Dalle sezioni del PCL
GENOVA : 2^ BOLLETTINO FINCANTIERI DI OTTOBRE
" LOTTA DI CLASSE " - FINCANTIERI-S.PONENTE - 23 OTT. 2012 "L' emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi " (K.Marx)
24 Ottobre 2012
EDITORIALE :
OCCUPARE LE AZIENDE CHE LICENZIANO, BATTERSI PER LA LORO NAZIONALIZZAZIONE, SENZA INDENNIZZO E SOTTO CONTROLLO OPERAIO
E' necessaria una svolta unitaria e radicale di lotta sul fronte delle fabbriche in crisi.
Fiat, Alcoa, Alitalia,Ilva,Carbosulcis,....
L'Italia è percorsa in questi anni di crisi capitalista da una miriade di vertenze a difesa del lavoro. Ovunque padroni che hanno incassato per anni o decenni fior di soldi pubblici dallo Stato e dalle amministrazioni locali, buttano sulla strada i propri dipendenti, mentre il (loro) governo taglia gli ammortizzatori sociali, i servizi, il welfare,... per pagare gli interessi sul debito alle banche.
E' intollerabile.
Purtroppo non esiste ad oggi una risposta adeguata a questo livello drammatico di scontro. Anzi, proprio la complicità o la remissività sindacale ha favorito l'assalto padronale.
CISL e UIL si sono asservite a Marchionne.
I vertici della CGIL si distinguono sul piano della “critica” e della “denuncia”, ma sono preoccupati di evitare una mobilitazione sociale reale che possa spiazzare Bersani, sostenitore di Monti, come si è visto sulle pensioni e sull'art. 18: col risultato di contribuire, dietro il paravento di iniziative di facciata, all'isolamento e alla sconfitta delle lotte di resistenza.
La stessa direzione della FIOM, che pur ha contestato l'aggressione dei padroni e del governo, ha scelto di evitare l'unificazione e la radicalizzazione dello scontro di fabbrica: a partire da quella mancata occupazione di Fiat Termini Imerese che, due anni fa, ha dato di fatto il lasciapassare all'attacco generale di Marchionne, stabilimento per stabilimento, con una sconfitta pesante per i lavoratori e per la stessa FIOM.
E non solo alla Fiat.
La recente espulsione del segretario nazionale S.Bellavita (esponente della rete 28 Aprile, la sinistra interna) dal Comitato Centrale della FIOM, reo di aver espresso giudizi contrari alla linea di Landini e Airaudo, rappresenta un nuovo spostamento a destra del principale sindacato metalmeccanico italiano.
Un ruolo non secondario in questa svolta deve averlo ricoperto la prospettiva delle elezioni del 2013: con la candidatura di Vendola alle primarie del centrosinistra, probabilmente ci si illude che un futuro governo PD-SEL potrebbe difendere gli interessi dei lavoratori, dimenticandosi che chiunque sarà a governare dovrà farlo rispettando l'agenda fissata da Monti e dalla BCE
Una resistenza in ordine sparso, fabbrica per fabbrica, moltiplica le sconfitte.
E' quindi necessaria una svolta unificante, una svolta che unifichi tutte le lotte di resistenza a livello aziendale,
attorno a una comune forma di lotta e a comuni rivendicazioni. Solo opponendo alla forza e all'unità del fronte padronale una forza unitaria uguale e contraria è possibile ribaltare la situazione e aprire uno scenario nuovo. Va avanzata la parola d'ordine della occupazione operaia di tutte le aziende che licenziano e colpiscono i diritti sindacali. Occorre coordinare nazionalmente il movimento di occupazione ed organizzare a suo sostegno una cassa nazionale di resistenza.
Va rivendicata la nazionalizzazione di queste aziende, senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori: se i padroni licenziano gli operai e li espropriano dei propri diritti, gli operai hanno il diritto di battersi per l'esproprio dei padroni.
Va rivendicata la riduzione generalizzata dell'orario di lavoro a parità di paga, per la ripartizione del lavoro tra tutti, in modo che nessuno ne sia privato. Perchè la crisi del capitale non può essere scaricata sul lavoro, ma va fatta pagare ai capitalisti salvando il lavoro.
Sono obiettivi e proposte “radicali”? Sì, quanto radicale è l'aggressione dei padroni e del loro governo. Solo se il movimento operaio si pone allo stesso livello della radicalità dei padroni si può riaprire la partita.
L'alternativa è una retrocessione senza fine.
Ma questa svolta di lotta e di obiettivi richiede una svolta generale di programma del movimento operaio, su un terreno apertamente anticapitalistico e rivoluzionario.
Il capitalismo è fallito. Il riformismo anche.
Solo un governo dei lavoratori che rovesci la dittatura degli industriali e dei banchieri, può salvare il lavoro e la sua dignità.
Ricondurre ogni lotta a questa prospettiva di liberazione è la ragione fondante del Partito Comunista dei Lavoratori.
