Dalle sezioni del PCL
IL NS PUNTO DI VISTA SULLE TENSIONI DI QUESTA MATTINA
Insulti tra studenti e operai edili iscritti nei sindacati confederali
12 Dicembre 2012
Oggi in contemporanea allo sciopero nazionale della scuola contro il Governo Monti e la sua politica "lacrime e sangue", a Genova hanno manifestato anche i lavoratori edili iscritti ai sindacati confederali, ma per tutt'altre ragioni ed esattamente contrapposte ai primi, quelle di sollecitare l'attuale Governo e l' amministrazione regionale a sbloccare i finanziamenti x le grandi opere(Tav, Gronda e Terzo Valico)..... Inevitabili le proteste degli studenti e del Comitato No Tav locale !
Le tensioni che ci sono state tra operai e studenti al momento dell’incontro tra il corteo degli edili in favore delle Grandi Opere (Terzo Valico e Gronda) e quelli di medi e universitari, in particolar modo rappresentati da UDS e Rete Universitari Precari (Re.UP), è a dir poco scandaloso.
Scandaloso perché mostra come la cecità e l’opportunismo di certe burocrazie sindacali nostrane sia capace di riuscire a mettere in contrasto le rivendicazioni di due componenti di quello che dovrebbe essere un unico fronte contro la crisi economica e contro il sistema capitalistico che sfrutta allo stesso modo operai, precari, studenti, disoccupati e pensionati.
Attente solo al loro giardino, queste burocrazie sindacali si adeguano e piegano la testa di fronte al ricatto occupazionale padronale non comprendendo che la difesa di certi progetti utili solo al profitto di pochi imprenditori e speculatori creino in realtà ben più danni e illusioni che soluzioni.
Non stupisce una simile presa di posizione da parte di sindacati come CISL e UIL che ormai siamo abituati a sentir schierati dalla parte dei padroni e strumentalizzare i lavoratori per potersi sedere al tavolo concertativo in cui svendere i diritti e i salari degli stessi operai. Non stupisce nemmeno più la presenza delle bandiere della CGIL che quello stesso giorno, attraverso la FIOM, avrebbe dovuto scioperare e manifestare assieme agli studenti per i fatti dell’ILVA di Taranto. Non solo la FIOM ha ritirato lo sciopero accontentandosi e vendendo come una vittoria il decreto farsa che ha permesso di portare avanti la produzione dello stabilimento tarantino senza nessuna concreta garanzia per quello che riguarda gli standard ambientali e di salute per operai e cittadini, ma la CGIL attraverso la categoria degli edili ha scatenato i propri iscritti contro gli studenti che si oppongono ai mostri del profitto per il semplice fatto che essi, dai loro microfoni, abbiano detto la verità.
Vendendo quelle grandi opere come garanzia di lavoro ingannano i lavoratori e dividono il fronte che dovrebbe sfruttare la sua forza per abbattere il sistema, mettendo al servizio del profitto, delle speculazioni e della distruzione dell’ambiente la forza lavoro “usa e getta” illusa di poter uscire dalla crisi con questi specchietti per le allodole.
La nostra solidarietà va agli studenti e precari aggrediti ma anche ai lavoratori strumentalizzati dalle burocrazie sindacali asservite al sistema e ormai parte integrante di esso, limite delle potenzialità rivoluzionarie di una classe ormai irrequieta e in grado di percepire il fallimento di questo sistema sociale ed economico sulla propria pelle.
Ci auguriamo che i lavoratori comprendano, e lotteremo sempre per questo, che l’unica soluzione alla crisi, alle continue cassintegrazioni, chiusure, delocalizzazioni e licenziamenti necessita di una svolta sindacale rivoluzionaria che ponga al centro della lotta la rivoluzione dei rapporti di proprietà dei mezzi di produzione e la socializzazione di questi, rilanciando occupazioni, espropri e autogestioni coordinate da un piano economico nazionale ed internazionale; una lotta sindacale che smetta di nicchiare con gli interessi del profitto e dei padroni ma che finalmente ponga la necessità di una rivoluzione dei lavoratori e degli sfruttati per renderli artefici e padroni della società intera.