Dalle sezioni del PCL
I SINDACATI MORALIZZATORI SONO DEMORALIZZANTI
28 Febbraio 2007
La grande macchina di burocratizzazione sindacale, apre in provincia di brindisi una tra le ferite piu dolorose del sindacato confederale,di fronte ad una società devastata dalla precarietà anche i sindacati si adeguano al passo,offrendo ai propri lavoratori,(collaboratori dei servizi e delegati di categoria che svolgono servizio di assistenza nelle leghe) contratti precari strettamente a tempo determinato o a termine di tre, quattro mesi nell’arco dell’anno.
Valorizzando in tutto e per tutto il mondo del volontariato (come dicono gli alti dirigenti), che in realtà si trasforma in lavoro nero.
Si evince da questa drammatica realtà,quanto sia alto ed insopportabile il ricatto occupazionale, che vede molti giovani (aspiranti sindacalisti) convivere in prima persona con la fobica minaccia padronale ovvero: o accetti oppure avanti il prossimo precario in attesa.
Il tutto decorato dal piu ignobile sistema di raccomandazione politica,e parentale.
Anche in questo caso vince chi ha la famiglia piu lunga o prestigiosa,allo scadere dei mandati i genitori lasciano in eredità il posto ai figli.
Con grande amarezza da queste cime tempestose non si esime neppure il primo sindacato italiano confederale, la CGIL che in provincia di BRINDISI detiene il primato di collaboratori a termine e volontari (o lavoratori in nero).
I sindacalisti precari figli della rivoluzione mancata lavorano per la causa anche 12 ore al giorno ovviamente,rigorosamente gratis.
La certezza è che i sindacati moralizzatori, nelle fabbriche, nelle aziende e nei posti di lavoro in genere cercano di rappresentare i lavoratori mentre abusano dei propri collaboratori, complimenti un altro punto da segnare a favore della degenerazione della sinistra tradizionale, che da tempo ha tradito il movimento operaio.








