Rassegna stampa

Per la tutela del Tfr e delle pensioni volantinaggio alla Fincantieri e all’Arinox

Sestri Levante: Partito Comunista dei Lavoratori

8 Febbraio 2007

Sestri Levante - Questa mattina volantinaggio e raccolta firme davanti agli stabilimenti Fincantieri e Arinox di Riva Trigoso contro la riforma del Tfr e delle pensioni. L’iniziativa, con petizione a livello nazionale, è del Partito Comunista dei Lavoratori. Nel testo che sarà distribuito oggi da Andrea Botto e compagni c’è una premessa: “I lavoratori non hanno cacciato Berlusconi per continuare a fare sacrifici sotto Prodi. Gli operai di Mirafiori lo hanno detto chiaro e forte.

Chiediamo si ponga termine una volta per tutte alla negoziazione dei “sacrifici” a vantaggio del grande padronato e dei suoi profitti. Chiediamo si apra finalmente una vertenza generale su una piattaforma dei lavoratori per i lavoratori, che risponda alle esigenze della maggioranza della società. Chiediamo che tutti i sindacati, tutte le sinistre, tutte le loro rappresentanze uniscano le proprie forze attorno a questa piattaforma di lotta indipendente e di svolta. Chiediamo che da qui inizi una lotta vera per un’alternativa di società. Per la difesa del TFR: “perché è inaccettabile il sequestro di fatto del salario dei lavoratori, a esclusivo vantaggio delle banche e delle assicurazioni”. E poi: “no all’aumento dell’età pensionabile per il ritorno della previdenza pubblica a ripartizione: perché bisogna tutelare i diritti di chi ha lavorato una vita, il diritto dei giovani al lavoro e ad una pensione dignitosa. Per un forte recupero salariale del potere d’acquisto perduto:perché dopo anni di sacrifici i lavoratori non riescono ad arrivare a fine mese, mentre continuano a crescere i profitti e le rendite” Altri punti fondamentali: “Per l’abolizione delle leggi di precarizzazione del lavoro (pacchetto Treu 1997 e Legge Maroni 2003) e l’assunzione a tempo indeterminato degli attuali lavoratori precari, perché è intollerabile la condizione di precarietà di milioni di giovani supersfruttati e impossibilitati a costrursi una vita. Per un salario sociale ai disoccupati in cerca di lavoro: per sottrarre tanti giovani, soprattutto nel Sud, al ricatto della criminalità organizzata e di sfruttatori senza scrupoli”. E ancora: “Via i ticket sanitari, per un forte investimento nella sanità, nella scuola, nelle pensioni, finanziato in vari modi”. Quali? “dall’abolizione dei fondi a scuola e sanità priivate :perché sono fondi sottratti ai servizi pubblici e per di più a vantaggio di vergognose speculazioni. Dall’abbattimento delle spese militari e dei trasferimenti pubblici alle grandi imprese private, perché è assurdo che enormi risorse pubbliche, pagate dai lavoratori, siano destinate a strumenti di guerra e ai profitti privati. Dalla tassazione progressiva di dei grandi patrimoni, profitti, rendite, perché le grandi ricchezze , in continua crescita, sono le vere regine dell’evasione fiscale, legale e illegale.

Dall’abolizione dei privilegi clericali (vedi esenzione dall’ICI): perché è scandaloso che la Chiesa e le sue enormi proprietà sottraggano oltretutto risorse pubbliche alla società; dall’abolizione dei privilegi economici di managers, parlamentari, consiglieri regionali: perché è intollerabile, ad esempio, che un manager possa guadagnare in un mese ciò che un lavoratore guadagna in sei anni. Andrea Botto e gli altri esponenti del Partito Comunista dei Lavoratori concludono: “Per la difesa dei posti di lavoro minacciati, anche attraverso la nazionalizzazione senza indennizzo delle aziende in crisi, sotto il controllo dei lavoratori, perché è la sola misura che può salvare dalla disoccupazione centinaia di migliaia di operai”.

di Matteo Rissetto

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FONTE

  • da Il Corriere Mercantile – ed. del Levante (supplemento a La Stampa)