla presidenza della Regione Lazio per il PCL; Francesco Doro, membro del comitato centrale della FIOM; Franco Grisolia, della direzione del PCL e dirigente nazionale CGIL; Eva Matassini del Collettivo Studentesco Rivoluzionario fiorentino; Leila Pereira, presidente Associazione Libellula.
Nel suo intervento Marco Ferrando ha sostenuto: “Il Partito Comunista dei Lavoratori è oggi l'unica sinistra coerente ed autonoma che non ha mai sostenuto e votato politiche antioperaie e antipopolari, l'unica falcemartello sulla scheda. Siamo i soli che non si sono svenduti ai liberali del PD, come SEL che, malgrado l'accordo Bersani-Monti, spera ancora in qualche entratura ministeriale; mentre gli ex ministri Ferrero e Diliberto, nel disperato tentativo di rientrare in parlamento, hanno sciolto i propri partiti nella lista liberalquesturina dei magistrati Ingroia-Di Pietro-De Magistris, che sono così di “sinistra” e “garantisti” che ora vogliono addirittura abolire i processi d'appello.
“Il Partito Comunista dei Lavoratori” - ha continuato Ferrando - “rivendica apertamente un programma anticapitalista: per la nazionalizzazione – senza indennizzo - delle grandi industrie che licenziano o inquinano a partire dalla Fiat e dall'Ilva; per la nazionalizzazione tramite esproprio – salvaguardando i piccoli risparmiatori - del sistema bancario e l'annullamento del debito pubblico verso gli istituti di credito sia italiani che esteri; per l'indipendenza dello stato italiano dalla chiesa e per una piena laicità delle istituzioni intendiamo abrogare il concordato tra Italia e Vaticano, espropriando lo Ior ed aprendo i suoi libri contabili”.
“Vogliamo che la terza repubblica” - ha concluso Ferrando - “sia la Repubblica dei Lavoratori, per una svolta di classe della politica italiana, perché solo la rivoluzione può cambiare le cose”.

Ringraziando per l'attenzione, porgiamo i più cordiali saluti.

Roma, 9 febbraio 2013

p. Ufficio Stampa Pcl
Michele Terra

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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