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IL PCL PRESENTE ALLE PROSSIME ELEZIONI: IN SICILIA E ALLE ELEZIONI POLITICHE NAZIONALI

Comunicato nazionale PCL

3 Agosto 2012

Il Partito Comunista dei lavoratori(PCL) sarà presente alle prossime elezioni politiche, su basi di piena autonomia. Come già alle elezioni politiche del 2008, con la candidatura a premier di Marco Ferrando; come alle elezioni europee del 2009.
 
La grande crisi del capitalismo, il fallimento di ogni riformismo,  la distruzione sociale di conquiste e diritti in tutti i Paesi nel nome del profitto,  hanno confermato che solo l'avvento di un governo dei lavoratori può rappresentare una alternativa vera per la maggioranza della società. In Italia e in Europa.
 
L'alternativa non è tra Euro e Lira, ma tra capitale e lavoro. Non è tra “I Partiti” e gli “antipartito”( Grillo), ma tra chi sta con i padroni e chi sta con gli operai. Non è tra Unione Europea e ripiegamenti nazionalisti, ma tra capitalismo europeo e Stati uniti Socialisti d'Europa. La nostra rivendicazione dell'annullamento del debito pubblico verso le banche, e della loro nazionalizzazione sotto controllo dei lavoratori, si pone in questa prospettiva rivoluzionaria. Come la proposta centrale della ripartizione generale del lavoro, attraverso la riduzione progressiva dell'orario; e dell'annullamento di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro, varate negli ultimi 15 anni da centrodestra e centrosinistra ( IDV e sinistre “radicali” incluse).
 
Le altre sinistre (ex governative) o capitolano al PD che sostiene Monti ( SEL) o cercano l'ombrello protettivo dell'ex ministro populista Di Pietro dopo essersi alleati col PD in tutta Italia in cambio di assessori( PRC). Il loro obiettivo, come già in passato, è solo la propria salvezza istituzionale o la conquista di ruoli ministeriali, a scapito del loro stesso programma riformista.  L'obiettivo del PCL- che non ha mai tradito gli operai- è la salvezza del mondo del lavoro e delle giovani generazioni: ciò che è possibile solamente riconducendo ogni lotta immediata ( sociale, ambientale, anticlericale, antirazzista) alla prospettiva di una rivoluzione sociale; che dia il potere ai lavoratori , liberi la società dal capitalismo, costruisca un ordine nuovo.
 
Con questo stesso programma il PCL si presenterà alle elezioni regionali siciliane, primo laboratorio di quelle nazionali. Mentre SEL siciliana è divisa e paralizzata da un PD pro Lombardo, proiettato all'alleanza con la UDC di Cuffaro; mentre il PRC si subordina al trasformismo populista del vecchio sindaco democristiano Orlando, il PCL si presenterà autonomamente con un programma di classe anticapitalista: rivolto a unificare le lotte dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati siciliani contro la dittatura degli industriali, dei banchieri, e dei poteri mafiosi loro connessi. Con la candidatura a Presidente della Regione di Giacomo di Leo, lavoratore della scuola di Messina, esponente di primo piano del Comitato popolare di lotta “No Frane”.  E con l'apertura delle proprie liste a esponenti di lotte e movimenti dell'isola ( movimenti di lotta per il lavoro e a difesa di ospedali e scuole, comitati No Ponte e No Muos, reti di precari e di migranti).

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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