Dalle sezioni del PCL
NO ALLO SPEZZETTAMENTO DI FINMECCANICA !!
27 Novembre 2012
Dopo le vicende giudiziarie che hanno travolto l'ex presidente di Finmeccanica P.Guarguaglini e i suoi collaboratori più stretti (moglie compresa) e quelle più recenti che hanno riguardato il nuovo Consiglio di Amministrazione per corruzione e tangenti circa la fornitura di commesse milionarie all'estero, si torna a parlare di Finmeccanica. Non per motivi giudiziari, ma per l'annunciato piano di risanamento aziendale che, per far fronte all'ingente indebitamento di 3,4 miliardi di euro, prevede pesanti dismissioni all'interno del settore civile e un'operazione di fusioni in quello militare. Nel dettaglio, si parla di possibile vendita di aziende del settore civile come Ansaldo Energia, Ansaldo STS, Ansaldo Breda, Breda Menarini Bus, e di fusione in un' unica Azienda industriale di Selex Sistemi Integrati, Selex Galileo e Selex Elsag, tutte aziende che operano sia nel civile sia nel settore difesa e sicurezza.
Per i settori aerospaziale e aeronautico (Augusta Westland e le tre componenti di Alenia) è prevista una sostanziale riduzione degli investimenti per ricerca e sviluppo, da sempre vitali per lo sviluppo di queste aziende.
Tutto ciò avviene dopo che il Ministero del Tesoro, principale proprietario di Finmeccanica,aveva già ceduto, di recente, il 45% di Ansaldo Energia ai privati di First Reserve, con l'intento di scaricare su Ansaldo Energia buona parte del proprio debito.
Non sfugge a nessuno, che ci troviamo di fronte ad un'operazione di svendita ai privati del principale Gruppo industriale del Paese dopo Fiat, che conta complessivamente circa 70mila lavoratori, di cui circa 16mila sono ingegneri.
Non a caso, grandi gruppi mondiali come Mitsubishi e Siemens e vari hedge funds si sono già fatti avanti con offerte di acquisto di rami d'azienda. A tutto ciò si accompagna il potenziale tremendo impatto in termini di perdita di posti di lavoro, in una situazione già profondamente segnata dalla crisi economica internazionale.
Già il 9 Marzo scorso e il 15 Giugno, i lavoratori e le lavoratrici di Finmeccanica, a Genova e in altre città-siti del Gruppo, si erano mobilitati con scioperi e manifestazioni molto partecipate, per affermare l'ennesimo no ad ogni ipotesi di privatizzazione e spezzettamento industriale.
Stamattina nuovo sciopero di 4 ore con corteo molto partecipato, che dal sito di Ge-Campi si è concluso in v.Fieschi, sotto il palazzo della Regione.
E' in corso, da mesi, una lotta molto difficile perchè da una parte vi è il governo Monti, che gode del sostegno ampio dei principali partiti della borghesia italiana – PD, PDL e Terzo Polo – che è da tempo impegnato a privatizzare e svendere tutto ciò di cui lo Stato può sbarazzarsi e che sia di qualche interesse ai mercati, e dall'altra parte c'è il fronte dei lavoratori, con le loro ragioni, ma guidati da burocrazie sindacali che, a giorni alterni lottano o concertano al ribasso, in base ai vari dicktat che ricevono dai vari partiti filoborghesi che conosciamo, più o meno grandi, più o meno inseriti nei palazzi romani, più o meno radicati sui territori : dal PD fino alla FdS, passando per la SEL di Vendola. In una situazione simile non sarà facile per i lavoratori riuscire a difendere il proprio posto di lavoro, che diventa anche difesa di un patrimonio industriale che deve restare unito e non spezzettato, e radicato in Italia e non delocalizzato all'estero.
Noi del PCL cercheremo di dare il nostro contributo in sostegno alla causa dei lavoratori.
A tutti i lavoratori di Finmeccanica va la nostra solidarietà di classe.