Dalle sezioni del PCL
Auditorium di Isernia e la cricca
24 Ottobre 2012
Di Pietro e Veltroni annunciano querele verso Piscicelli , per la cronaca “il napoletano alto borghese, vicino ad Alleanza nazionale, uno dei quindici costruttori scelti dalla cricca della Ferratella”.
Isernia rientra nella vicenda che coinvolge Di Pietro, per lo scandalo dello spropositato auditorium passato da 5 milioni a 55 milioni di euro, peraltro rimasto incompiuto e malfatto, finito sotto inchiesta anche per le gravissime illiceità e danni erariali, riscontrati da parte dall’autorità centrale di vigilanza dei lavori pubblici.
Di certo Di Pietro e Veltroni hanno tutto il diritto di sporgere le loro querele di fronte alle accuse circostanziate di Piscicelli e la vicenda giudiziaria ovviamente seguirà il suo corso rispetto alle responsabilità personali. Tuttavia è difficile non accorgersi di nodi politici importanti che emergono.
Lo “scandalo auditorium” si segnala non solo come uno dei tanti disastri causati dalla ex giunta comunale di destra di Isernia, ancorché ben rappresentativa della borghesia palazzinara locale. Esso è anche un risvolto di un sistema di potere nazionale del capitale. Piscicelli, in tal senso, ha ben descritto un sistema del saccheggio del denaro pubblico (e dell’ambiente) ad opera di “capitalisti palazzinari”, che ha colpito anche Isernia.
L’inchiesta sulla cricca in generale, ma ancor di più nel caso dell’auditorium di Isernia, dimostra la continuità e contiguità tra i vari governi di destra e “centrosinistra” centrali e locali che si sono succeduti, con il ruolo determinante degli ambienti del cosiddetto “Vaticano SPA” , quale minimo denominatore comune degli stessi (i famosi “gentiluomini di sua santità”).
Dal punto di vista politico, dunque, Di Pietro, l’IDV, l’ex Ds e l’ex Margherita (oggi PD) non possono lavarsene le mani così facimente.
Alcuni esempi per tutti gli altri, su cui peraltro il PCL Molise da anni insiste.
“L’interessamento del ministro Di Pietro è stato determinante – ha affermato Melogli –. Auspico di potergli presto manifestare pubblicamente la grata considerazione degli isernini »…”Desidero esprimerle – ha scritto Melogli in una lettera inviata al vice presidente del Consiglio dei Ministri, on. Francesco Rutelli – i sinceri sentimenti di gratitudine per il finanziamento dell’auditorium di Isernia (fonte: altromolise 22/10/2007) vedi allegato.
Per una volta tanto una dichiarazione dell’ex sindaco di Isernia Melogli appare sensata e veritiera.
Visto però che qualcuno potrebbe dubitarne dell’affidabilità tagliamo la testa al toro esibendo in allegato una lettera ufficiale dell’OICE, l’Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica (affiliata alla stessa CONFINDUSTRIA!), in Roma, 14 novembre 2007 AM/prot. n. 422 indirizzata proprio all’allora ministro delle Infrastrutture Di Pietro ed a Prodi, dove si segnalavano INVANO preventivamente le stesse illiceità ed opacità dell’appalto (poi verificatesi) circa la arbitraria ed illecita lievitazione da 5 milioni e 55 milioni.
Di fronte alla grande e violenta rapina sociale in atto contro le masse popolari, si risponde perciò solo con una grande rivolta sociale ed anticapitalista contro banchieri e capitalisti, e contro i loro partiti.
Anche per la buona pace degli apparati repressivi dello stato borghese: segnatamente del questore di Isernia Torre che ci vietò di tenere una conferenza stampa sulla vicenda dell’auditorium, del PM Scioli e del GIP Messa del tribunale di Isernia che ci hanno “condannati” (con provvedimenti peraltro già impugnati data la loro manifesta infondatezza e stravaganza giuridica), solo perché portavamo un cartello appeso al collo in cui si denunciava proprio “lo scandalo auditorium di Isernia”, il saccheggio del denaro pubblico e dell’ambiente, in difesa di una città violentata da cricche e comitati d’affari.
21 ottobre 2012