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PARTIAMO  DAL  NO  DI  GIOIA

11 Agosto 2012

Il PCL giudica il no espresso dai lavoratori del porto di Gioia al referendum come un fatto di straordinaria importanza e lo valuta come un momento esemplare di resistenza operaia che ha sconfitto i padroni e i loro lacchè sindacali.
Anche a Gioia si voleva fare passare la linea della tirannia padronale sull'organizzazione del lavoro.  Il no però non può restare un fatto racchiuso su se stesso.
Occorre sviluppare una vertenza di settore che unifichi i lavoratori di tutti i porti,  occorre che il movimento sindacale nel suo complesso sviluppi una lotta generale contro la crisi e per il controllo dei lavoratori sull'economia.
Occorre di più che si sviluppi una linea politica che costruisca l’unico sbocco conseguente con il nostro: quello del governo dei lavoratori.
Il PCL è l unico partito della sinistra a proporre questa prospettiva

Partito Comunista dei lavoratori sez. Reggio Calabria

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