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Il 24 novembre fare come gli operai del Sulcis, una vera giornata di lotta contro il governo Monti, i partiti che lo sostengono PDL-PD-UDC, la giunta Cappellacci e contro la burocrazia sindacale.
21 Novembre 2012
Il potere dei grandi industriali, dei banchieri e dei pescicani della finanza, del governo Monti e della giunta Cappellacci regge solamente perché la burocrazia sindacale divide le lotte dei lavoratori in singole vertenze che portano alla sconfitta. La burocrazia sindacale in particolare quella di Cisl e Uil, seguita dai vertici della CGIL, ha fatto di tutto per far accettare ai lavoratori del settore privato e pubblico licenziamenti, cassa integrazione, riduzione dei salari, i vergognosi contratti di solidarietà, tagli sciagurati a scuola, sanità e assistenza sociale mentre la grande borghesia in questa crisi si è arricchita spudoratamente. Le grandi banche italiane quest’anno hanno distribuito stipendi e bonus ai loro super-manager per una cifra pari a 134 milioni di euro (fonte Sole24ore, pg.24 venerdì 2 novembre):
Intesa S.Paolo 28,3 milioni; Mediobanca 20,8 milioni; Uni-Credit 18,7 milioni; Banco Popolare 18,2 milioni; Ubi Banca 13,4 milioni; Monte dei Baschi di Siena ( la banca amica di Bersani e di Dalema) 13,2 milioni; la BPM 11,1 milioni; la Banca popolare dell’Emilia 10,7 milioni.
Alla burocrazia sindacale l’oligarchia finanziaria ha affidato il compito di accreditare l’idea che prima o poi la ripresa verrà e si ritornerà alla “normalità”. Questa è una menzogna gigantesca. La “normalità” sarà quella dei bassi salari, del lavoro precario, dell’assenza dei diritti e di una grande disoccupazione permanente per ricattare quelli hanno un lavoro con uno stipendio da fame. La “normalità” è quella della polizia e dei carabinieri che pestano operai e studenti. Perciò diventa urgente e necessario organizzare i gruppi di difesa dei lavoratori e degli studenti centralizzati in un coordinamento generale. Quanto più le lotte si estenderanno e si radicalizzeranno, tanto più la repressione si farà acuta tanto più dobbiamo essere forti e organizzati per respingerla. Perciò ai poliziotti iscritti alla CGIL poniamo una domanda: con chi state con i banditi dell’oligarchia finanziaria o con chi lotta per difendere il proprio lavoro? o con chi lotta per averlo, con chi difende la scuola e la sanità pubbliche. Nelle crisi rivoluzionarie anche negli apparati repressivi si aprono delle crepe. I bolscevichi non avrebbero preso il potere se i centomila soldati della guarnigione di Pietroburgo non si fossero schierati con la rivoluzione. In Spagna nel 1936 una parte della Guardia Civil si schierò con i lavoratori anarchici.
Come Partito Comunista dei Lavoratori, proponiamo di trasformare il 24 Novembre in una vera giornata di lotta, uniamoci tutti (operai, studenti, disoccupati ecc) per contestare la burocrazia sindacale, per conquistare il diritto di parola sul palco dei burocrati. I burocrati sindacali, il cui stipendio è fatto con i soldi dei lavoratori, sparano le loro menzogne, le loro formulette politico-sindacali sui giornali, in televisione mentre alle avanguardie della lotta è negato il diritto di parola. Questa vergogna deve finire. Il 24 novembre conquistiamo il palco. Ai componenti del servizio d’ordine della burocrazia sindacale diciamo non comportatevi come gli sbirri.
Facciamo come i lavoratori del Sulcis: industriali, banchieri, vertici corrotti degli apparati della repressione, politicanti del PDL, del PD e dell’UDC il vostro destino è la fuga in elicottero.
Partito Comunista dei Lavoratori per la IV internazionale
Coordinamento regionale