ECHI :
STATO DI AGITAZIONE PERMANENTE NELLO STABILIMENTO ISOTTA FRASCHINI
In seguito allo sciopero dei lavoratori di Isotta Fraschini attuato il 16 Ottobre, Fincantieri ha deciso di non corrispondere ai lavoratori il premio di programma legato alla commessa LCS imputando loro il ritardo nella realizzazione della commessa. I lavoratori ribattono che tale ritardo non è imputabile a loro ma è conseguenza di un'organizzazione aziendale inefficiente e lacunosa, condizione già in passato denunciata in più occasioni, e divenuta col passare del tempo ancora più grave. Per questo i lavoratori, dal 17 Ottobre, hanno intrapreso uno stato di agitazione permanente allo scopo di costringere l'Azienda a migliorare l'organizzazione del lavoro, per una maggiore qualità ed efficienza.
SETTORE DELLA VIGILANZA PRIVATA :
DA 4 ANNI SENZA RINNOVO DEL CCNL
Si tratta di un settore che conta circa 40 mila addetti, suddivisi in più ambiti lavorativi: vigilanza nei porti, aeroporti, nei centri commerciali, nei cantieri o stabilimenti industriali (es. quelli di Fincantieri), davanti ai Palazzi di Giustizia o altre Sedi Istituzionali, fino alle più conosciute guardie giurate che svolgono servizio di vigilanza presso gli Istituti di Credito o nel trasporto di valori.
Stiamo parlando di lavoratori che molto spesso operano anche di notte, e che a malapena arrivano a guadagnare 1000 euro netti al mese. Il ricorso al lavoro straordinario è sempre più una necessità per molti, spesso costretti da ricatti padronali.
Sono 4 anni che i lavoratori del settore aspettano un rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, allo scopo di adeguare i salari all'attuale costo della vita: ci vorrebbero almeno 300 euro in più al mese.! Al contrario, da anni succede che Istituzioni e Privati fanno pressioni per ottenere dalle aziende del settore servizi a minor costo, svilendo così la professionalità delle Guardie Giurate.
A tutti i lavoratori del settore va la nostra solidarietà di classe.
GRECIA, PORTOGALLO, SPAGNA:
CRESCONO LE LOTTE CONTRO LA CRISI
Il 18 Ottobre, in Grecia, si è svolto il quarto sciopero dall'inizio dell'anno, ancora una volta contro la crisi capitalista e i suoi effetti, vale a dire il nuovo pacchetto di tagli imposti dalla Troika e programmati dal governo Samaras: taglio degli stipendi, dei servizi pubblici, licenziamenti in massa nel pubblico impiego, e cancellazione di diritti acquisiti. Allo sciopero hanno aderito anche i liberi professionisti, i piccoli commercianti, gli impiegati e dipendenti di banche e aziende pubbliche. Durante la manifestazione ci sono stati momenti di scontro con le forze dell'ordine, in cui ha perso la vita un manifestante, colpito da infarto.
Il 15 Ottobre, in Portogallo, si è svolta una grande mobilitazione contro la nuova legge di bilancio varata dal governo che, con la scusa della crisi e del debito pubblico, prevede nuovi tagli di miliardi di euro al welfare e ai servizi pubblici, e nuovi licenziamenti nel pubblico impiego.
In Spagna, la grande manifestazione del 26 Settembre ha rappresentato un'importante risposta alle recenti manovre del governo Rajoy.
Parole d'ordine come l'opposizione alle politiche di austerity, il rifiuto a pagare il debito pubblico, la lotta contro i licenziamenti e l'aumento delle tasse, sono sempre più all'ordine del giorno.
In questi tre Paesi, molto colpiti dalla crisi capitalista, si sta diffondendo la comprensione che occorre mettere in discussione l'intero sistema capitalista, e non solo i suoi governi.
Tutto ciò fa ben sperare sulla possibilità che le lotte possano radicalizzarsi sempre di più, aprendo così la strada alle forze di avanguardia rivoluzionarie.
SABATO 27 OTTOBRE: NO MONTI DAY
Il 27 Ott. si svolgerà a Roma (partenza h.14.30 da p.zza della Repubblica) la prima manifestazione nazionale di opposizione al governo Monti.
Noi del PCL siamo fra i promotori del “NO MONTI DAY” e lavoriamo per la creazione di un grande movimento popolare contrapposto al comitato d’affari della borghesia internazionale e alla cricca di personaggi corrotti, venduti e servili che lo circondano. Parole d’ordine come lo stop ai licenziamenti, l’aumento dei salari, la riconquista dei CCNL e dell’art.18, l’abolizione del precariato, una forte tassazione su profitti, patrimoni e rendite, una forte lotta all’evasione fiscale, la riduzione delle spese militari e l’aumento di quelle sociali, ecc.. sono esigenze per le quali occorre mobilitare le masse, allo scopo di realizzare uno o più scioperi generali per cacciare il governo Monti e aprire così una fase di trasformazione sociale.
Da Genova partiranno pullman per Roma,
per info e prenotazione posti, contattaci: