Dalle sezioni del PCL
Il Primo Maggio a Cosenza contro il governo delle banche
Comunicato Stampa
4 Maggio 2012
La festa dei lavoratori a Cosenza torna nelle piazze.
Con le sue manovre di smantellamento dei diritti civili e dei lavoratori e di aumento indiscriminato delle tasse e delle imposte, il Governo Monti, con l'appoggio dell'improbabile coalizione PD-UDC-PDL, sta facendo pagare alle famiglie, ai giovani ed ai pensionati la crisi causata dai banchieri.
Il sud, da decenni usato come banca di voti da faccendieri locali e nazionali, ripagato con sistematico disinteresse da parte dei Governi centrali i quali preferiscono relegarlo a periferia energetica e discarica del resto del paese, sembra ritrovarsi ad un secolo fa, quando i padri di famiglia erano costretti a lasciare i propri cari per cercare fortuna altrove.
Proprio per questo era importante stare in piazza per proporre un'alternativa, l'unica possibile, di fronte ad un liberismo disastroso ed ad una classe politica indecente.
Mentre i partiti della sinistra infatti sono impegnati, nelle varie elezioni locali, a portare voti alle solite, ennesime, disastrose coalizioni col Partito Democratico, quello stesso PD che appoggia Monti, la sezione “Adolfo Grandinetti” del Partito Comunista dei Lavoratori, insieme a collettivi studenteschi, movimenti territoriali e sindacati di base, riempie la piazza per rendere il primo maggio di Cosenza una vera “festa dei lavoratori”.
Una piazza che ha visto, come in altre parti d'Italia, la presenza immotivata e massiccia di uomini e mezzi delle forze dell'ordine, ma che senza timore è stata caratterizzata da parole d'ordine chiare. Una su tutte: la proposta di una grande mobilitazione sociale per licenziare il governo delle banche e far pagare la crisi a chi l'ha causata ed a chi non ha mai pagato.