Dalle sezioni del PCL

CARBONE = MONTI VOGLIAMO UN FUTURO DIVERSO!

9 Luglio 2012

comunicato della sezione PCL Reggio Calabria


Il governo Monti si è espresso per la fattibilità della centrale a carbone di Saline; subito qualche sindaco ha pensato a come trarre il massimo vantaggio da questa decisione organizzando un convegno di amministratori.
VERGOGNA!!
La salute delle popolazioni, la salvaguardia del territorio e dell’ambiente non si barattano!!! E’ infatti noto a tutti quale sarebbe l’impatto catastrofico della centrale sull’ecosistema interessato.
La scelta dell’area di Saline per la localizzazione della centrale continua una devastazione pluridecennale del territorio resa evidente dai relitti della Liquichimica e delle Grandi Officine FS; devastazione di cui è stata responsabile e beneficiaria la mafia.
La centrale non è il Paese della cuccagna.
La scelta della centrale distruggerebbe risorse, potenzialità di sviluppo, posti di lavoro già esistenti nel territorio in cambio di poche centinaia di addetti con un’alta concentrazione di capitale per occupato.
Il PCL ritiene che la scelta della centrale sia perfettamente in sintonia con la linea del governo Monti che antepone gli interessi di banchieri e industriali a qualsiasi cosa.
Il PCL contrastando la scelta della centrale si batte per un progetto alternativo per il basso Ionio.
Si può realizzare nell’area delle ex Grandi Officine una centrale per sfruttare l’energia del sole; si può bonificare l’area dell’ex Liquichimica valorizzando il Pantano con tutte le sue peculiarità ambientali; si può recuperare il porto di Saline qualificandolo in direzione del turismo e del diporto e come capolinea di linee marittime verso le isole Eolie e la Sicilia Orientale; si può bonificare l’area di Condofuri concependola come punto nodale di una linea ferroviaria Jonica, riqualificata e potenziata con raddoppio ed elettrificazione, collegamento con il porto di Gioia Tauro, e allaccio col raddoppio Reggio C. - Melito, si può pensare di destinare questa linea allo sviluppo del trasporto merci su rotaia con la realizzazione a Condofuri di un porto merci coordinato con Gioia Tauro e gli altri terminali dell’area calabro - sicula.
Si può pensare al potenziamento di un’agricoltura di qualità, del turismo sociale e culturale, con la costituzione di un parco naturale nella zona Prassarà – Pentidattilo – Saline - Melito.
Tutto ciò presuppone che i lavoratori e le masse povere scardinino la dittatura che il profitto impone a tutta la società e recuperino le risorse necessarie per lo sviluppo dei grandi capitali di banchieri e industriali.
Tutto ciò presuppone che Mario Monti e il suo governo di killeraggio sociale vengano mandati a casa e che, finalmente, il lavoro sia posto al centro dell’economia.
Il PCL chiama tutte le forze della sinistra a rompere chiaramente con il PD a misurarsi con questa proposta di sviluppo e a promuovere la necessaria mobilitazione.
NO ALLA CENTRALE – SI AL LAVORO
NO A MONTI – GOVERNINO I LAVORATORI

PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI

Sez. provinciale reggina PCL – nucleo basso Ionio
333/7136525 347/ 3301957

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